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Promozione
Il tecnico: «Grande rispetto per la Frassinetti»

Montalbo, verso la finale di Coppa Italia con il pieno di speranza, Peddio: «Ce la giochiamo, non ci sentiamo inferiori a nessuno»

La Montalbo è pronta a tuffarsi nell'atto finale della sua cavalcata in Coppa Italia, con il massimo dell'entusiasmo e una grande voglia di centrare un traguardo storico e prestigioso: domani i ragazzi allenati da mister Gianluca Peddio si troveranno di fronte la Frassinetti Elmas, cliente tutt'altro che facile, per un match di alto livello, che sicuramente non deluderà le aspettative di tifosi e addetti ai lavori. I baroniesi, reduci dal 3 a 2 in rimonta sul campo dell'Ozierese, si presentano alla sfida con qualche assente di troppo, ma il tecnico è sicuro che chi scenderà in campo saprà onorare l'impegno nel migliore dei modi.
Dopo la promozione ottenuta lo scorso anno, sollevare il trofeo avrebbe il sapore di una vera e propria impresa.

 

«Purtroppo non siamo al completo – ammette Peddio -: dovremo fare a meno di Marco Farris, squalificato, oltre che del nostro bomber Gianluca Siazzu, sempre per motivi disciplinari; è un vero peccato non poter contare sul suo contributo, ma siamo arrivati in finale anche senza di lui, ciò significa che nessuno è indispensabile; proveremo ugualmente a dire la nostra e a far male ai nostri avversari».
La lista degli indisponibili non finisce qui:
«Alessandro Piras, uno dei fuori quota di maggior talento, l'anno scorso a Budoni, è alle prese con qualche acciacco, così come Riccardo Florenzi. E' un periodo un po' sfortunato da questo punto di vista: a questo proposito, colgo l'occasione per salutare Alessandro Depperu, il giovane secondo portiere, che si è rotto i legamenti del ginocchio».

 

Il morale è a mille: il successo contro l'Ozierese, in rimonta, è una conferma inequivocabile dello stato di salute della Montalbo, ma il tecnico non si sbilancia:
«La finale è una partita a se, un po' come un derby. E' una sfida delicatissima, e come spesso accade in questi casi, potrà risultare decisiva la giocata di un singolo. L'equilibrio è precario, basta una situazione interpretata nel modo sbagliato per compromettere l'intera partita; speriamo di avere la fortuna dalla nostra parte».

 

Contro l'Uri, in semifinale, avete confermato tutta la vostra forza: niente male come biglietto da visita.
«Al ritorno abbiamo disputato una prestazione formidabile, contro una vera e propria corazzata. Ad essere sinceri, anche in campionato non ci siamo comportati male, considerando che la rete decisiva di Borrotzu è arrivata soltanto allo scadere. Con l'organico al completo, non temiamo nessuno».

 

Sul vostro cammino troverete la Frassinetti di mister Filippi, che nell'ultimo turno di campionato si è imposta di misura, 1 a 0, ai danni dei padroni di casa dell'Arbus.
«Sono contento di incontrare una squadra così forte, è un aspetto positivo per lo spettacolo: so che giocano molto bene, e che hanno conquistato la finale in maniera assolutamente meritata; ho sentito ottime cose sul loro allenatore, preparatissimo e ambizioso.
In classifica occupiamo la stessa posizione (entrambe le compagini si trovano al quarto posto n.d.r.), significa probabilmente che anche loro, come noi, si sono concentrati maggiormente sulla coppa».

 

Una competizione che per Peddio andrebbe però valorizzata ulteriormente.
«E' un vero peccato che non ci sia nessun premio particolare: la Federazione potrebbe pensare a qualche soluzione per renderla più accattivante, considerando che è una sorta di torneo parallelo, decisamente avvincente.
Non sarebbe male, insomma, se in palio ci fosse la promozione diretta, una sorta di spareggio per l'Eccellenza, o almeno l'accesso ai play-off.
D'altronde, per arrivare sino alla fine di questa manifestazione, abbiamo perso qualche punto in campionato, una cosa inevitabile quando si ha la rosa corta e si devono necessariamente dosare le forze».

In questo articolo
Squadre:
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2014/2015
Tags:
Sardegna
Girone B