Il San Teodoro sarebbe salvo per distacco sulla terzultima
Il Foligno prossimo all'esclusione, ecco le conseguenze su classifica, squalifiche, retrocessioni dirette e playout
Mercoledì 15 febbraio verrà ufficializzata l'esclusione dal campionato del Città di Foligno. Nel comunicato del Giudice Sportivo immediatamente successivo alla sesta giornata di ritorno, nella quale è programmata la sfida contro l'Albalonga, il club umbro verrà sanzionato con la gara persa 0-3, la penalizzazione di un punto, l'ammenda per la quarta rinuncia, l'ultima possibile prima dell'estromissione dal campionato. L'articolo 53 delle Noif al comma 5 parla chiaro: "la Società che rinuncia per la quarta volta a disputare gare è esclusa dal Campionato o dalla manifestazione ufficiale".
La prima rinuncia risaliva alla sfida con il Sansepolcro del 18 dicembre, la seconda è risultata contro il Rieti del 29 gennaio, la terza sarà per la gara non giocata ieri contro l'Ostiamare e la quarta, appunto, con l'Albalonga diventerà quella del 12 febbraio. Nel girone di ritorno il Città di Foligno ha giocato sul campo solo la gara persa 11-0 contro il L'Aquila mentre quelle non disputate contro Flaminia e Avezzano furono date perse 0-3 per effetto del provvedimento interdittivo emesso dalla Prefettura di Perugia che aveva portato all'annullamento delle due sfide in calendario. È solo con la determinazione dirigenziale del 23 gennaio, cioè dopo la gara non giocata con l'Avezzano, con la quale il Comune di Foligno revocava la concessione dello stadio "Blasone" al club passato nelle mani di Antonino Spera che si ha la penalizzazione per rinuncia perché viene meno uno dei requisiti (la disponibilità di un campo) per la regolare partecipazione al campionato di serie D. Non è un caso, tra l'altro, che nell'ultimo aggiornamento (il 24 gennaio) della classifica "giovani D valore" relativa al girone G il punteggio del Foligno fosse di zero punti, cioè quello riferito alle squadre retrocesse o escluse dal campionato, perché la sorte era già segnata con la revoca della concessione del Blasone.
CONSEGUENZE su classifica, squalifiche, retrocessioni dirette e playout.
1) Il provvedimento di esclusione, arrivando nel girone di ritorno, provoca ai sensi del comma 4 dell'ancora articolo 53 delle Noif che "tutte le gare ancora da disputare saranno considerate perdute con il punteggio di 0-3 in favore dell’altra società con la quale avrebbe dovuto disputare la gara fissata in calendario". Anche se la gara non si gioca, per il fatto che genera un punteggio e un mutamento della classifica, permetterà alle squadre che in calendario avrebbero dovuto incontrare il Foligno di poter far scontare il turno di squalifica ai propri tesserati. Questo prevede il Codice di Giustizia Sportiva all'articolo 22 relativo alle "Esecuzione delle sanzioni", al comma 4 dice che «le gare, con riferimento alle quali le sanzioni a carico dei tesserati si considerano scontate, sono quelle che hanno conseguito un risultato valido agli effetti della classifica o della qualificazione in competizioni ufficiali, ivi incluse quelle vinte per 3‐0 o 6‐0 ai sensi dell’art. 17, e non sono state successivamente annullate con decisione definitiva degli Organi di giustizia sportiva». In base a questa norma del CGS l'Albalonga, nella gara contro la Nuorese, ha portato a far ammonire i propri giocatori diffidati Giannone e Panini. In Sardegna questo meccanismo è stato utilizzato in Eccellenza due campionati fa quando si ritirò il Sanluri dopo tre giornate del girone di ritorno.
2) Il provvedimento di esclusione, intanto, farà sì che venga coperta la prima casella delle due retrocesse direttamente in Eccellenza. La seconda retrocessa sarà quella in 17ª posizione ma nel caso di arrivo a pari punti tra due squadre si giocherebbe uno spareggio per determinare la squadra che andrebbe a disputare la sfida-playout. Il caso in questione lo spiega bene l'attuale classifica del girone G, il fatto che Torres e Città di Castello siano appaiate a quota 12 - considerando il Foligno già escluso sarebbero entrambe penultime - porterebbe a far disputare lo spareggio tra sassaresi e umbri senza che vengano presi in considerazione gli scontri diretti per generare le due posizioni tra la 17ª (perdente) e la 16ª (vincente). La gara di spareggio non avrebbe modo di giocarsi, però, nel caso in cui l'eventuale vincente avesse poi, rispetto alla 13ª in classifica, un distacco superiore ai 7 punti. Sempre ragionando sull'attuale classifica del girone G in 13ª posizione figura il San Teodoro a quota 20, perciò con 8 punti di vantaggio su Torres e Città di Castello, un distacco che farebbe annullare la gara di playout tra la 13ª classificata (o sest'ultima, il San Teodoro appunto) e la 16ª classificata (o terzultima, una tra Torres e Città di Castello). Ed ecco perché il Lanusei, la prima squadra fuori dalla zona playout, può sentirsi relativamente serena perché ora staziona in 12ª posizione a quota 25, con un vantaggio di bene 13 punti sulla terzultima o 16ª, il che vorrebbe dire che può permettersi anche di perdere una posizione (in questa caso a vantaggio di San Teodoro o Latte Dolce o Muravera) e ottenere la salvezza senza dover disputare i playout proprio per l'eccesso di distacco.