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Il Carbonia si accontenta della salvezza, Giganti: «Anno di transizione, ora vogliamo tornare in Eccellenza»
Il presidente: Abbiamo puntato sui nostri giovani

Il Carbonia si accontenta della salvezza, Giganti: «Anno di transizione, ora vogliamo tornare in Eccellenza»

La salvezza è al sicuro e la testa può andare al prossimo campionato anche se ci sono da giocare altre due gare. Il Carbonia manda in archivio una stagione altalenante che il presidente Renato Giganti definisce «di transizione» dopo la dolorosa retrocessione dello scorso anno dall'Eccellenza. Il pareggio di venerdì in casa della Frassinetti ha evitato pericolosi rischi negli ultimi 180'. «Venivamo da 4 sconfitte di fila - dice il numero uno del club sulcitano - e pareggiare in rimonta in casa di una delle migliori squadre del girone dal punto di vista del gioco è stato positivo per noi».

 

Renato Giganti, presidente del CarboniaIl bilancio non è esaltante, pochini i 35 punti in 28 giornate ma la stagione dei biancoblù è stata segnata da una partenza disastrosa con 2 punti nelle prime 6 giornate e ultimo posto in condominio con Su Planu e Masullese. «È da dieci anni che il Carbonia parte sempre male - ricorda Giganti - un difetto che ci siamo trascinati anche in questo campionato». Che poi ha visto rimontare la squadra allenata da Maurizio Ollargiu con 4 vittorie di fila e cogliere importanti risultanti come la vittoria a Pula e quella in casa contro la capolista Lanusei ma pure il pareggio a Tortolì dove quasti tutti ci hanno lasciato le penne. «La squadra era buona e l'ha dimostrato contro chi lotta per vincere ma non poteva stare al vertice - ammette il presidente - il nostro obiettivo era fare un campionato senza soffrire facendo crescere i nostri giovani, stiamo giocando con dei '97 come Giovanni Nonnis ed Elia Carboni, più Mattia Giganti che già lo scorso anno esordì in Eccellenza, poi c'è Massa un difensore del '96 titolare da inizio stagione o Steri altro '96, per non parlare dei '95 Pisu e Cosa».

 

Insomma il Carbonia del futuro c'è già ed è con questa ottima base di fuoriquota che si vuole ripartire per conquistare la categoria perduta. «L'anno prossimo si può puntare all'Eccellenza - dice con orgoglio Renato Giganti - ma da solo alla guida della società viene tutto più difficile. Carbonia è una città un po' distaccata dalla squadra di calcio, vive nel ricordo di una serie C fatta negli anni Cinquanta e poi ad inizio anni Ottanta, l'ultima volta in serie D è stata nel 1990. L'Eccellenza è un campionato importante e dispendioso, quest'anno ad esempio non l'avremmo potuto disputare, la crisi economica si fa sentire specialmente nel nostro territorio». E nel Sulcis manca una squadra che sia leader per le altre della provincia anche se sta per tornare la Monteponi, capolista del girone B di Prima categoria. «L'anno prossimo con l'Iglesias sarà un bel derby - osserva il presidente dei biancoblù - ma spero che conservino la categoria anche il Sant'Antioco e l'Atletico Narcao.Per noi, aver fatto l'Eccellenza per tanti anni è stato importante per far crescere il settore giovanile, perciò con i nostri giovani e qualche bravo giocatore non fuoriquota si può tentare la risalita». Quasi certamente con Maurizio Ollargiu, già vice di Graziano Mannu, in panchina: «È migliorato tanto nel corso del campionato». Infine, un pensiero anche all'ex tecnico Mannu, che nel 2008 ha portato il Carbonia in Eccellenza e poi lo ha guidato per altre cinque stagioni conquistando pure una finale di Coppa Italia poi persa ai rigori contro il Porto Torres nel 2010. «Graziano è un bravo tecnico - dice Giganti - lo ha dimostrato anche quest'anno in Eccellenza portando il Sanluri al quinto posto e sfiorando i playoff. Aveva bravi giocatori come Giandon, Milia, Floris ma ad inizio stagione c'erano altre squadre che sulla carta avrebbero dovuto stare davanti a loro».

In questo articolo
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2013/2014
Tags:
Sardegna
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