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Antonio Borrotzu, attaccante, Castiadas
«Potevo fare anche il gol del 3-2, mi mancano i miei ex compagni»

Borrotzu vede l'Uri e segna: «Nessuna rivincita, mi fa rabbia vedere la classifica del Castiadas. Pensiamo ai playoff, il Tortolì è irraggiungibile per tutti»

Sotto porta non si smentisce e domenica ha segnato l'ottavo gol stagionale, quello che ha evitato la sconfitta del Castiadas contro la sua ex squadra, l'Atletico Uri. Ma siccome Antonio Borrotzu non è un attaccante che si accontenta ecco che si sofferma sull'episodio nei minuti di recupero, su quel colpo di testa con palla al lato che avrebbe dato la vittoria. «Non ho dormito - dice il bomber di Orani - ero molto più "incazzato" per il gol sbagliato che per quello segnato del 2-2. Sebbene fossi un po' defilato quelli per me sono gol sbagliati, l'unica attenuante è che il pallone l'ho visto all'ultimo perché il difensore davanti a me si è improvvisamente abbassato. Ripeto, quelli sono gol che devo fare». Ma quello realizzato è pur sempre importante: «Il pareggio in fondo è il risultato più giusto, non meritavamo di perdere per come abbiamo giocato nella ripresa. Poi se avessi pure fatto il 3-2 la vittoria ci avrebbe consentito di avvicinarci ancor di più al secondo posto occupato da Tergu e Calangianus».

 

La classifica dopo 12 turni vede il Castiadas quinto a 4 punti dalle seconde ma a 15 dalla capolista Tortolì 

«La matematica non condanna noi come nemmeno Budoni, Calangianus e Tergu, ma solo uno stupido credo che ora possa guardare al Tortolì, mancano 18 partite però recuperare 15 punti è una cosa possibile solo per la matematica ma non nella concretezza, i numeri sono tutti dalla parte degli ogliastrini e sappiamo che i numeri fanno poi la classifica. Il Tortolì è meritatamente al comando avendo vinto sempre tranne che col Budoni, sarà molto dura che si facciano riprendere, noi perlomeno lo vediamo irraggiungibile, perciò in questo momento ci stiamo concentrando per scalare le posizioni migliori della zona playoff, l'impegno non manca e stiamo lavorando sodo, correggendo gli errori. Andiamo avanti e pensiamo positivo»

Il Tortolì è già campione d'inverno, ad agosto però ci si aspettava il Castiadas in piena corsa al primo posto, cosa non ha funzionato?

«La squadra era completamente nuova e non abbiamo trovato subito un amalgama, ci sono stati errori di noi giocatori e forse bisognava partire più a fare spenti ma, quando prendi certi giocatori, è anche normale che la gente si aspetti che tu possa lottare per vincere. Nel calcio, però, coi soli nomi non è sufficiente per scendere anche in campo e vincere, ci devono essere tante componenti che combaciano. Anche io ero convinto che il campionato potesse essere più equilibrato e, in effetti, lo è ma per le altre posizioni oltre la prima. Il Tortolì ha un ruolino di marcia impressionante, sono forti ma nessuno si immaginava una partenza così lanciata; è pur vero che la nostra squadra ha sbagliato tanto ma, alla fine, se c'è un po' di demerito nostro dall'altra c'è molto merito della squadra di Francesco Loi. Per il resto è un campionato aperto e in tante possono lottare per i playoff, la sorpresa non manca mai e può essere rappresentata dal Toloro ma anche chi ora è un po' indietro come l'Atletico Uri può benissimo risalire» 

Domenica hai incrociato proprio l'Atletico Uri, che sapore ha il gol dell'ex?

«Ho quasi sempre segnato alle squadre in cui ho giocato, non stavo sentendo questa partita in modo particolare e non mi sono preso nessuna rivincita, il gol che ho fatto lo paragono agli altri che ho sempre segnato»

Ma com'è stato ritrovare la squadra con la quale hai ottenuto due promozioni e una finale regionale playoff in tre anni?

«A Castiadas sto bene e mi trattano benissimo ma non nego che mi manchi l'ambiente Uri, in paese ho conservato tante belle amicizie come quella con Tore Farris, la moglie Mariangela e i figli Gianluca e Daniele, o con Andrea Russo. Della società, l'ex presidente Tore Ardu per me è un grande amico. I miei ex compagni sono tutti ragazzi d'oro, penso a Piras, Tedde, Sini, Delogu, Puddu, Mura, Frau, con loro ho condiviso tanti bei momenti così come con l'ex tecnico Giovanni Muroni, il vice Franco Cariola e il prof Gianni Madeddu»

Domenica avevano l'entusiasmo per aver centrato una storica finale di Coppa Italia

«Sono molto contento per questo traguardo che hanno raggiunto, in finale troveranno il Tortolì e non sarà facile vincerla contro un avversario che ora non mostra cedimenti. Però si giocherà a febbraio e possono recuperare giocatori importanti come Tedde, il più forte del campionato di Eccellenza. Se la potranno giocare alla pari visto che è una partita secca»

Il Castiadas lotta ogni domenica ma vi complicate pure la vita

«Purtroppo è così dall'inizio del campionato. Commettiamo delle leggerezze e non voglio certo condannare nessuno perché sbagliamo dietro come si sbaglia davanti. Vero è che ci gira un po' male, al minimo errore paghiamo sempre. Ma non è mai mancato la voglia di vincere, anche con Mannu in panchina e ora con mister Scotto che non ci fa mancare le motivazioni, è il primo a crederci nelle vittorie e a spronarci per andare a prendercele»

Siete alla ricerca di un equilibrio che tarda ad arrivare

«Partiamo anche dal fatto che la rosa si è appena ridimensionata, sono andati via 4 giocatori importanti (Deliperi, Sias, Usai e Festa, ndr) che si fanno sentire, abbiamo anche degli infortuni nei fuoriquota importanti come Manuel Piras e Matteo Pinna, in più Cordeddu domenica è uscito dopo 20' e, di fatto, avevamo un solo cambio utile. Questa situazione ci sta penalizzando, i nostri ragazzi sono bravi ma devono crescere molto, non è facile reggere i ritmi alti e fronteggiare giocatori smaliziati e d'esperienza. In una squadra ci vuole sì freschezza ma conta tanto l'esperienza»

Giovedì di nuovo in campo, in casa di una Ferrini in ripresa e in un campo che ti porta bene

«Io personalmente non vedo l'ora di giocare dopo il gol che mi sono "mangiato". Sicuramente noi e per loro avremo la partita di domenica sulle gambe. Sarà una gara non facile, loro hanno vinto bene lo scontro diretto col Valledoria e si stanno riprendendo, noi dobbiamo continuare quel percorso di crescita che è avvenuta, ci siamo anche fisicamente ma dobbiamo limare qualche errore sottoporta ed evitare di commetterli dentro la nostra area di rigore. L'hanno scorso feci due gol in casa della Ferrini ma in quel campo, due domeniche fa contro il La Palma, non ho fatto per niente bene per un problema all'adduttore»

Come giudichi il bottino di gol finora raggiunto?

«Otto gol non sono pochi ma potevo farne altri in più e stare più vicino a Marco Nieddu e Antonio Mesina, che sono tra i più forti bomber come Michele Pulina, alla fine rimarremo tutti lì a contenderci le prime posizioni. Ho sofferto il ritardo nella preparazione e poi in qualche gara ha pesato la tallonite, ora il dolore è più sopportabile. Da una parte sono contento dei gol fatti ma poi guardo la classifica e mi viene un po' di rabbia, ho accettato la proposta del Castiadas per vincere il campionato. Spero di arrivare il più in alto possibile nella classifica cannonieri perché significa che saremo risaliti in classifica»

In questo articolo
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2016/2017
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12 Andata