I tecnici premiano i bomber di Samassi e Fertilia
I più forti classe '93 sono Antonio Mesina e Michele Chelo, di passaggio in Eccellenza
Giovani per la Federazione ma, probabilmente, non più per la prossima stagione. I calciatori classe 1993 erano considerati fuoriquota in Sardegna ma non per i tecnici, che comunque avevano l'obbligo di schierarne almeno uno in campo dal primo minuto. Infatti nell'esprimere le proprie preferenze sui giovani del campionato di Eccellenza, i 16 allenatori hanno preferito dare un giudizio a parte creando, di fatto, una ulteriore classifica relativa ai solo ventenni, in diversi casi anche ventunenni, che si sono messi in mostra in stagione. Le preferenze si sono equamente divise su due giocatori che, più di altri altrettanto meritevoli di apprezzamenti, sono emersi in campionato. Si tratta di Antonio Mesina del Samassi e di Michele Chelo del Fertilia, entrambi attaccanti ed entrambi bomber visto che il primo ha chiuso dietro il capocannoniere Sergio Nurchi con 17 reti a pari merito con Patrick Ferreira; il secondo ha avuto un impatto eccezionale quando ha firmato coi giuliani facendo 10 gol in 10 partite. Tutt'e due avrebbero vinto a mani basse la classifica dei fuoriquota, come pure avrebbero potuto rubare voti ai più prestigiosi compagni e avversari nella classifica dei non fuoriquota ma non avere la meritevole visibilità. In questo modo si sono ritagliati un loro spazio di commento, precedendo nelle preferenze altri bravissimi giovani classe 1993 come i difensori Antonio Usai della Nuorese («Gran tempismo nello stacco aereo», osservano Graziano Mannu e Marco Piras), e Marco Capelli del Porto Corallo («A me piaceva tanto», dice Luis Oliveira), oppure l'esterno offensivo Gian Mario Tusacciu del Calangianus molto apprezzato da Gianni Addis del Tempio: «Molto duttile tatticamente perché può fare l'esterno alto e basso, non eccelle in centimetri ma c'è come forza fisica anche per giocare in serie D». Oppure il laterale Riccardo Sanna del Taloro, sul quale giura Giorgio Ventricini del Valledoria: «Mi ha impressionato parecchio in rapporto all'età che ha». Ma sono stati nominati anche i due esterni d'attacco del Sanluri Alessandro Congia e Andrea Epis, così come Fabio Boi del Castiadas, terzino ex Sant'Elia che ha subito un infortunio ad inizio girone di ritorno e non è più rientrato in squadra, Carlo Pintus del San Teodoro, che fino a dicembre giocava con l'Olbia in serie D, Alessandro Nepitella, laterale basso del La Palma. Ma la loro scena è stata senza dubbio rubato dai due bomber.
Antonio Mesina è stato il simbolo della salvezza del Samassi. L'ex Budoni si è riscoperto prima punta e ha trascinato la squadra con gol pesanti. Il tecnico Paolo Busanca non può che elogiare il suo attaccante: «Era l'unico attaccante che avevo in rosa dopo l'addio di Samuele Curreli ed è stato bravissimo a interpretare un ruolo difficile in una zona del campo dove quasi sempre gli avversari hanno due centrali di difesa molto bravi. Con qualche accorgimento tattico e alcuni movimenti ad uscire è riuscito a trovare spazi anche perché poi non ci pensa due volte a calciare in porta anche da posizioni impossibili». Vedi il gol al Porto Corallo. «Per nostra fortuna - continua Busanca - è rimasto sano dal punto di vista fisico sennò non saprei dire come avremmo fatto. In Eccellenza è di passaggio, deve risalire subito di categoria». Il 21enne di Dorgali è arrivato in prestito dal Budoni, club col quale ha disputato un centinaio di gare in serie D, la sua esplosione sorprende fino a un certo punto perché già si conoscevano le sue qualità. Spesso mostrate sull'esterno ma punta centrale e con quelle medie realizzative è un inedito. Luis Oliveira, che di attaccanti se ne intende, ne tesse le lodi: «Ha fatto vedere qualità fisiche e tecniche da numero uno. Quando gli capita l'occasione là davanti non perdona, è stato senz'altro il trascinatore del Samassi verso la salvezza». Apprezzamenti anche da Fabio Pala, che ha fatto in tempo ad incrociare l'ex Budoni: «A Samassi perdemmo 2-0 e uno dei due gol fu proprio di Mesina. L'attaccante ideale per il modulo del mio Alghero». Bebo Antinori elogia Mesina: «Si vede che è un giocatore fatto, con un recente passato in serie D ad alti livelli. C'è molto di suo nella salvezza del Samassi oltre che del lavoro del suo tecnico». Per Marco Piras è un giocatore con pochi difetti: «È una punta completa che sa inventarsi gol dal nulla. Ritengo sia sprecato per l'Eccellenza».
Michele Chelo è stata la svolta del Fertilia per lottare fino in fondo per la serie D. Prima in campionato e ora nei playoff nazionali. L'ex Cagliari era corteggiato da tante squadre ma ha preferito stare ad Alghero in un ambiente che conosce bene. Il suo tecnico Massimiliano Paba ricorda la fatica per arrivare al giocatore: «Noi cercavamo un attaccante del 1993 e non abbiamo occupato quella casella aspettando che Michele ci dicesse sì perché per noi era l'ideale. Dal punto di vista tattico ci ha permesso di poter schierare gli esterni non fuoriquota anche se poi dopo il suo arrivo si sono fatti male prima Tedde e poi Puddu. Si è integrato benissimo col resto del gruppo e il gioco della squadra ha permesso a lui di evidenziare le doti di finalizzatore oltre che partecipare in prima persona alla manovra». Per Tomaso Tatti il mancato approdo di Chelo al San Teodoro è stato un cruccio: «Me lo propose Vittorio Pusceddu (allenatore della Primavera del Cagliari, ndr) una volta che aveva rescisso il contratto col Cagliari ma noi avevamo già chiuso col mercato. È sprecato per la categoria, impressionante nei movimenti da centravanti consumato, detta il passaggio, protegge palla ed è freddo sottoporta». Anche Ivan Cirinà elogia il bomber ex rossoblù e svela: «È stato un acquisto mancato perché sapevamo benissimo che era sul mercato. Credo che scegliendo il Fertilia si siano viste poi le differenze della stagione fatta dal Taloro e quella degli algheresi». Graziano Mannu osserva: «Dai movimenti che fa si vede che ha trascorsi giovanili importanti. Viene incontro se è chiuso, oppure si lancia in profondità se vede gli spazi. Bravo quanto Mesina che vede benissimo la porta e tenta il tiro da tutte le posizioni». Anche Giorgio Ventricini si divide equamente: «Chelo e Mesina non li considero fuoriquota e sono stati determinanti nei destini di Fertilia e Samassi non solo per i tanti gol segnati».
LE VOTAZIONI GLOBALI DEI 16 TECNICI (in ordine di classifica generale del campionato di Eccellenza 2013/14)