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Michele Suella, attaccante, Iglesias
L'Arbus supera il Monastir e spera, il Li Punti è sempre vivo

Il San Teodoro riaccende la corsa playoff, colpi-salvezza per Villacidrese e Iglesias

Per la terza settimana di fila cambia il nome della squadra al vertice del campionato di Eccellenza col Budoni che controsorpassa il Latte Dolce. I due riposi effettuati dalle due battistrada e lo scontro diretto diretto di sabato ha provocato una prevedibile alternanza tra le due compagini che si stanno giocando il salto in serie D e che così faranno nelle giornate seguenti. La novità è che il San Teodoro, col 4-1 all'Ossese, ha vinto tre gare di fila nelle ultime tre giornate riducendo il distacco dalla seconda dai 14 punti di tre turni fa agli attuali 10, il che riapre il discorso playoff perché la forbice del distacco per non annullare la finale è di almeno 7 lunghezze. A questo punto diventa importante stare in scia ai galluresi e lo sta facendo alla grande il Ghilarza, al terzo successo di fila proprio dopo il 3-3 coi viola di Marini, con sorpasso al Taloro rimasto ai box come da calendario. Non reggono il passo la già citata Ossese ma la stessa Ferrini, ancora sconfitta e agguantata dal Carbonia per la prima volta vincente nel 2023. Si fermano Calangianus e Bosa, risale prepotentemente l'Iglesias che porta con sé anche Tharros e Villacidrese, dilatando il quintetto di squadre al quintultimo posto in cui resta seduto da solo il Sant'Elena, due lunghezze dietro al Lanusei. In coda c'è il colpo di reni del Li Punti e il ritorno al quartultimo posto dell'Arbus che vince lo scontro diretto con la Nuorese.

 

Negli anticipi del sabato teneva senza dubbio banco il big-match in vetta e il 2-1 a favore del Budoni ha rimesso avanti i galluresi di Cerbone in classifica lasciando al Latte Dolce l'amaro in bocca per un epilogo della gara che non solo ha portato alla terza sconfitta stagionale dei sassaresi (leggi qui la cronaca dell'incontro) ma anche alle espulsioni dei due attaccanti brasiliani Celin Padovani e Kaio Piassi per la problematica coda al match dovuta al gol del 2-2 annullato per un fuorigioco millimetrico e alle proteste che hanno portato al doppio cartellino rosso, quale ulteriore fardello da portarsi appresso nel prossimo turno contro la Villacidrese. I biancoblù di Cerbone, invece, saranno in campo mercoledì per l'andata del primo turno della fase nazionale della Coppa Italia Dilettanti quando al comunale arriveranno i laziali dell'Insieme Formia.

Il San Teodoro vede da più vicina la possibilità di poter disputare i playoff dopo aver fatto fuori dalla corsa un avversario temibile come l'Ossese, sconfitto con un pesante 4-1 a conferma dello strapotere dei viola in casa con l'11esima vittoria di fila. Il match prende la piega giusta per i galluresi quando, nel giro di 6' a cavallo della metà della prima frazione, il bomber Ruzzittu segna due rigori in fila, il secondo dei quali procurato da Mulas ma contestato dai bianconeri per un fallo non rilevato ai danni di Demurtas. Superata la mezzora Mulas potrebbe fare tris ma Cherchi salva tutto respingendo coi piedi. Ad inizio ripresa dilaga la squadra di casa con la rete di Mulas, che insacca a centro area la palla confezionata da destra dal duo Saiu-Casula. Quest'ultimo firma il poker quando riceve palla da Saggia, vince un rimpallo in area e la insacca alle spalle di Cherchi. Per la squadra di Sanna arriva il gol della bandiera alla mezzora con il rigore trasformato da Gueli e concesso per un tocco di mano in area. La squadra di Marini stacca il Ghilarza che, nell'anticipo di sabato, aveva risolto a proprio favore il match di Lanusei. Senza il bomber Caddeo, assente per squalifica, i guilcerini la sbloccano a metà primo tempo con il colpo di testa di Vinci sulla punizione laterale di Corda. Due minuti dopo Mastrangelo evita il gol sul colpo di testa di Dessolis. Nella ripresa c'è la reazione ogliastrina frenata dal raddoppio di Melis, poi entra Rako che riapre i giochi con un'incornata su angolo di Paulis. La squadra di Masia insegue il pareggio ma, nel recupero, chiude i conti Laconi.

La Ferrini sembra aver perso lo smalto che l'aveva condotta al primo posto nella parziale classifica del girone di ritorno e così, dopo il ko in casa della capolista Latte Dolce, arriva il secondo stop di fila con la Villacidrese, rilanciatasi mercoledì nel vittorioso recupero col Sant'Elena e capace di imporsi anche in casa dei cagliaritani grazie al gol decisivo dell'esordiente Alfarano. La squadra di Mannu contiene la spinta dei padroni di casa con i tentativi di sbloccare il match da parte di D'Agostino (due volte) e Podda, il succo però si concentra nella ripresa che i mediocampidanesi aprono col diagonale vincente di Muscas ma Podda è pronto a pareggiare insaccando la respinta di Quiriti, ancora avanti i canarini con il pallonetto di Lilliu, mister Pinna gioca la carta Figos - vincente in quel di Lanusei - e l'ex di turno segna in mischia. Alfarano bagna l'esordio segnando il gol del definitivo 2-3 dando tre punti pesanti ai mediocampidanesi in chiave salvezza. Cagliaritani raggiunti a quota 41 dal Carbonia che, dopo tanta attesa, trovano il primo successo dell'anno. Allo Zoboli cade il Bosa che inizia la sua gara in salita dopo il gol-lampo di Porcheddu al 1'. Il numero dieci fa 10 nella classifica cannonieri ma poi spreca poco dopo la palla del raddoppio. Idrissi evita il pari su Imoh, ancora Porcheddu perde l'attimo per il comodo 2-0 e si arriva al raddoppio - quello vero - di Dore, su calcio di rigore causato dall'errore del portiere avversario Soto. Prima dell'intervallo Imoh non riapre i giochi, così come ad inizio ripresa Di Angelo, sfortunato nel centrare la traversa. Porcheddu per due volte non la chiude in maniera definitiva ma si arriva al triplice fischio.

 

La corsa salvezza vede l'impennata delle quotazioni non solo della già citata Villacidrese ma anche dell'Iglesias che, contro il Calangianus, centra la terza vittoria di fila. La squadra di Marongiu chiude la pratica in un quarto d'ora, dopo lo spavento procurato da Putzu nei primi minuti, grazie alla doppietta di Suella, debordante nella prima marcatura quando conduce palla per quaranta metri, entra in area, finta di calciare col sinistro e insacca col destro, bravo e fortunato nel raddoppio quando sfrutta l'assist basso di Sariang per spingere la palla in rete da distanza ravvicinata probabilmente con il tocco del diretto marcatore. I galluresi, forse sazi per il vittorioso recupero col Taloro, cercano comunque di riaprire la gara con il sinistro alto di Diaby da dentro l'area. Nella ripresa Forzati mantiene in pista i suoi respingendo la bordata da fuori di Kouadio ma, soprattutto, dice no al destro al volo potente di Zedda con un gran colpo di reni. Il resto lo fanno Todde e Raponi che non concedono nulla ad un avversario che chiude in dieci per l'espulsione di Vinicius. I minerari resta al fianco della Tharros che, nel terzo anticipo del sabato, completa una rimonta da favola col Monastir. Nei primi venti minuti la squadra di Madau colpisce col rigore di Melis e il raddoppio di Selva, col tocco sottomisura sulla punizione di Melis, per gli oristanesi sembra la giornata-no perché Atzori calcia alto il rigore che può riaprire i giochi. Ma qualcosa gira per il verso giusto quando Pilloni, Cannizzaro e Floris non danno il colpo del ko e permettono, all'ora di gioco, che Sanna possa riaprire i giochi. Superata la mezzora arriva l'uno-due degli oristanesi con Murru e Calaresu, il quale viene anche espulso facendo soffrire la sua squadra nel finale con l'uomo in meno. 

Il Sant'Elena non imita Iglesias e Tharros, si fa trafiggere in casa dal Li Punti che può così continuare a sperare nella salvezza, anche passando dai playout. I quartesi, senza Caboni e Porcu, registrano anche il forfait di Vignati nel riscaldamento, in difesa scala Felipe e i sassaresi passano nel primo quarto d'ora con il colpo di testa di Lemiechevsky. La raddrizza Ragatzu su rigore ma, poco dopo, Fini infila Tirelli con un diagonale. I biancoverdi si divorano il 2-2 con Ragatzu, alto da pochi passi e Fini cala il tris con un tirocross che inganna Tirelli. Littarru non ci sta e la riapre con un colpo di testa. Nell'ultima mezzora la squadra di Salis regge l'urto e porta a casa una preziosa vittoria. Inatteso ko per mister Piras, sconfitto ancora dal Li Punti dopo le sfide playout col Guspini, e quartesi da soli al quintultimo poso con cinque lunghezze di vantaggio sull'Arbus. Che rimonta la Nuorese, illusa dal gol iniziale di Cocco (palla all'incrocio dei pali) e ripresa alla mezzora da Depretis. Al ritorno dagli spogliatoi, sul cross di Depretis, Peana interviene in scivolata per anticipare il tap-in di Atzori e devia la sfera in rete. La reazione dei barbaricini si ferma sul palo colpito da Dem e sulla super parata di Manfredi ancora su Dem, nel recupero il sigillo lo mette Galloni. Prima vittoria del girone di ritorno per i mediocampidanesi e primo successo dell'era Incani coi granata che fanno il sorpasso sul Monastir ed escono dalle ultime tre scomode posizioni di classifica.

 

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