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«Con l'Ozierese sfida dal sapore particolare»

L'Ilvamaddalena prepara la fuga, Averini: «Abbiamo il vantaggio di poter pensare solo a noi stessi, ma non sarà facile»

Le inseguitrici arrancano, l'Ilvamaddalena, al contrario, non sbaglia un colpo: il successo esterno, brillante e importante, ottenuto sul difficile campo del Siniscola, è il modo migliore per iniziare il girone di ritorno, ma le buone notizie non finiscono di certo qui: il divario nei confronti della diretta inseguitrice Sorso lievita a +7, un margine da gestire nel migliore dei modi e che rappresenta, al momento, una seria ipoteca nella corsa all'Eccellenza. Mister Alberto Averini però non abbassa la guardia: le insidie sono ancora tantissime, a cominciare dalla prossima sfida con l'Ozierese, uno degli impegni più sentiti da entrambe le compagini, che mette in palio, oltre ai tre punti, la possibilità, concreta, di sferrare l'ennesimo colpo letale alle ambizioni di rimonta delle rivali.

 

«Siamo consapevoli – dichiara il tecnico – che nella seconda parte della stagione dovremo fare ancora meglio, se possibile, rispetto all'andata, per mantenere sino alla fine il primo posto». La vittoria di Siniscola, la quinta di fila, rappresenta una risposta importante in questo senso. «Non è stato facile, ma del resto ce lo aspettavamo. Siamo riusciti a tornare a casa con il bottino pieno, senza prendere cartellini e senza subire infortuni, che è la cosa più importante».
I giovani hanno offerto l'ennesima prestazione di spessore. «Rappresentano il 50% dell'ossatura di questo gruppo, puntiamo tantissimo su di loro. Alcuni li conosco bene, perchè erano con me nella Juniores, a novembre poi è arrivato anche Matteo Spina, che si è ambientato rapidamente e sta già dando il suo contributo. Ad Alghero ci siamo presentati con cinque fuori quota, ma ciò che più ci gratifica è che stiamo attingendo a piene mani dai calciatori del posto, con Spagnolo ed Arricca, tra i più esperti, che stanno facendo ampiamente il loro dovere; una bella miscela, non possiamo fare altro che goderci il momento».
Tenendo sempre, cosa se si vuole ancora più importante, i piedi ben piantati in terra. «A differenza di quanto mi capita spesso di leggere, sino ad ora non abbiamo asfaltato nessuno; combattiamo su ogni pallone, minuto dopo minuto, e ora mi aspetto che la squadra continui così».

 

I sette punti di vantaggio nei confronti del Sorso secondo in classifica rappresentano un margine importante. «Ci permette di lavorare con più serenità rispetto al passato, ma non significa nulla: nessuno ci regalerà niente, e se non scendiamo in campo con il giusto atteggiamento rischiamo di rimediare delle figuracce. Non sono preoccupato però, perchè questo gruppo ha dimostrato di avere grande equilibrio, sia quando le cose vanno bene e sia quando i risultati non arrivavano. Ci aspetta un girone di ritorno impegnativo, per il resto non cambia molto: con un passo falso, si rimette tutto in discussione, anche se la nostra situazione ci permette di guardare avanti e pensare solo a noi stessi». Tra gli aspetti positivi, spicca il fatto che nelle ultime tre giornate la difesa non ha incassato nemmeno un gol. «La sosta è servita proprio per colmare alcune piccole lacune; la nostra differenza reti era già ottima, ma effettivamente concedevamo qualcosa di troppo ai nostri avversari; recuperare lo svantaggio maturato puntualmente ad inizio gara stava diventando una pessima costante». Con due fuori classe come Volante e Siazzu in avanti, è tutto più semplice: difficile pensare ad un'Ilva senza di loro. «Spesso la fase difensiva parte proprio dagli attaccanti; oltre ad essere devastanti in fase realizzativa, una caratteristica che hanno peraltro sempre avuto, si mettono a disposizione e aiutano i compagni nel momento di difficoltà; difendono benissimo il pallone e offrono sempre l'alternativa di passaggio migliore, contribuendo a mantenere i giusti equilibri».

 

Il calendario ora riserva la sfida d'altissima quota con l'Ozierese: l'Ilva ha la possibilità di sferrare l'ennesimo colpo decisivo al campionato, rinvigorendo la propria fuga. «Sino all'anno scorso, sia noi che loro lottavamo per la salvezza; non può che farmi piacere notare quante cose siano cambiate, in meglio. E' sempre una partita sentitissima, a prescindere dalla classifica; ha tutti gli attributi del derby, anche se non può essere definita in questi termini; i giocatori e i tifosi la sentono particolarmente, e cercheremo di non deluderli». Per i prossimi due impegni casalinghi, Averini punta senza mezzi termini al pieno di punti: «Non sarà facile, e non si tratta di confronti decisivi, ma a questo punto della stagione, ogni scontro può risultare determinante. Rispetto al passato abbiamo migliorato molto il nostro rendimento lontano dalle mura amiche; se vinciamo le prossime due gare, raggiungiamo una situazione di perfetto equilibrio in questo senso. Ce la giocheremo al massimo, ma rispettiamo gli avversari: all'Ozierese stanno facendo un ottimo lavoro, sfruttando al massimo le risorse locali, giocano bene, hanno tirato in piedi davvero un bel progetto, stesso identico discorso per il Sorso di Leoncini, senza dimenticare il Tempio: nonostante tendano a nascondersi un po', hanno diversi elementi di valore in organico. Anche contro il Porto Torres – continua - ci aspetta una vera e propria battaglia: il divario in classifica non deve trarci in inganno, soprattutto perchè, proprio come è accaduto nell'ultimo turno, le compagini che lottano per non retrocedere sono capacissime di mettere i bastoni tra le ruote a chiunque».

La vera arma in più dei maddalenini in questo momento sembra essere la continuità: dopo le due sconfitte contro Lauras e Stintino, la capolista ha messo in fila undici risultati utili, con appena due pareggi. «E' l'obbiettivo di ogni allenatore, si lavora per questo, ma il calcio non è una scienza esatta: ci sono degli episodi che possono mandarti in crisi o contribuire al riscatto. Il mio discorso è piuttosto semplice: massima concentrazione dal martedì al venerdì, e la domenica si va in campo per dare tutto, poi si rincomincia da capo». La pressione psicologica che il primo posto comporta non è un problema, anzi. «E' una sensazione piacevole, forse la più bella che questo sport può regalarti. Spero che i ragazzi riescano a gestirla, che la vivano come uno stimolo in più; di solito, il brutto arriva quando rappresenti un intero paese e rischi di retrocedere, ma comunque sia, non dimentichiamoci che siamo dei dilettanti, è soltanto un gioco, senza questa premessa fondamentale nulla ha più senso».

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna
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Girone B