«Bene il morale, a Carbonia strappato un punto coi denti»
Arbus, arriva un Iglesias in difficoltà, Floris: «Non è uno scontro salvezza anche se la classifica dice questo»
Un bel punto a Carbonia, ottenuto con difficoltà aggiuntive date dalle assenze per infortunio e squalifica e, soprattutto, contro un avversario in grande salute. L'Arbus continua a sgomitare nella parte bassa della classifica con 10 punti in 13 gare disputate avendo dietro tre squadre - Nuorese, Li Punti e Monastir - e la salvezza diretta lontana cinque lunghezze. Domenica al Santa Sofia arriva l'Iglesias, con appena 4 punti in più dei granata ed entrato in zona playout dopo l'allungo fatto dal Calangianus.
«Nessuno si aspettava che l'Iglesias potesse avere 14 punti - osserva il tecnico Lello Floris (nella foto col vice Luca Cinus) - non è uno scontro salvezza perché non credo che saranno impegnati nella corsa ma ora la classifica dice questo e noi dobbiamo pensare alle squadre che ci stanno davanti oltre a quelle che sono dietro. Possiamo recuperare Leo Manfredi e Lorenzo Atzori ed è tanto per noi. A Carbonia abbiamo strappato un punto con le unghie e coi denti, ed è molto importante soprattutto per il morale perché ottenuto in un campo complicato e contro un gran bella squadra che ha tante idee di gioco, un ottimo amalgama di giovani e dei singoli importanti. Abbiamo dovuto cambiare sistema di gioco perché, conoscendo diversi elementi loro dalle grandi capacità tecniche, come ad esempio Porcheddu, un vero numero dieci, compattando le linee dovevamo evitare i filtranti. È stato un lavoro molto dispendioso, noi siamo arrivati in condizioni fisiche precarie, con squalificati e assenti perché si giocava di sabato. Ma i ragazzi sono stati encomiabili per tutto, si impegnano e lavorano tra mille difficoltà, strutturali, di campo, orario».