Il presidente Cuccuru: «Torna Prastaro? Non lo so»
Tatti lascia la Nuorese: «Dov'è il progetto vincente? Mi sento preso in giro»
La rivoluzione in casa Nuorese non si arresta e, dalla squadra, si trasferisce ora anche in panchina con le dimissioni del tecnico Tomaso Tatti. Dopo aver perso per strada a novembre Siazzu e Milia, dopo aver svincolato lunedì Lantieri, Garau, Congiu ed aver ceduto al Selargius il giovane Pitta, oggi sono stati "liberati" i vari Mattiello, Bonetto, Leone, Gavioli e Marras. Ed è a questo punto che mister Tatti si è sentito di dover lasciare l'incarico. Ora non è da escludere il ritorno in panchina di Antonio Prastaro, esonerato alla 9ª giornata, così come potrebbe verificarsi anche il dietrofront dello stesso Tatti qualora la società riuscisse a ricostruire un gruppo valido, andando sul mercato per rinforzarsi e tappare i buchi nell'organico che si sono creati. Perché il progetto srotolato all'inizio dell'anno dalla società alla squadra e ai tecnici (prima Prastaro e poi Tatti) erano bensì molto diversi: si parlava di promozione in serie D. La Nuorese non vince ora da sei gare, è nona con 21 punti a 15 lunghezze dalla vetta; nel girone di andata ha già perso cinque volte e tutte nelle ultime otto partite, sintomo di un qualcosa che va male da due mesi a questa parte. Per il presidente Tino Cuccuru è ancora tutto da rivedere, domani parlerà con i giocatori rimasti in rosa e, con il resto del direttivo, deciderà il futuro della Nuorese.
La motivazione di Tomaso Tatti - L'ex tecnico del San Teodoro, da un mese e mezzo sulla panchina verdazzurra, spiega il perché delle dimissioni: «La situazione purtroppo non era più gestibile - dice il tecnico raggiunto al telefono - non lavoravamo in maniera serena e, soprattutto, i ragazzi hanno giocato sinora sapendo di dover andare via, senza alcuna tranquillità. Non do nessuna colpa ai giocatori, anzi sono stati professionisti fino all'ultimo cercando comunque di fare bene. Quando sai che però te ne dovrai andare perché la società non può far nulla per venirti incontro sull'aspetto economico è normale che si perda la serenità giusta per dare il meglio sul campo. Sono ragazzi che viaggiano tutti i giorni per allenarsi, molti vivono di solo calcio e hanno bisogno degli stipendi puntuali. Capisco la loro parte».
La difesa del presidente Cuccuru e la delusione del mister - Il presidente della Nuorese Tino Cuccuru non si tira indietro e spiega il perché di questo viavai continuo: «Molti giocatori sono andati via perché demotivati dai risultati, alcuni hanno una mentalità vincente, sono abituati a certi ritmi e pressioni e sono venuti a Nuoro per vincere il campionato. Ora sono delusi da tutta la situazione e sono portati ad andare via». Il tecnico Tatti, a proposito degli obiettivi di inizio anno, esprime tutta la sua delusione: «Sinceramente mi sono sentito anche un po' preso in giro perché quando sono arrivato per parlare a Nuoro a fine ottobre, mi era stato detto dai dirigenti che ci saremmo rinforzati dove avevamo bisogno e dove eravamo scoperti. Invece così non è stato». Cuccuru incassa e si difende: «All'inizio qualcuno aveva promesso un aiuto economico consistente e poi si è dileguato lasciandoci al buio, parlo di sponsor e di altre situazioni che per correttezza non sto ad elencare. Da qui la decisione di ridurre gli ingaggi ai giocatori e la conseguente serie di malumori, perché so bene che questa situazione non è favorevole a nessuno. Ma io da solo purtoppo non posso fare nulla».
Tatti apre uno spiraglio, Cuccuru non esclude il ritorno di Prastaro - In ogni caso il tecnico Tatti fa capire che potrebbero esserci i margini per ricomporre il rapporto: «Lasciare la Nuorese in questa situazione mi dispiace molto, non sono il tipo che fa queste cose, ho cercato di parlare con il presidente varie volte. Se si cercasse di andare sul mercato, se ci fosse la voglia e la forza da parte della società per tenere quei quattro o cinque giocatori più importanti che rappresentano l'ossatura della squadra io potrei ritornare con loro. Ma a quanto pare stanno per andare via anche Mattiello al Castiadas e Gavioli, che ormai tutti danno al Budoni. Nella squadra ci sono dei giovani interessanti ma per giocare un campionato tranquillo ci vuole ben altro, si deve poter lavorare in serenità, ci devono essere le basi per fare bene. E la situazione per ora è sin troppo buia». Il presidente Cuccuru replica: «Capisco bene quel che dice Tatti, ma ripeto che tutto questo non dipende solo da me. Per adesso non abbiamo deciso ancora nulla sul futuro tecnico, domani parleremo con i giocatori che rimangono e con quelli che chiedono di andar via per decidere il da farsi. Il ritorno dell'allenatore Prastaro? Non è escluso ma per adesso non lo è nessuno, perché dobbiamo ancora riunirci con il resto del direttivo e valutare tutto quanto alla luce delle dimissioni di Tatti». Eleonora Fava