Selargius, per Sanna la rabbia dopo la gioia: «Il primo gol in serie D rovinato da una regola assurda»

La gioia per il primo gol in serie D è più forte della delusione per l'espulsione per eccesso di esultanza. L'arrampicata sulla rete di protezione di Riccardo Sanna, attaccante esterno del Selargius, ha ricordato quella di un più illustre collega di calcio, Mauricio Pinilla, che per festeggiare la rete all'Inter due anni e mezzo fa prese la seconda ammonizione lasciando il Cagliari in dieci. I nerazzurri ne approfittarono e pareggiarono, il Sora non l'ha fatto perché la rete del 21enne di Burgos era del 2-0 e mancavano solo 2' al termine della gara. «Quando giocavo nel Taloro e facevo gol al Mariastiai esultavo sempre così dopo ogni gol, mai stato ammonito. È una regola assurda, quando l'arbitro a centrocampo mi ha sventolato il secondo cartellino giallo, ho provato una rabbia indescrivibile dopo una gioia immensa».

Allora fermiamoci a questa gioia immensa, descrivila meglio

«È il mio primo gol in serie D ed è stato emozionante, ho provato una gioia enorme anche perché non me l'aspettavo che arrivasse proprio nella gara in cui ero partito in panchina e quando stavamo con l'uomo in meno per l'espulsione di Atzori. Ma sono felicissimo perché è arrivato alle 7ª di campionato, spero di poterne fare degli altri ancora, io ci proverò ancora»

Per chi era dedicata quell'arrampicata dopo il gol?

«L'esultanza era per tutti i tifosi che credono in noi e per tutti i selargini che stavano aspettando i tre punti da quattro partite» 

Quel cartellino rosso però...

«A parte che la prima ammonizione manco c'era perché l'avversario non l'ho toccato. Mi ha rovinato la festa visto che non ero mai stato espulso nella mia carriera. Sono molto deluso perché domenica prossima non potrò dare una mano ai miei compagni ma sono soddisfatto per questi tre punti d'oro per noi»

In campo dall 34' della ripresa ma hai avuto un impatto importante alla gara

«Ero un po' nervoso visto che non ho giocato dall'inizio e ho cercato di mettere in campo tutto ciò che il mister mi ha chiesto»

Cosa ti ha detto il Zeman nel momento del cambio e a fine partita?

«Mi ha detto: "Tieni palla e, mi raccomando, fai gol''. In quei 15 minuti ho cercato di aiutare la squadra il più possibile. A fine gara mi ha fatto i complimenti e mi ha detto che avrebbe preferito che non avessi fatto gol perché così sarei stato a disposizione col Cynthia»

Che valore ha per voi questa vittoria, può essere un nuovo inizio?

«Enorme perché arrivava dopo la sconfitta pesante contro l'Arzachena. Avrà grande importanza perché lavorando bene come stiamo facendo possiamo fare punti ovunque, basta solo mettercelo in testa. La vittoria col Sora è un grosso passo avanti e spero che rappresenti un nuovo inizio veramente perché noi ci crediamo»

Cosa ha cambiato mister Zeman dalla gara di Arzachena a quello col Sora?

«Ha cambiato ben poco, abbiamo lavorato sulla parte difensiva un po' più accuratamente. Diciamo che durante la settimana c'era un'altra mentalità e si vedeva da come siamo partiti da lunedì, attenti fino alla gara di sabato per la conquista dei tre punti. Siamo felici e soddisfatti, ora ci godiamo due giorni di riposo e poi riprenderemo a correre e sudare per lavorare bene, a Genzano ci aspetta un'altra battaglia»

Al Selargius hai giocato interno e attaccante esterno e, col Sora, anche punta centrale. Può essere un nuovo ruolo per te?

«Io sono abituato ad adattarmi in tutti i ruoli, il mister mi ha chiesto di fare la punta per 15 minuti e ho cercato di dare tutto ciò che potevo e di sentirmi utile alla squadra . Poi è arrivato il gol e sono ancora più felice spero ce ne siano tanti altri che valgano la conquista dei tre punti»