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Alla fine Ferroni deve arrendersi, il Fertilia non presenterà domanda di ripescaggio in serie D
Troppi i 50mila euro da dare a garanzia alla Lnd

Alla fine Ferroni deve arrendersi, il Fertilia non presenterà domanda di ripescaggio in serie D

Ha provato a riportare in serie D il Fertilia dopo 24 anni prima sul campo e poi capendo se c'erano i mezzi economici per presentare domanda di ripescaggio ma, alla fine, il presidente Aurelio Ferroni deve arrendersi e restare in Eccellenza, il massimo campionato regionale che ha visto i giuliani dal leone alato di San Marco sempre protagonisti negli ultimi anni, prima con Mauro Giorico in panchina e poi nel triennio di Massimiliano Paba, tecnico sassarese capace di raggiungere la finale nazionale playoff. E, proprio dalla gara persa 3-0 in casa dell'Abano lo scorso 15 giugno, era partita la corsa del presidente Ferroni alla ricerca dei fondi necessari per poter concorrere - con le altre squadre perdenti gli spareggi - al ripescaggio nella quarta serie.

 

Aurelio Ferroni, presidente del Fertilia dal 2003Questo pomeriggio alle 14 scadrà il termine per la presentazione della documentazione e il Fertilia non invierà nessun plico alla sede di Roma lasciando andar via una ghiotta occasione di essere ripescato forte di un punteggio che andava oltre i 30 punti e che l'avrebbe collocata ai primi posti della graduatoria composta dalle squadre che hanno partecipato ai playoff nazionali e che sono state sconfitte al primo e secondo turno (quest'ultimo è il caso del Fertilia). Entro il 4 luglio serviva ragranellare esattamente 50mila euro (19mila euro con assegno circolare non trasferibile o tramite bonifico bancario e 31mila euro tramite fideiussione bancaria o assegno circolare non trasferibile), non certo bruscolini specie per un club che ha un solo proprietario che immette finanza e che ha chiuso la stagione in sofferenza economica. Aurelio Ferroni ha cercato prima di coinvolgere qualche imprenditore di Alghero, poi ha provato ad unirsi con Marco Budroni, presidente del Ploaghe che, una volta visto che il suo club è stato ripescato in Eccellenza, ha preferito continuare la sua avventura alla guida del club sassarese. C'è stato anche un avvicinamento ad Antonello Lorenzoni che, all'inizio della stagione appena conclusa, era entrato nell'Alghero 1945 salvo poi uscirne dopo pochi mesi. Ma l'ex presidente della Torres stava valutando altre opportunità, non ultima quella di rientrare o meno nel club rossoblù. Impossibile tentare una fusione con l'Alghero 1945, auspicata dal tecnico Mauro Giorico (uno dei possibili allenatori nel caso ci fosse stato il ripescaggio in D) perché i tempi tecnici erano ridottissimi e le condizioni economiche assenti, viste le difficoltà incontrate nelle ultime due stagioni dal club giallorosso. 

 

Ecco perché alla fine Aurelio Ferroni si è arreso, comunicando ai giocatori più rappresentativi (i vari Mereu, Tedde, Ledda, Sini, etc) che il Fertilia avrebbe continuato a fare il campionato di Eccellenza perché impossibilitato nel reperire le finanze necessarie per sostenere una stagione nella Lega Nazionale Dilettanti. E, a questo punto, non può neanche essere un caso che, nelle settimane precedenti, lo stesso tecnico Massimiliano Paba avesse deciso di scegliere la panchina del Latte Dolce non soltanto per trovare nuovi stimoli dopo tre anni intensi alla guida dei canarini ma anche perché, probabilmente, aveva già capito che il presidente Ferroni non sarebbe riuscito nel tentativo di provare a conquistare la serie D a tavolino dopo averci provato sul campo - lui con tutta la squadra - con grande impegno e volontà, caratteristiche sempre mostrate da agosto scorso fino a tre settimane fa quando l'Abano aveva negato il sogno di festeggiare il salto di categoria diretto.

 

Con il Fertilia che resta sicuramente in Eccellenza si apre più che uno spiraglio per il Tortolì che, a questo punto, deve sperare che la domanda di ripescaggio in serie D presentata dall'Arzachena venga accolta perché così si libererebbe un posto nel campionato tornato a 18 squadre. Anche se la Federazione regionale vorrà capire quante effettivamente saranno le società aventi diritto che si iscriveranno perché da più parti arrivano segnali non positivi, vedi Porto Torres, Alghero, Samassi, Sanluri e, a sorpresa, anche Taloro Gavoi. Come sempre, all'ultimo momento ci sarà chi troverà la soluzione (e i denari) ma non è detto che ciò accada proprio quest'anno. Il 15 luglio incombe e presto verranno sciolti anche questi dubbi.

In questo articolo
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2013/2014
Tags:
Sardegna