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L'Olbia cresce nel ritiro di Arona, Scotto soddisfatto: «Sappiamo soffrire e abbiamo voglia di vincere»
Manca la punta, c'è Chelo «È bravo, vedremo»

L'Olbia cresce nel ritiro di Arona, Scotto soddisfatto: «Sappiamo soffrire e abbiamo voglia di vincere»

Un po' di piscina e un pomeriggio di pausa, l'Olbia 1905 rifiata dopo la seconda amichevole del ritiro ad Arona sul Lago Maggiore. Il gruppo allenato da Pierluigi Scotto suda e sgobba da oltre una settimana nelle doppie sedute giornaliere (ore 9.30 e 17 con colazione fissata per le 8 e il pranzo alle 12) e prepara la stagione che la vedrà tra le sicure protagoniste della serie D. La squadra che il club di Pino Scanu ha affidato all'ex tecnico del Latte Dolce è di ottimo livello anche se al grande mercato dei bianchi manca ancora la ciliegina sulla torta, quella punta centrale forte fisicamente che serve la 4-3-2-1 che Scotto intende mandare a memoria per l'inizio del campionato (il 7 settembre). Prima il dietrofront di Michele Vano (ex Terracina che ha scelto il Chieti), poi il no dell'ex Lucchese Luca Caboni che ha trovato il contratto in serie C che voleva firmando per il Pro Piacenza, ora l'Olbia sta osservando da vicino le potenzialità di Michele Chelo, classe 1993, che non ha chiuso l'accordo con il Mantova ed è stato inserito nel ritiro coi galluresi.

 

Pierluigi Scotto è alla prima stagione alla guida dell'OlbiaNella sfida di mercoledì contro il Baveno, l'ex attaccante della Primavera del Cagliari e del Fertilia ha giocato quasi tutti i 90'. «Ci manca il centravanti - osserva il tecnico Scotto - ora stiamo valutando se Chelo può essere il giocatore giusto per noi anche se siamo alla ricerca di una prima punta con quei centimetri che abbiamo perso con il passaggio di Pozzebon all'Avellino. Nel test di ieri Michele si è mosso bene, è bravo tecnicamente e lo riproporrò nell'amichevole di sabato con un'altra squadra di Eccellenza lombarda». Può darsi che Chelo firmi al rientro dal ritiro (così il portiere Sannino del '94 e l'esterno Kalì del '95) e che poi arrivi comunque anche una punta di peso. Seppur di una categoria inferiore, le avversarie dell'Olbia sono di rango. Gozzano e Baveno sono squadre costruite per andare in serie D, un pari (1-1) e una vittoria (2-0) sono un buon principio. «Il Gozzano ha giocatori che hanno fatto la serie C - dice l'allenatore olbiese - come Guidetti, Lunardon e Tagliente, è stata una buona gara con Oggiano che è andato a segno e Mastinu che ha colpito una traversa. Col Baveno al primo tempo siamo andati a rilento anche perché c'erano 35 gradi, nella ripresa abbiamo notevolmente aumentato il ritmo e sono arrivati i due gol ancora di Oggiano. Mi è piaciuto l'agonismo e la voglia di vincere della squadra, abbiamo fatto un altro passo avanti anche se c'è tanta strada da compiere ancora».

 

Il ritiro è stato organizzato alla perfezione, la squadra alloggia al bellissimo Hotel Atlantic ad Arona, poi si sposta di 3 chilometri nell'impianto di Dormelletto. Lo staff che affianca Pierluigi Scotto e il vice Pippo Serreri è al completo e di grande professionalità: il preparatore atletico Fabrizio Testoni, quello dei portieri Marco Fresi, il massaggiatore Gigi Marostica, il magazziniere Giorgio Groza e il segretario Lucio Deiana. Ognuno di loro si muove in un meccanismo oliato alla perfezione. «Non ci manca proprio niente - continua Scotto - nemmeno il contatto con la Sardegna visto i tanti emigrati che incontriamo ogni giorno. Sul campo stiamo facendo un bel lavoro, in due settimane i ragazzi dovranno percorrere almeno diecimila chilometri, contavo a questo punto di poter fare più sedute tattiche ma con la pioggia che c'è stata abbiamo fatto più allenamenti di potenza aerobica, anche se la palla non manca mai». Il tecnico sassarese è un perfezionista e la tattica dev'essere il pane quotidiano: «Il centrocampo a tre fa fare degli altri movimenti di scalate rispetto a chi era abituato a giocare a quattro, per me è importante il lavoro del play basso e gli inserimenti degli interni ma anche in avanti e in difesa devono esserci sincronismi perfetti». Per Scotto il gioco va sveltito: «Non mi piace il giro palla lento e accademico, voglio velocità e decisione anche nel passaggio corto. Stiamo correggendo gli errori che si evidenziano nelle amichevoli ma la squadra sta imparando a soffrire e lavora con entusiasmo». Sabato 9 e martedì 12 gli altri due test per crescere ancora prima di rientrare in Sardegna. «La squadra è nuova - osserva Scotto - basti pensare che nella prima uscita in campo, rispetto alla squadra dello scorso anno, c'erano solo Loddo, Doddo e Molino. Ma giorno dopo giorno stiamo diventando un gruppo». Al quale manca quella (o quelle?) punta che sarebbe dovuta essere la ciliegina al notevole mercato dell'Olbia fatto di importanti arrivi come i difensori Luigi Pinna, Ivan Delrio e Simone Ravot, i centrocampisti Mario Barone e Alessandro Steri, le punte Fabio Oggiano e Giuseppe Mastinu. Un bel mix coi riconfermati Giuseppe Saraò, Andrea Peana, Simone Varrucciu, Mario Masia, Daniele Molino, più i giovani De Cicco, Capuano, Doddo, Budroni, Alessio Delrio.

In questo articolo
Squadre:
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Stagione:
2013/2014
Tags:
Sardegna