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L'Arzachena si tiene il corazziere, Branicki dice sì: «Società seria e bel gruppo, spero di fare grandi cose. Sanna spalla ideale, lui ci mette velocità e tecnica e io "mazzate" e forza fisica»
Il polacco: «Il ds Zucchi ha creduto in me»

L'Arzachena si tiene il corazziere, Branicki dice sì: «Società seria e bel gruppo, spero di fare grandi cose. Sanna spalla ideale, lui ci mette velocità e tecnica e io "mazzate" e forza fisica»

La ciliegina sulla torta è arrivata in tarda sarata. Nella raffica delle conferme fatte dal diesse dell'Arzachena Antonello Zucchi mancava il pezzo da novanta, Piotr Branicki, il gigante di Varsavia protagonista e trascinatore degli smeraldini da una stagione e mezzo. Se nel girone di ritorno di due campionati fa, dopo l'arrivo a dicembre da Monopoli, un infortunio al ginocchio gli aveva interrotto per un mese e mezzo il suo essere incisivo e dirompente per la squadra, fattore poi recuperato nelle ultime gare, nella stagione scorsa il polacco è stato l'elemento trainante, lo scardinatore delle difese avversarie per favorire le scorribande del partner Andrea Sanna, che auspicava una chiusura rapida della trattativa sulla conferma per poter riproporre duetti passati a memoria a suon di gol (30 in gol).

Piotr Branicki ha segnato 15 gol la scorsa stagione«Mi ha spinto a rimanere la serietà della società, che mantiene la parola data - dice con fermezza Branicki - così come il diesse Zucchi, un signore e grande uomo che è stato capace di apprezzarmi come giocatore e, quand'ero infortunato e tutti pensavano che ero finito, lui mi ha voluto con fermezza ad Arzachena. Poi ha trovato una spalla ideale per me, Andrea Sanna, il direttore ha visto in lui grandi capacità realizzative e tanta professionalità, credo che insieme abbiamo fatto bene lo scorso anno». Il 33enne nato a Varsavia ha apprezzato l'opera della società di mantenere quasi intatta la squadra che ha sfiorato l'accesso ai playoff: «Ho accettato la conferma perché ho visto che c'è ancora il grande gruppo che avevamo l'anno scorso, con il mister Giorico e il grandissimo apporto di compagni come Bonacquisti, Brack, La Rosa e Sanna». Sull'attaccante oristanese Branicki spende parole dolci: «Non capisco come Andrea abbia giocato tanti anni in Eccellenza e non si sia arrivato subito in serie D, doveva arrivarci molto prima per poi finire nei professionisti. Ha velocità e tecnica per essere un vero bomber, è un mostro e con lui l'intesa è perfetta, io sono la forza e lui la velocità, io ci metto un po' di "mazzate" e lui la tecnica così viene fuori un bel mix. Ma non dimentico il lavoro fatto difensori, a partire da Brack, e quello a centrocampo del nostro capitano Bonacquisti e La Rosa. Con questi giocatori i nostri giovani promettenti come Petrone e Oggiano possono esprimersi al meglio». Se l'Arzachena confermerà il trend delle ultime due stagioni si può sognare di agguantare i playoff che, come dimostra il percorso fatto dall'Olbia, possono dare una chance per l'accesso in Lega Pro. Ma Branicki tiene i piedi per terra: «Io spero in un progetto sempre più forte ad Arzachena e di fare grandi cose ma prima bisogna sempre puntare come primo traguardo alla salvezza, anche quest'anno la serie D sarà impegnative con squadre di valore e che stanno investendo tanto».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2015/2016
Tags:
Sardegna
Girone G