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Il tecnico «Andremo ad Orroli per vincere»

Carbonia, la luce dopo il black-out; Marongiu: «Crisi inspiegabile, ma abbiamo incontrato squadre fortissime»

Con la vittoria interna rifilata al Senorbì, il netto, sontuoso 4 a 0 firmato Congiu, Contu, Corona e Mezzasalma, il Carbonia mette fine al periodo negativo, tre sconfitte consecutive, che ha caratterizzato l'inizio di questo 2016, e riprende così la sua marcia, piazzandosi al terzo posto, scavalcando la Monteponi, ad una sola lunghezza dal Bosa secondo.
Gli uomini allenati da mister Andrea Marongiu sono ora attesi da una delle sfide più importanti della stagione, il confronto diretto con la capolista Orrolese, già battuta, di misura, nel girone di andata: le luci dei riflettori sono puntate tutte sui bianco-blu, che oltre ad alimentare il proprio sogno promozione, potrebbero contribuire, in maniera decisiva, a riaprire il campionato. I minerari però devono offrire, a differenza di quanto accaduto in passato, una prestazione brillante e convincente anche con le cosiddette formazioni di prima fascia, vero e proprio neo di un cammino sino ad ora comunque strepitoso.

 

«I tre punti ci servivano come il pane – ammette Marongiu -, ma fortunatamente la squadra domenica si è espressa in maniera ottima, sotto tutti gli aspetti». Le note più positive sono arrivate in avanti. «Abbiamo creato tanto, il punteggio sarebbe potuto essere ancora più rotondo. Ho rivisto una manovra brillante, non era facile, dopo una settimana decisamente rocambolesca. Ai ragazzi ho chiesto, in maniera anche dura, e non è sicuramente mia abitudine, determinate risposte sul piano della grinta e della personalità. Certo, se non fosse arrivata la vittoria non sarebbe stata la fine del mondo, ma ci tenevamo a rialzare la testa; se fai bene, di solito i risultati sono una conseguenza».
Il Carbonia è atteso ora da un vero e proprio tour de force: prima l'impegno contro la capolista, poi quello con la rivelazione Sant'Elena. «Nel girone di ritorno non ci sono partite dall'esito scontato, chi lotta per salvarsi cambia letteralmente atteggiamento, stesso discorso per la corsa ai primi posti. E' un campionato equilibrato, emozionante: per l'Eccellenza siamo in tanti, oltre all'Orrolese, ovviamente, si aggiungono sicuramente il Guspini, la Frassinetti, lo stesso Sant'Elena, l'Iglesias ed il Bosa; sono convinto che le varie concorrenti si giocheranno tutto sino all'ultimo».
Nel prossimo turno, si sfideranno il miglior attacco, 39 i gol realizzati da Cacciuto e compagni, contro la miglior difesa, solo 11 le reti al passivo per Bove. «Sappiamo benissimo che ad Orroli non sarà una passeggiata, una gara difficilissima, anche perchè loro arrivano da un pareggio e vorranno riscattarsi dalla sconfitta rimediata all'andata». L'1 a 0 timbrato da Cosa è stato uno degli apici della stagione dei bianco-blu. «In quell'occasione abbiamo centrato la partita perfetta, come per altro hanno riconosciuto Carracoi e i suoi giocatori. Una sfida intensa, cercheremo di riproporre lo stesso atteggiamento». Il tecnico non ha nessuna intenzione di fare barricate. «Scendiamo in campo sempre con l'intento di ottenere il bottino pieno, proponendo il nostro gioco, in casa come in trasferta: a volte ci riesce bene, altre volte meno. Privilegiamo lo scambio stretto palla a terra, considerando che l'altezza media non è elevatissima; per il resto cercheremo di pressarli alti, è l'unico modo per metterli in difficoltà». La solidità difensiva rimane comunque una delle armi migliori. «Un risultato raggiunto anche grazie al grande lavoro fatto da centrocampo e attacco; dietro poi, posso contare su ottimi interpreti, che raramente hanno deluso».


Il 2016 però non si è aperto nel migliore dei modi, con tre ko di fila che hanno minato le certezze del gruppo. «In realtà, non abbiamo ancora capito cosa sia successo, sarebbe riduttivo parlare di sfortuna. La verità è che abbiamo incontrato tre squadre fortissime: Guspini, Bosa e Iglesias sono costruite per tentare il salto. Soprattutto i primi, che hanno vinto sei delle ultime nove gare, si sono rinforzati tantissimo nel mercato di dicembre, con gli innesti di Marci e Festa che farebbero la differenza in qualsiasi rosa. Noi probabilmente non eravamo al top della forma, in più ci sono costati cari alcuni svarioni difensivi; un peccato, se consideriamo che sino a quel momento avevamo subito appena cinque gol; come se non bastasse, siamo risultati poco efficaci anche in avanti. Gli episodi ci sono girati contro, ma noi non abbiamo fatto assolutamente nulla per evitare le sconfitte». Il tecnico ha dovuto lavorare sodo per evitare contraccolpi psicologici. «Una situazione difficile, forse eravamo abituati troppo bene; del resto, siamo partiti con una squadra giovane, senza ambizioni particolari, che di punto in bianco si è trovata in vetta alla classifica. Aver subito una goleada dal Guspini, aspetto inedito, ha contribuito a demoralizzare gli animi, sia dei calciatori che della società; non pensavamo proprio di perdere in maniera così netta». Le cose non sono migliorate in occasione del derby: «Forse la peggior partita; temevamo di aver definitivamente smarrito la rotta, invece i ragazzi sono stati bravi a riscattarsi contro il Senorbì». Un impegno delicatissimo, considerando poi che all'andata i granata riuscirono nell'impresa di strappare un pari. «I campionati si vincono spesso con i punti racimolati con le cosiddette piccole; speriamo che sia così anche quest'anno, perchè contro le grandi sino ad ora, se si esclude il match d'andata con l'Orrolese, abbiamo sempre stentato».
Il bottino messo da parte al giro di boa è di tutto rispetto: 31 punti sono un capitale prezioso da cui ripartire. «Non sono pochi, soprattutto per una squadra partita per conquistare una salvezza tranquilla. La situazione al momento è molto più rosea del previsto, come è ovvio, cercheremo di stare in alto il più a lungo possibile, ma se non dovessimo arrivare tra le prime nessuno ne farà un dramma; se gli altri si dimostreranno più bravi, tanto di cappello».

Dal punto di vista atletico, la situazione del Carbonia è piuttosto buona: «Ci stiamo allenando con serenità, le vittorie aiutano molto in questo senso. Durante la settimana ricevo puntualmente ottime indicazioni, anche se cerco di non caricare mai eccessivamente le sedute sul piano fisico, ma tendo a lavorare molto di più con il pallone. Ciò che fa la differenza è l'aspetto psicologico: speriamo di riprendere un pizzico di autostima, per il resto, sono sicuro che riusciremo a preparaci al meglio».

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna
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Girone A