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Quando nel calcio gira la ruota: il Latte Dolce può riprendersi la serie D contro il Selargius che due anni fa condannò i sassaresi alla retrocessione in Eccellenza
Dalle lacrime alla possibile gioia

Quando nel calcio gira la ruota: il Latte Dolce può riprendersi la serie D contro il Selargius che due anni fa condannò i sassaresi alla retrocessione in Eccellenza

Il calcio è crudele ma lascia sempre aperta la porta del riscatto. Il calcio fa piangere lacrime amare ma fa anche gioire a finimondo. Il calcio è soprattutto una ruota che gira e che due anni fa fece prendere al Latte Dolce una vocale sgradita come la "E" di Eccellenza dopo aver perso il playout contro il Selargius ma che ora potrebbe far trovare una bellissima consonante come la "D", la categoria che guarda caso potrebbe ritrovare nella sfida che mette i sassaresi di fronte ancora al Selargius.

Il Latte Dolce potrebbe festeggiare la promozione a SelargiusIl destino beffardo e, per certi versi oculato, ha inserito in calendario questa gara alla terzultima giornata. Dopo la sosta per Pasqua, la squadra di Massimiliano Paba si giocherà al Virgilio Porcu il primo match ball per vincere il campionato e, contemporaneamente, potrebbe inguaiare enormemente i granata di Pier Paolo Piras che rischiano addirittura la retrocessione in Promozione o al massimo un delicato playout. La "vendetta" è un piatto che si serve freddo, due anni sono forse troppi per pensare ad una squadra riversata sul letto del fiume ad aspettare il cadavere del nemico che passa ma chi tra i giocatori sassaresi, come Pierpaolo Garau, Andrea Usai, Giacomo Cocco, Ivan Delrio, Luca Ruggiu, Andrea Chessa, Andrea Congiu, era presente in campo in quel 18 maggio 2014 non potrà non pensare che in questo incrocio ci sarà un po' di rivalsa e una ferita da rimarginare. Riprendersi la serie D al secondo tentativo dopo la finale playoff dello scorso anno è comunque tanto per un Latte Dolce che però avrà un motivo in più nel farlo nella gara contro il Selargius e in casa dei granata.

Una gara diversa perché non è uno spareggio e perché il giustiziere di due anni fa, Emiliano Melis, non gioca più nei granata così come quasi tutti quegli interpreti eccezion fatta per Carlo Callai, centrocampista classe '94, all'epoca uno dei fuoriquota a disposizione di mister Fadda e ora capitano del Selargius perché nel frattempo la società granata è cambiata completamente e non vuole certo passare per la seconda retrocessione consecutiva. Una squadra con dei valori tecnici non certo mediocri, a dicembre è rientrato anche Simone Farci che due anni fa era nella rosa dei selargini ma non giocò a Sassari, e che potrà dare del filo da torcere ai ragazzi di Massimiliano Paba. I quali arrivano forti di numeri incredibili: non perdono dalla prima giornata di campionato e hanno inanellato ben 26 risultati utili di fila, hanno il miglior attacco con 69 gol fatti, la miglior difesa con 15 reti subite, sono andati a segno con ben 16 giocatori diversi con Andrea Usai miglior marcatore (18 gol) della squadra, seguito dal centrocampista Luca Ruggiu (13) e dai baby Francesco Panai (9) e Luca Scognamillo (7). Un gruppo compatto, coeso e concentrato verso l'obiettivo, un gruppo forgiato da Massimiliano Paba reduce da due finali playoff (la prima col Fertilia) e ora pronto a prendersi l'alloro. Che vorrà ottenere al primo colpo, perché la corsa dei biancocelesti ha avuto delle pause solamente per le soste di Natale e di Pasqua. E questo lo hanno ben compreso Atletico Uri e San Teodoro, staccate di 8 punti e degne rivali nella corsa alla serie D ma non così continue come i sassaresi. Per i tifosi biancocelesti l'appuntamento è alle ore 16 di domenica 3 aprile, in caso di vittoria la promozione in serie D sarebbe automatica, in caso di pareggio o sconfitta per esultare non dovrebbero vincere né Atletico Uri e San Teodoro. Bisognerà vedere quanto il Selargius, nell'inseguire il suo importante obiettivo-salvezza, sarà capace o meno di impedire al Latte Dolce la festa al primo colpo.

In questo articolo
Giocatori:
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Stagione:
2015/2016
Tags:
Sardegna