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Il Ploaghe non teme il Lanusei, Cirinà: «Giocheremo a viso aperto, vedremo quanto valiamo»
«Sfida al vertice ma non darà sentenze definitive»

Il Ploaghe non teme il Lanusei, Cirinà: «Giocheremo a viso aperto, vedremo quanto valiamo»

A due punti dalla vetta e in casa della capolista. Il Ploaghe ha una straordinaria occasione di poter fare il sorpasso sul Lanusei ma deve anche impedire che gli ogliastrini possano prendere il largo con una vittoria. In ogni caso, il fatto che le due matricole dell'Eccellenza si contenderanno il primo posto è già un successo per entrambe, che sono pure le uniche squadre ancora imbattute e vogliose di tenere un alto profilo nel loro già ottimo cammino. Il tecnico dei sassaresi Ivan Cirinà è pronto alla sfida di domenica pomeriggio al Lixius: «Una gara importante per noi, una tappa del nostro cammino di crescita che ci dirà quanto valiamo ma non sarà fondamentale per la classifica e non darà sentenze. Sarà un bel banco di prova davanti ad un pubblico numeroso, siamo tranquilli e sereni e giocheremo a visto aperto».

 

Prima contro seconda, spesso negli scontri diretti le gare restano ingessate

«Non credo sarà il caso di Lanusei-Ploaghe che hanno dimostrato in dieci giornate di scendere in campo sempre per la vittoria. Sarà una bella gara, per noi più difficile perché in trasferta ma emozionante. Credo che al 90' si potrà parlare di una bella festa di sport perché anche noi siamo molto seguiti e in Ogliastra arriverà un pullman di tifosi da Ploaghe»

Il dubbio che lascia il Ploaghe è che fuori casa viene da 4 pareggi di fila e, in alcuni casi, subendo la rimonta

«In trasferta stiamo crescendo, siamo stati raggiunti dal Porto Corallo nel recupero ma contro una squadra di qualità, composta da giocatori importanti e che domenica scorsa ha pareggiato anche col Lanusei mentre in precedenza era stata capace di battere in trasferta Castiadas e Muravera. Il Fertilia ha pareggiato con un eurogol di Pippia, col Porto Torres era la prima in casa del nuovo tecnico Frau e a noi avevamo assenze importanti che mi hanno portato ad utilizzare giocatori in altre zone del campo per mantenere certi equilibri. È solo un caso che in casa vinciamo sempre e fuori si pareggi, anche se la prima trasferta l'abbiamo vinta a Castelsardo non certo un campo facile. Ci sono alti e bassi anche all'interno di una stessa partita ma l'importante è non perdere e aver tenuto il passo della capolista e per esperienza dico che per due anni di fila ho perso i playoff anche per un punto. L'altra verità è che a Ossi, in casa, giochiamo in un campo perfetto nel quale le giocate escono molto meglio»

Ma nell'ambizioso Ploaghe che arriva da due promozioni di fila c'è la pressione per vincere anche in Eccellenza?

«Nessuna pressione particolare, capisco che in questi pareggi fuori casa ci sia stata l'amarezza per il mancato aggancio in vetta ma ora è un falso problema perché il campionato è lungo. La vittoria è insita nel Ploaghe che arriva da campionati e playoff vinti ed è abituata alla ricerca ossessiva dei tre punti. Io sto cercando di far capire che in Eccellenza poi gli errori si pagano a caro prezzo, in fase difensiva stiamo facendo grandi cose con un gol solo subito in casa. Il problema è quando incontri squadre chiuse che giocano in contropiede, il rischio per noi è quello di scoprirci. Contro il Valledoria, una squadra che non merita certo la classifica che ha, dopo il primo tempo chiuso sullo 0-0 ho detto ai ragazzi di stare tranquilli, che la gara poteva essere sbloccata anche su palla inattiva e così è stato col gol di Silvetti e pure col raddoppio di Cocco»

Anche il Lanusei ha ottenuto grandi risultati sfruttando le giocate da fermo

«Sulle palle inattive lavoriamo molto, i dati dicono che in tutte le categorie la maggior parte dei gol nascono da angoli, punizioni o falli laterali. Fisicamente ci siamo, con giocatori come Silvetti, Cocco, Zichi, Falchi, poi sui calci piazzati Cherchi e Piredda sono bravi nel mettere palloni pericolosi in area avversaria ma anche il Lanusei sfrutta e ha sfruttato queste soluzioni con Gutierrez, che ho avuto al Taloro, Vignati, Floris, Angheleddu, che salta bene di testa oltre a calciare perfettamente punizioni e angoli, al pari di Placentino e Mattia Floris. Alcuni di loro non ci saranno per squalifica e avranno meno frecce nel loro arco ma non per questo saranno meno pericolosi»

L'attacco del Ploaghe funziona, 16 dei 22 gol sono di Cherchi, Pulina, Carboni e Falchi

«E non sempre li ho avuti tutti a disposizione. Luca Carboni, ad esempio, arriva da un brutto infortunio al ginocchio e contavamo di averlo al 100% a metà novembre, invece con Falchi fermo ai box nelle prime 4-5 giornate è stato utilizzato tanto ed è andato alla grande, segnando gol importanti e dandoci una grossissima mano. Ha spinto oltre il normale e si è dovuto fermare proprio nel momento in cui recuperavo Falchi. Domenica non l'ho avuto nemmeno in panchina perché si è fratturato lo zigomo in allenamento, spero che a Lanusei possa esserci anche con una maschera protettiva e credo che per dicembre Carboni sia nuovamente al massimo in modo che in attacco possa fare scelte tecniche e non obbligate»

L'11esima giornata propone altre sfide al vertice oltre a Lanusei-Ploaghe

«Sarà un interessante turno ma che, alla fine, non sposterà più di tanto gli equilibri. Latte Dolce-Castiadas è una sfida per niente scontata, due squadre che vedremo lottare per il vertice sino alla fine del campionato. Da vedere anche San Teodoro-Porto Corallo coi galluresi tornati ora in zone di classifica più consone al loro valore ma solo perché all'inizio hanno pagato un calendario difficile. Il Castelsardo per me è la vera sorpresa di questo inizio di campionato, l'intruso in una corsa playoff che vede tutte le altre squadre rispettare i pronostici, i rossoblù sono una squadra giovane allenata da Carlo Baiardo all'esordio in Eccellenza e credo che possa sfruttare questo turno (ospita l'Alghero, ndr) per farsi ancor più sotto in classifica. Il Muravera sta un po' zoppicando perché i derby del Sarrabus sono sentiti e puoi perderli ma si rimetterà a correre subito»

La classifica si è ora divisa in due tronconi

«È vero, in 10 giornate certi valori si sono già espressi ma questo non vuol dire che quando incontri Taloro, Ghilarza, Tortolì, Porto Torres, La Palma, Fertilia e Valledoria non puoi perdere. In coda, Alghero e Calangianus hanno già un distacco importante, dovrebbero far punti già prima della riapertura del mercato e in questo senso i galluresi già lo stanno facendo anche se ora dovrebbero sostituire le vittorie ai pareggi»

Un tema sempre d'attualità e che stimola voi allenatori è l'utilizzo obbligatorio dei 4 fuoriquota

«Per i giovani ribadisco che la regola così com'è strutturata è sbagliata, meglio mettere dei premi per chi effettivamente punta sui giovani come progetto o ce li ha in abbondanza perché può attingere da un importante bacino d'utenza. Ora tutto è molto schematico, le squadre vengono costruite con almeno due '94, quattro '95 e due '96, tutti doppioni per fasce d'età, mettere questa obbligatorietà toglie loro degli ostacoli che invece dovrebbero avere per potersi affacciare con merito in prima squadra. Nel Ploaghe, ad esempio, in mezzo al campo gioca Emanuele Fois, un ragazzo del 1997. Vorrei anche vedere il dato sugli infortuni per carichi di lavoro dei fuoriquota più giovani o quelli da trauma perché un ragazzino che arriva dagli Allievi e fa uno scontro di gioco con atleti come possono essere Cocco del Ploaghe o Gutierrez del Lanusei si fa male seriamente»

In questo articolo
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2014/2015
Tags:
Sardegna
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