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Atletico Uri, una macchina perfetta targata Satta
Il tecnico: «dobbiamo continure con questa grinta»

Atletico Uri, una macchina perfetta targata Satta

Se non si tratta di un record, poco ci manca: la netta vittoria ottenuta dall'Atletico Uri nel big-match contro il Caniga ha infatti molteplici significati; in primis, appunto, si tratta dell'undicesimo successo nelle ultime tredici gare disputate, un dato che descrive il momento strepitoso di una squadra che, dopo un periodo di assestamento, ha trovato la quadratura del cerchio e ha incominciato a triturare letteralmente gli avversari, grazie ad un attacco atomico, 36 le reti realizzate sino a questo momento, e ad una difesa fra le meno battute del torneo.
Il 2 a 0 maturato domenica ha consentito poi agli uomini di Satta, aspetto per nulla secondario, di portarsi a +7 in classifica nei confronti della compagine del Presidente Azzena e a +5 nei confronti della Pietraia Alghero, seconda in classifica, che ha racimolato soltanto un punto soltanto nelle ultime tre gare, scivolata a sorpresa contro il Florinas.
L'Atletico Uri, in questo momento, assomiglia tanto ad un treno lanciato a folle corsa verso il traguardo: al Cus Sassari spetta ora il compito, sulla carta abbastanza proibitivo, di rallentarne la marcia, per mantenere aperto un campionato che di questo passo rischia di chiudersi molto prima del previsto.

 

Mister Satta, siete reduci dall'importantissimo successo ottenuto nella sfida contro il Caniga; per voi si trattava di una sfida decisiva e non avete fallito.
«Domenica abbiamo fatto un'ottima partita, abbiamo interpretato molto bene la gara, riuscendo ad entrare in campo concentrati e con la giusta determinazione.
Nei primi 15 minuti abbiamo segnato le due reti che poi hanno deciso l'incontro, abbiamo colpito una traversa e ci è stato negato dall'arbitro un calcio di rigore abbastanza netto, a mio avviso.
Abbiamo giocato molto bene, sono soddisfatto; nella seconda frazione invece abbiamo tirato un po' i remi in barca, probabilmente perchè eravamo sicuri di portare a casa il risultato ed il Caniga, che indubbiamente è una bella squadra e si merita tutti i nostri complimenti, è uscito un po' fuori».

 

Cosa è cambiato dalla sfida dell'andata, in cui avevate perso per 3 a 1? Possiamo parlare di una bella rivincita da parte vostra?
«E' cambiata la mentalità, è cambiato soprattutto il modo di affrontare le partite: i ragazzi sono molto più concentrati e più decisi; i nuovi innesti, come Derosas e Marco Mariano dall'Usinese, e Cuccu dall'Ittiri ci hanno aiutato a fare il salto di qualità.
Siamo cresciuti sotto il profilo della voglia e della convinzione nei nostri mezzi: abbiamo finalmente capito che possiamo giocarcela contro chiunque e provare seriamente a vincere il campionato; i ragazzi si stanno davvero impegnando al massimo per raggiungere questo traguardo».

 

Domenica è stata in un certo senso la vostra domenica perfetta, visto che la Pietraia Alghero è caduta in trasferta sul campo del Florinas e ora dista 5 lunghezze.
«E' ancora troppo presto per fare questi calcoli, ci sono ancora 12 partite da giocare, per un totale di 36 punti.
Non possiamo assolutamente mollare, sarebbe un errore troppo grande per noi quello di abbassare la guardia; ora affronteremo una serie di impegni molto difficili, contro squadre che lottano per non retrocedere e venderanno molto cara la pelle, e contro squadre che si sono rinforzate notevolmente in questo mercato di riparazione, come ad esempio la Frassati, che sta ottenendo degli ottimi risultati dopo aver cambiato sostanzialmente fisionomia, il Siligo o il Florinas, che vogliono salvarsi a tutti i costi.
La seconda parte della stagione è un altro campionato, sarà sicuramente ancora più competitivo del primo spezzone».

 

Domenica affrontate il Cus Sassari, a secco di vittorie da 4 turni: quali sono le insidie legate ad una partita di questo tipo?
«Io penso che se giocheremo con la stessa intensità e la stessa concentrazione messa in campo nel match contro il Caniga riusciremo a fare bene; queste partite vanno affrontate con il giusto spirito e la giusta concentrazione, in caso contrario si rischia d trovare molti problemi e rimanere a mani vuote.
Loro sono sicuramente una squadra molto pericolosa, soprattutto in attacco, anche se non sono molto continui: alternano ottime prestazioni a passaggi a vuoto, ma sono sempre una squadra temibile, da affrontare con grande determinazione».

 

Come sta la sua squadra dal punto di vista ateltico?
«Abbiamo lavorato bene durante la sosta e al momento la nostra condizione è molto buona, se si esclude qualche piccolo acciacco di qualche elemento, ma è normale amministrazione».

 

In questo articolo
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2012/2013
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