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Il Tortolì nel segno di D'Agostino: «Gioco, mi diverto e faccio assist, se poi il Lanusei rallenta ancora...»
Il ds Ibba: «Antonino sta facendo la differenza»

Il Tortolì nel segno di D'Agostino: «Gioco, mi diverto e faccio assist, se poi il Lanusei rallenta ancora...»

Ha giocato con Parma, Atalanta e, soprattutto, Cagliari ma la passione e la gioia di correre dietro a un pallone non gli manca mai anche se ora frequenta il campionato di Promozione, la quart'ultima categoria del calcio. Antonino D'Agostino, 35 anni, ha qualche capello bianco in più rispetto a quando Marco Giampaolo nel 2006 lo volle in rossoblù ma il sorriso non gli manca mai appena mette piede in campo. Al Tortolì ha detto sì perché conosceva il direttore sportivo Roberto Ibba (che nel 2009 lo portò al Progetto Sant'Elia dopo Parma e prima di Ascoli), perché avrebbe giocato per la prima volta col fratello Alessio e perché è stato comunque convinto dal progetto di rilancio del club ogliastrino. Dopo 24 giornate ha segnato 4 gol in campionato ma, per chi non è mai stato un bomber anche in serie A, sono gli assist che fanno la differenza, come i tre che ha dispensato sabato a Budroni, Martella e Nieddu nel vittorioso derby contro la capolista Lanusei che ha portato il Tortolì a -2 dalla vetta.

 

«Io mi diverto ancora a prescindere dalla categoria - dice l'attaccante torinese classe 1978 - per farlo ci dev'essere l'ambiente ideale e Tortolì lo è per me. Il gruppo è ottimo, giochiamo sereni e stanno arrivando i risultati. Ma poi cosa si può voler di più se per una gara di Promozione porti allo stadio quasi 1500 tifosi?». La maggior parte dei quali tifava rossoblù e ha potuto gioire per la propria squadra che ha riaperto i giochi in campionato. «Il Lanusei ha ancora due punti di vantaggio e in mano il primo posto - osserva D'Agostino - se le vince tutte andrà in Eccellenza. Noi siamo lì a difendere il secondo posto per i playoff ma dobbiamo farci trovare pronti per approfittare di qualche loro passo falso». Un derby vibrante e una continua altalena di gol: «Come negli altri tre stagionali - ricorda D'Ago - Con l'uomo in più e sul 2-1 per noi dovevamo gestire meglio il vantaggio, poi dopo il pareggio su rigore di Viani ci ha pensato Marco Nieddu a inventarsi un gol dei suoi». Il capitano e bomber del Tortolì (25 gol finora) ha messo la firma d'autore sul derby ma Antonino, che gli amici e i compagni chiamano Daniele, è stato tra i migliori in campo, non si è risparmiato per tutti i 90' e ha messo lo zampino in tutt'e tre i gol: «Quando hai una società che non ti fa mancare niente allora tu rendi al massimo - dice l'ex Selargius - io sono contento quando a fine partita mi dicono che sono stato quello che ha corso più di tutti. Ho segnato 4 gol ma ho fatto 14 assist, da fuori si può pensare che avendo giocato in serie A possa avere la puzza sotto il naso ma io entro in sintonia subito coi compagni perché sono me stesso sempre».

 

Il diesse del Tortolì, Roberto Ibba, che è stato presidente dei rossoblù ad inizio anni Duemila, ha fortemente voluto in squadra D'Agostino: «Antonino ha iniziato la stagione con qualche difficoltà per un infortunio ma sta andando alla grande da diverso tempo e ora ci sta dando quel qualcosa in più nella fase cruciale del campionato. Ha un'umiltà unica, è esemplare, la sua presenza è determinante, fa la differenza per esperienza, gambe, testa e assist. Quando c'è lui in campo i compagni si sentono più sicuri, infatti non c'era con Pula e Carbonia (sconfitta e pareggio, ndr) e quei punti persi sono ora determinanti per il primo posto. E anche all'andata contro il Lanusei la sua sostituzione avvenuta sul 2-0 è stata decisiva per la rimonta sino al 2-2». L'ex ds del Progetto Sant'Elia svela la trattativa per portarlo a Tortolì insieme con il fratello Alessio, ex Samassi: «L'ho convinto parlando di una piazza che voleva riscattarsi, la più importante in Ogliastra, che viene da qualche anno di assestamento e una retrocessione. A 35 anni lui ha interesse per la qualità del progetto e non per i soldi che prende. Con lui ho un rapporto splendido, fatto di lealtà, correttezza e sincerità, ci parliamo francamente e ci tengo a lui in modo particolare perché voglio che sia ricordato a Tortolì come un giocatore che ha lasciato il segno. Il fratello Alessio l'avevo cercato qualche settimana prima, in Sardegna lo feci arrivare all'Iglesias, poi lo presi al Sant'Elia, è un ragazzo d'oro, come giocatore non va mai al di sotto della doppia cifra pur essendo un esterno. L'uno ha convinto l'altro perché giocare per la prima volta assieme è stato determinante nonostante avessero offerte di club di categoria superiore». Roberto Ibba parla del suo ritorno a Tortolì: «Dietro c'è il grande amore che ho per la piazza e i tifosi. Sabato aver portato 1500 spettatori al campo è il primo obiettivo che abbiamo centrato, merito del sacrifico fatto dai fratelli Giovanni e Pierpaolo Cualbu, sono loro che hanno il mal di testa ogni mese e questi due ragazzi stanno riscattando qualche anno buio del Tortolì». E il finale di stagione potrebbe regalare liete sorprese: «Il nostro programma prevede il ritorno ai massimi livelli regionali in un triennio, un periodo di tempo ritenuto congruo per le nostre possibilità. Ora trovarci a lottare per il primo posto con il Lanusei costruito per vincere, o comunque a consolidare il secondo posto, è ottimo per noi, se poi ci scappa la promozione in Eccellenza sarebbe il massimo». Con lo stato di grazia di bomber Nieddu tutto è possibile. «Sono contento per Marco - dice Ibba - gli ho visto fare il 1° gol in rossoblù e il 150°, fu un acquisto azzecatissimo in quel periodo e oggi stiamo lottando al vertice grazie a questo giocatore che è di un'utilità in campo e nello spogliatoio micidiale. In estate gli avevo pronosticato che avrebbe segnato 25 gol e giovedì scorso gli ho detto che avrebbe raggiunto la quota nel derby, c'è riuscito ma, soprattutto, che gol ha fatto... Queste sono le piccole soddisfazioni che porterò sempre nei ricordi belli di questo campionato che, tra alti e bassi, a 6 giornate dalla fine ci vede a 2 punti dal Lanuesi e a +4 dalla terza».

 

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2013/2014
Tags:
Sardegna
9 Ritorno
Girone A