Il tecnico: Con altri due acquisti si può far bene
Tatti ritira le dimissioni: «Non volevo lasciare una Nuorese in difficoltà»
La Nuorese comincia a ricompattarsi in vista del 2011 che si preannuncia difficile a seguito della rivoluzione di dicembre che ha portato all’addio di ben 10 giocatori. Gli arrivi di Cocco (Tortolì), Falchi (San Teodoro) e Mingoia (Samassi) non sono stati sufficienti ai verdazzurri per evitare la sconfitta a Ghilarza nel turno pre-natalizio mentre sotto l’albero il club presieduto da Tino Cuccuru ha ritrovato il tecnico Tomaso Tatti, che ha ritirato le dimissioni presentate all’inizio dell’esodo verdazzuro dopo la sconfitta di Cagliari contro il Progetto Sant’Elia del 4 dicembre. Alla ripresa del campionato, l’ex allenatore del San Teodoro sarà regolarmente in panchina contro il Tortolì, dopo un’assenza durata tre partite nelle quali ha comunque scontato le tre giornate di squalifica rimediate nella sfida contro la capolista. «Ho deciso di rientrare perché mi dispiaceva vedere la Nuorese in difficoltà – dice Tatti al termine del suo primo allenamento – e non nascondo che mi ha fatto molto piacere che nel frattempo siano stati diversi giocatori a chiedermi ritirare le dimissioni. Poi ho raggiunto un accordo col presidente Cuccuru per portare a termine per il meglio la stagione».
Mister lei aveva anche dichiarato che sarebbe rientrato a condizione che la società tornasse sul mercato con acquisti adeguati a fronte delle numerose partenze eccellenti
«Sì è vero, intanto la società si era già mossa prendendo Cocco, Falchi e Mingoia e ora si sono aggiunti anche un portiere di sicuro affidamento come Mario Puddu e un difensore di provata esperienza internazionale come Janis Vaitkus. Spero che per quest’ultimo arrivi il transfert per la ripresa del campionato»
Ma non bastano probabilmente per ritornare ad essere maggiormente competitivi
«Ho chiesto un centrocampista centrale e un altro difensore in quelle zone del campo dove siamo rimasti più scoperti, vediamo cosa offre il mercato degli svincolati»
Tra quelli ancora a “spasso” c’è ad esempio un attaccante come Cacciuto che lei conosce bene per averlo avuto al San Teodoro
«Sì Christian è un ottimo elemento, ci siamo sentiti anche per telefono. Ha ancora qualche problemino al ginocchio dopo l’intervento e potrebbe fare al caso nostro anche se davanti con Mingoia e Falchi la falla è stata tamponata»
Proprio l’anno scorso ha vissuto una situazione analoga al San Teodoro. A dicembre molti big vennero svincolati ma, con qualche ritocco in aggiunta ai giocatori rimasti, ha centrato comunque i playoff
«Quando vanno via 5-6 elementi importanti è chiaro che ti indebolisci, però i ragazzi rimasti mi seguirono e riuscimmo a creare un gruppo eccezionale magari tecnicamente inferiore ma dagli alti valori umani che raggiunse un traguardo insperato. Ecco, spero a Nuoro di ritrovare la stessa volontà e la stessa unità d’intenti con i giocatori così come accadde lo scorso anno»
Intanto è già importante che siano rimasti elementi di un certo spessore come il capitano Masia, Soro, Muzzoni e Leone
«È soprattutto per loro che sono rientrato, per la scelta che hanno fatto di restare e per la voglia che hanno di fare una grande seconda parte di stagione. Conto molto nel loro apporto non soltanto la domenica ma anche in ogni allenamento, dovranno essere da traino per il resto del gruppo. Poi conquistare i playoff sarà un’impresa difficile ma non è detto che non possa essere un traguardo raggiungibile»
Che ha fatto in queste tre settimane di assenza dai campi?
«Ho un po’ staccato la spina, ho letto i giornali e mi sono tenuto informato sulle vicende della Nuorese anche ricevendo qualche telefonata. Nel frattempo ho scontato le tre giornate di squalifica e perciò sono pronto a tornare in panchina il 6 gennaio contro il Tortolì»
Fabio Salis