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L'Arzachena guarda fiduciosa al primo step per il ripescaggio
Tante rinunce d'iscrizione nei club aventi diritto

L'Arzachena guarda fiduciosa al primo step per il ripescaggio

L'Arzachena guarda con apprensione e speranza il primo step delle iscrizioni in serie D per capire quanto fondate siano le speranze di un immediato ripescaggio. Domani entro le 18 scadono i termini per l'iscrizione delle società aventi diritto e lì si avrà la prima scrematura. Questo passaggio è fondamentale per appurare di quanto potrà essere eroso il sovrannumero di iscrizioni che si è creato con le 9 retocessioni in più dalla Lega Pro per effetto della riforma della serie C unica, che starebbe portando la quarta serie ad avere 171 club anziché i 162 (9 gironi da 18 squadre) richiesti dal format che si intende mantenere.

 

Di fatto, però, il sovrannumero è già sceso in partenza a 8 perché la Nocerina, esclusa durante la stagione dalla Prima Divisione per illecito sportivo verrà sostituita nella C unica da un club di serie D (sicuramente una retrocessa dalla Seconda Divisione) mentre il club campano ripartirà dall'Eccellenza dopo aver rilevato il titolo dell'US Angri 1927 (si chiamerà Città di Nocera) lasciando il primo buco in serie D. Gli altri posti vuoti si creeranno inizialmente attraverso le non iscrizioni delle società aventi diritto, quei club che rinunciano in partenza a disputare la serie D (domani dopo le 18 si saprà). Chi invece presenterà la documentazione sarà sottoposto comunque al controllo della Co.Vi.So.D. che, se la valuterà incompleta (l'esito si ha entro il 18 luglio), avrà poi tempo fino al 22 luglio (ore 14) per integrare la documentazione mancante, previo l'inoltro di un ricorso oneroso (500 euro) alla stessa Co.Vi.So.D. Entro il 25 luglio la Commissione di Vigilanza sulle Società sportive Dilettantistiche esprimerà parere motivato al Consiglio Direttivo della LND sui ricorsi proposti e lì ci sarà la seconda e definitiva scrematura.

 

Tra queste due scremature bisogna tenere presente cosa accadrà nella nuova serie C perché 10 club (Ischia, Pavia, Viareggio, Melfi, Reggina, Grosseto, Mantova, Pro Patria, Padova e Savoia) sono considerati tutt'ora a rischio partecipazione. Domani alle 19 la Co.Vi.So.C. (Commissione di Vigilanza sulle società di Calcio) renderà noto l'elenco ufficiale dei club ammessi alla stagione 2014-2015. Entro il 15 luglio le società non iscritte possono presentare ricorso, il 18 luglio invece il Consiglio Federale comunicherà l'organico definitivo dei 3 gironi da 20 squadre e si capirà in quale categoria ripartiranno le società escluse e se saranno nei campionati regionali vorrà dire che libereranno posti in serie D.

 

Le speranze dell'Arzachena partono innanzitutto da un punteggio altissimo (44 punti) che le verrà assegnato nella composizione della graduatoria fra le retrocesse tramite playout (leggi l'articolo). Delle 18 finite in Eccellenza solo 7 club, smeraldini compresi, hanno presentato domanda e la società di Menio Fiorini dovrebbe guidare la graduatoria (l'altra è formata dalle perdenti i playoff di Eccellenza) davanti a Camaiore, Gozzano, Vibonese, Albese, Vittorio Falmec, Pro Dronero. Il ripescaggio fatto in alternanza tra le due graduatorie inizierà in questa stagione dalle retrocesse della serie D. Perciò l'Arzachena sarebbe ripescata se ci saranno nove posti liberi (8 se li mangia il sovrannumero), che si otterranno per le mancate iscrizioni dei club di serie D aventi diritto e per le mancate iscrizioni dei club di serie C che poi vengono fatti ripartire dall'Eccellenza e il cui posto viene preso con ripescaggi dalla serie D. 

 

Tornando all'ormai famoso primo step, domani entro le 18 scadono i termini per l'iscrizione delle società aventi diritto e già si sa che tre club non presenteranno la domanda mentre tanti altri sono in grandi difficoltà e con un solo giorno che manca alla presentazione dei documenti ben difficilmente tutti riusciranno ad iscriversi allo sprint o, se lo faranno, potrebbero solo rimandare di qualche settimana la tagliola della Covisod. Il San Sepolcro dichiarato fallito è riuscito a ripartire tramite la società Vivi Altotevere. Stesso discorso per il San Paolo Padova, dichiarato fallito lo scorso 30 maggio dal Tribunale ma salvato dalla cordata capitanata da Giuseppe Tramonti che si è aggiudicata l'asta per l'assegnazione del titolo, sborsando quasi 70mila euro. Sarà ancora in D col nome di Atletico San Paolo Padova. Nel Celano il presidente Benito Marcanio ha lasciato la società e riconsegnato il club al sindaco anche se ha garantito che l'iscrizione al prossimo campionato verrà fatta. 

 

CASTEL RIGONE (rinuncia)

L'ex club dell'attaccante Roberto Cappai (ex Arzachena), retrocesso dalla Lega Pro non si iscriverà al campionato di serie D. Lo ha annunciato il presidente Brunello Cucinelli attraverso un comunicato nel quale spiega che non ci sarà neanche il settore giovanile e che al loro posto farà nascere una Scuola internazionale e multietnica di calcio maschile e di pallavolo femminile per bambini dai 6 ai 12 anni. 

TRISSINO VALDAGNO e MARANO (fusione)

I due club veneti si sono fusi facendo nascere una nuova società, il Football Club Alto Vicentino, perciò si libera un posto perché la dirigenza del Trissino è transitata in massa nella società di Rino Dalle Rive che è pronta a presentare la richiesta di ripescaggio in Lega Pro.

CHIAVARI CEPARANA (dirigenza confluita al Sestri)

È senza dirigenza perché il presidente Stefano Risaliti ha acquistato il Sestri Levante trasferendo tutto lo staff dirigenziale. Non essendoci acquirenti per il Chiavari Ceperana la società proseguirà l'attività col solo settore giovanile.

MARIANO KELLER (presidente arrestato)

Il presidente Salvatore Righi è stato arrestato nello scorso gennaio in un’operazione giudiziaria anti-camorra per una partita truccata di Prima Divisione tra Gallipoli e Real Marcianise (finita 3-2 per i salentini) che risale al 2009. A chiedere un accordo su quella gara fu appunto Salvatore Righi, che faceva parte della società del Gallipoli. I Carabinieri avevano anche sequestrato il centro sportivo, a Napoli, dotato di cinque campi di calcio e calcetto, due palestre e due bar, per un valore di 2 milioni di euro. Con questo caos la società non verrà iscritta né verrà acquistata da altri soggetti.

APRILIA

Il club è retrocesso dalla Lega Pro e la dirigenza, con in testa l'amministratore unico e presidente Umberto Lazzarini, ha dichiarato di non essere più in grado di finanziare economicamente la nuova stagione. I tifosi si uniscono per salvare la società e hanno proposto un'azionariato popolare un po' debole per essere risolutivo dei problemi economici della società.

CAVESE

Dipende da cosa farà l’ex presidente Salvatore Manna che non favorisce il passaggio di consegne con l’unica cordata rimasta in gioco dopo che è sfumata anche la pista Moxedano patron del Neapolis. Scoraggia l'ammontare dei debiti e i punti di penalizzazione (ora sono tre ma potrebbero diventare sei o sette). Il rischio che si arrivi alla scomparsa del glorioso club è alto.

GIULIANOVA

Corsa contro il tempo per iscrivere la squadra. Il presidente Adriano Mattucci ha riconsegnato la società al sindaco Francesco Mastromauro con la speranza che possa trovare nuovi imprenditori disposti a dare continuità al calcio cittadino. Finora ci sono tre ipotesi di cessioni ma la scadenza dell'iscrizione è dietro l'angolo.

NUOVA GIOIESE

La società della Piana rischia di scomparire, il presidente Ferdinando Rombolà ha ribadito che di non farcela più a continuare da solo nel condurre un club che necessita di un budget di 300 mila euro ed è disposto a cedere la società gratuitamente per scardinare l’immobilismo che regna negli imprenditori locali.

TERMOLI

Farà l'iscrizione completa di documentazione ma versando la metà (25mila euro) di quanto dovuto. La Covisod esprimerà parere negativo e potrebbe non bastare versare il resto entro il 22 luglio dovendo fare ricorso, rischia l'esclusione.

HINTERREGGIO

Il club calabrese sta per fallire dopo che è saltata ufficialmente la trattativa con Pino Benedetto, ex dirigente della Reggina. La società di Franco Pellicanò, retrocessa dalla Seconda Divisione, per l’acquisizione del titolo sportivo vuole almeno 80-100 mila euro.

NOTO

Continua il silenzio sulla società granata, per l'iscrizione in serie D si sta muovendo il sindaco Corrado Bonfanti, in passato giocatore, allenatore e presidente del club, salvato nell'ultima stagione dal tecnico Giancarlo Betta che attende notizie e, soprattutto, che gli venga onorato il contratto.

MEZZOCORONA

Grande incertezza nel club trentino. La mancata fusione con la Pro Trento avrebbe salvato il club con forti problemi finanziari mentre l'annunciato passaggio di proprietà a fine giugno non ha avuto un seguito reale. Difficile che il presidente Alberto Grassi ce la faccia da solo e l'iscrizione al torneo è legata ad un filo. 

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2013/2014