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Promozione
«Contro il Bonorva bravi e fortunati»

Il Siniscola a caccia di conferme, Pau mette nel mirino il Fertilia: «Sarà una guerra, voglio lo stesso spirito di domenica»

Per battere la capolista Bonorva serviva, semplicemente, la partita perfetta: nelle precedenti cinque gare infatti, nessuno era riuscito nell'impresa di rallentare la folle corsa della capolista, ma al Siniscola non è bastato mettere in campo la grinta e la determinazione delle giornate migliori; per conquistare l'intera posta in palio serviva anche, come spesso capita nel calcio, un pizzico di fortuna, proprio quell'elemento che era venuto a mancare nella sfida con l'Usinese.
I ragazzi allenati da mister Dario Pau, arrivato sulla panchina dei baroniesi dopo un'esperienza ventennale nella Bittese, come giocatore prima e come tecnico poi, stanno evidenziando sensibili miglioramenti, sia per quanto riguarda la condizione atletica e sia per quanto riguarda la personalità: i sette punti raccolti nelle ultime quattro gare sono il dato che meglio fotografa la ripresa di un gruppo che sembra essersi lasciato alle spalle un momento difficile, le due sconfitte rimediate in avvio hanno pesato come un macigno sul morale della squadra, e che ora è pronto a confermare quanto di buono fatto vedere nelle ultime uscite anche nella trasferta con il Fertilia, penultimo in classifica con due punti, per un match che vale già tanto in chiave salvezza.


«Mi aspetto un confronto difficilissimo, per molteplici motivi: loro vorranno riscattarsi di fronte al proprio pubblico, perchè stanno attraversando un periodo delicato in cui hanno raccolto poco; in più è probabile che il campo in erba naturale ci possa riservare qualche problema di troppo, considerando che non siamo abituati a quel tipo di superficie. Sarà una guerra, in palio ci sono tre punti pesantissimi, ma dobbiamo scendere in campo senza timori reverenziali, senza nessun tipo di paura; i nostri avversari non staranno a guardare, siamo consapevoli che non si può vincere sempre, ma ci proveremo con tutte le nostre forze». Con lo stesso spirito dunque con cui il Siniscola ha piazzato il risultato più sorprendente della giornata al cospetto della capolista Bonorva. «Una signora squadra, che viaggiava a punteggio pieno e che sino a quel momento aveva concesso pochissimo alle rivali di turno, normale servisse una gara praticamente perfetta. Ad ogni minimo errore, saremmo stati puniti implacabilmente, come per altro è già successo in diverse occasioni».
Il tecnico analizza il confronto: «Le uniche armi a nostra disposizione erano l'aggressività, l'agonismo e l'intensità nel pressing; purtroppo, ci siamo complicati la vita con un'espulsione decisamente evitabile, un eccesso di nervosismo che poteva costarci caro, considerando che abbiamo giocato in dieci dalla mezz'ora del primo tempo, ed è stata tutta colpa nostra, non del direttore di gara, tanto per chiarirci».
La partita si è risolta soltanto all'ultimo, in un finale elettrizzante. «Ci stavamo difendendo con le unghie e con i denti, perchè un pareggio, vista la situazione, ci andava benissimo; poi è nato questo contropiede, sviluppato ottimamente, che ha portato alla traversa di Depalmas e al conseguente tap-in vincente di Cadoni. Una gioia immensa, inaspettata e proprio per questo ancora più bella, una vera liberazione».
Contro l'Usinese l'epilogo invece è stato decisamente più amaro. «Abbiamo preso gol per un infortunio del nostro portiere a cinque minuti dal novantesimo; penso che per quanto fatto vedere in campo un punto fosse assolutamente meritato, ma la fortuna non ha girato dalla nostra parte».

 

Nell'ultimo mese le cose stanno andando meglio: il Siniscola si è lasciato alle spalle i problemi di inizio stagione e sta trovando finalmente la quadratura del cerchio. «Nelle prime due uscite, son stato costretto a inventarmi letteralmente la difesa, ma non sempre si riesce ad improvvisare; dalla terza gara invece ho avuto a disposizione due giocatori che fanno la differenza: parlo di Gavioli, che ha vestito questa maglia anche l'anno scorso, e Mastio. Ci stanno dando una grossa mano, sia sul piano della qualità che su quello dell'esperienza; con il contemporaneo recupero di Saporito ho più alternative, mentre in passato la rosa era troppo ristretta per un campionato impegnativo come quello di Promozione».
Pau si è dovuto calare in una realtà tutta nuova: nel conto rientrano, necessariamente, i tempi fisiologici per l'ambientamento. «Anche se, spesso, le società non hanno la pazienza necessaria. Io sono stato fortunato da questo punto di vista: i dirigenti mi hanno fatto sentire subito a casa, accontentandomi nelle mie piccole richieste, ed è stata allestita una rosa che può puntare ad un campionato tranquillo. Conoscevo già quasi tutti i ragazzi, si sono messi a disposizione con grande professionalità».
I risultati stanno contribuendo a spazzare via progressivamente tutte le incognite legate alla nuova avventura. «Si tratta della prima volta che mi confronto con una realtà diversa da quella di Bitti: ho giocato per 21 anni in Prima Squadra con la Bittese e per 5 sono stato l'allenatore, chiudendo la mia esperienza come responsabile della scuola calcio».
Il tecnico ora si concentra esclusivamente sul suo presente: l'obbiettivo è quello di crescere e migliorare assieme alla sua nuova squadra. «Cerco di trasmettere un'idea di calcio semplice, lavoro tantissimo sul ritmo e sull'intensità, piuttosto che sugli schemi. Le caratteristiche dei ragazzi ci spingono a preferire il fraseggio corto palla a terra, con scambi veloci. Quando hai a che fare con un gruppo giovane poi, come nel mio caso, bisogna puntare sulla cattiveria, perchè la domenica ti capita di incontrare squadre organizzate e molto più smaliziate: le partite sono risolte dai duelli individuali, più riesci a vincerne e più possibilità hai di portare a casa i punti. Proprio per questo dobbiamo imparare ad essere più spavaldi: non abbiamo nulla da perdere, ma tutto da guadagnare in termini di esperienza. Il risultato, alla fine, è quello che conta, ma non dev'essere un assillo: se riusciamo a giocare con il sorriso, con tranquillità, potremo toglierci tante soddisfazioni».

In questo articolo
Allenatori:
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2015/2016
Tags:
Sardegna
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Girone B