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Lanusei incompleto, Loi non fa drammi: «Felici di essere primi, contro il Ploaghe sarà la festa del calcio»
«Da questa sfida niente scossoni in classifica»

Lanusei incompleto, Loi non fa drammi: «Felici di essere primi, contro il Ploaghe sarà la festa del calcio»

Regina dell'Eccellenza e dell'Ogliastra, nuova stella polare del massimo campionato regionale. Il Lanusei è la faccia nuova del calcio sardo e Francesco Loi ne è il suo condottiero: «Se quattro anni fa mi avessero detto che sarei stato in testa alla classifica del massimo campionato regionale avrei pensato fosse solo un'utopia. Invece è la realtà e questo vuol dire che la società ha lavorato bene, si è strutturata per stare a questi livelli e intende rimanerci». Domenica il club rossobiancoverde vivrà un'altra giornata di spettacolo con lo scontro al vertice: al Lixius arriva la vice capolista Ploaghe distante solo due lunghezze. «Siamo molto contenti di arrivare con questa classifica alla sfida contro la squadra di Ivan Cirinà - dice il tecnico di Loceri - si affrontano prima e seconda, entrambe matricole che giocano in modo speculare e tutto quello che uscirà fuori da questa sfida sarà comunque bello a prescindere, perché verrà giocata col Lixius stracolmo e questo può fare solo bene al calcio. Stiamo vivendo l'entusiasmo che ci trasmette il paese di Lanusei perché vedere che 350 tifosi ci hanno seguito anche nella trasferta di domenica scorsa a Villaputzu ci sta dando molta carica».

 

Francesco Loi da 4 anni alla guida del LanuseiUna sfida che affronterete senza gli squalificati Gutierrez, Placentino e Mattia Floris

«E non dimentichiamoci Viani. Quest'anno non ho mai avuto la rosa al completo per squalifiche o infortuni, le assenze ci creano però dei problemi teorici perché in campo si va sempre in undici e noi sette giocatori non fuoriquota potremo schierarli. Avrò una panchina di soli giovani ma non piangiamo per chi non potrà essere a disposizione, abbiamo già giocato e vinto con assenze di rilievo»

Ma in una sfida del genere quattro assenze del genere pesano

«Chiariamo subito che non sono certo contento di non aver quasi mai avuto Viani da inizio stagione, che ritengo essere uno degli attaccanti più forti che giochi in Sardegna e dispiace sempre non essere al completo in qualunque gara. Ma, in questo caso, il dispiacere nasce anche da come sono maturate queste assenze, vedi l'espulsione ingiusta di Gutierrez o le ammonizioni comminate ai "diffidati" Placentino e Mattia Floris. Ma chiunque giochi domenica sarà sempre all'altezza degli assenti, così com'è stato finora»

Diciamo che per il Lanusei aumenta il coefficiente di difficoltà per questo scontro al vertice

«Era e sarà sempre una gara difficile perché l'avversario è forte quanto noi, ben strutturato fisicamente e tatticamente, con un'idea di gioco precisa guidata da un allenatore preparato che sa lavorare bene sul campo e sulla testa dei giocatori. La sfida col Ploaghe mette a disposizione tre punti come in quella giocata col Porto Corallo o in quella che giocheremo a Porto Torres, se vinceremo noi vorrà dire che saremo stati più bravi sennò sarà il contrario. Certo è che sarà sicuramente una festa del calcio»

Se vincerete voi però il distacco salirà a +5

«In ogni caso è una partita che non darà scossoni alla classifica, nemmeno se dovessimo vincere noi e andare a +5, perché il campionato è lungo e si deciderà come sempre nelle ultime giornate. D'altronde due giornate fa avevamo 4 punti di vantaggio e ora sono scesi a 2»

Col Porto Corallo avete rischiato di vincere ma anche di perdere nel finale

«Bisogna innanzitutto fare i complimenti agli avversari, hanno disputato una grande partita e noi concesso qualche occasione in più rispetto alle altre partite. Ma pareggiare a Villaputzu è sempre un risultato importante così come è stato aver pareggiato a Castelsardo, nonostante il gol subito al '94, visto il campionato che stanno facendo i rossoblù, così come va rivalutata la nostra vittoria di Gavoi dal momento che il Taloro non ha più perso in casa»

Il Lanusei al primo posto sta comunque rispettando i pronostici

«Dopo 10 giornate i valori di tutte le squadre stanno un po' emergendo, noi stiamo andando oltre le aspettative ma solo dopo un ciclo di gare in cui posso disporre della rosa al completo potròi dire qual è la nostra reale forza. Fare una considerazione ora del Lanusei è difficile, c'è poco margine tra chi sta lottando per i playoff e chi per i playout e in questa fase c'è da mettere fieno in cascina. Ora che anche il San Teodoro si sta riportando in alto come era nella previsioni, saranno sempre sei le squadre che si contenderanno il campionato con valori che nel complesso si equivalgono, perché c'è chi è più forte negli "anziani" e c'è chi ha fuoriquota più pronti. A queste sei squadre vanno poi aggiunte Castelsardo e Porto Corallo che sono attualmente le mine vaganti nelle posizioni d'alta classifica»

Nessuna pressione per domenica?

«Affrontare il Ploaghe da prima in classifica e con una semifinale di Coppa Italia da giocare era per noi un qualcosa di impensabile ad inizio stagione. Siamo sereni e arriviamo bene ad una sfida che vogliamo giocare al meglio e verso la quale ci aspettiamo di ottenere delle conferme del lavoro fin qui svolto»

Quindi rifiutate il ruolo di corazzata del torneo?

«Corazzata perché abbiamo preso Maurizio e Mattia Floris, Vignati, Angheleddu, Figos? Sì, sono giocatori molto importanti come ce li hanno anche le altre avversarie, Ploaghe compreso. Ma quello che del Lanusei non si dice è che c'è ben altro dietro i nomi che compongono una rosa, ci sono tanti sacrifici fuori dal comune fatti dalla dirigenza, c'è una gestione dei costi oculata perché non dobbiamo soldi a nessuno. Abbiamo un settore giovanile di assoluto livello con i Giovanissimi al primo posto, Allievi e Juniores secondi nei rispettivi campionati regionali senza mai saltare una gara. Siamo ora tra le prime dieci società della Sardegna e ci stiamo strutturando per restare a questi livelli, perciò vogliamo essere rispettati per questi risultati ottenuti»

Un altro vanto sono i vostri fuoriquota di Lanusei e dell'Ogliastra

«Certo che sì. A parte Mandas di Uta e Portas di Quartu, abbiamo Pistis e Caredda che arrivano dai primi calci del Lanusei, Canzilla è di Lotzorai, Boi e Mameli sono di Barisardo, Vacca è di Ovodda e Brundu di Nuoro, quasi tutti sconosciuti e che nemmeno in Prima categoria facevano giocare. Se non facciamo così siamo morti e vorremmo poter fare anche di più ma se poi individui un bravo giocatore di Urzulei che ha 16 anni ed è senza patente come viene a Lanusei? Sono bravi ma restano a giocare in Seconda»

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2014/2015
Tags:
Sardegna
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