Il portiere Garau: «Dispiace aver lasciato Nuoro»
«A Olbia ritrovo Sapochetti, ora aspetto anche Muzzoni»
Dopo tante voci arriva l'ufficializzazione: Pierpaolo Garau è il nuovo portiere dell'Olbia. Terminata bruscamente l'avventura con la Nuorese l'estremo difensore sassarese comincia domani la nuova avventura in maglia bianca. «Sì è vero – conferma Garau – ho firmato oggi, voltato pagina per me rinizia la stagione». L’incontro con i nuovi compagni però non c’è stato. «Domani farò il mio primo allenamento – dice il 27enne portiere – anche se qualcuno che c’è già in rosa lo conosco bene».
Così come conosci molto bene l’allenatore Marco Sapochetti, che da giocatore faceva il portiere
«Sì, ritrovo il mister che mi ha lanciato a 17 anni quando giocavo nel Calangianus. All’epoca credeva molto in me, mi ha fatto crescere tantissimo dall’alto della sua competenza in tema di portieri e ora è stato lui a volermi a Olbia»
Quali altri motivi nella scelta di andare a giocare nell’Olbia?
«Perché le prospettive sono buone nonostante il terzultimo posto, la dirigenza poi è nuova e ha tanto entusiasmo. Non lo devo ricordare certo io che l’Olbia è una società storica del panorama calcistico sardo e che, al pari di Torres e Nuorese, tornerà presto a frequentare campionati più importanti dell’Eccellenza»
Proprio domenica la tua nuova squadra ha ritrovato la vittoria dopo 11 partite, guardacaso battendo la Nuorese al Frogheri. Eri presente in tribuna?
«No, sono rimasto a casa. Per questioni di opportunità e rispetto verso una trattativa che era ancora in corso»
Parliamo di questi mesi con la Nuorese e di un'avventura interrottasi improvvisamente
«Mi dispiace tanto essere andato via da Nuoro, io sono affezionato a questi colori, ci ho giocato due anni e ho vinto due campionati, uno di Eccellenza e uno di Serie D. Eravamo un grande gruppo che purtroppo aveva perso la serenità per via dei problemi economici che sta attraversando la società»
Si dice che a breve anche il tuo ex compagno Muzzoni possa seguirti a Olbia
«Spero di sì, Antonello è un caro ragazzo ma, soprattutto, un giocatore molto forte che farebbe la fortuna di qualsiasi società. E poi per lui sarebbe un ritorno a Olbia»
Anche per te è un ritorno a Olbia città avendo giocato però con i cugini nel Tavolara
«Sì, sarà un effetto particolare tornare al Nespoli e cambiarmi nell’altro spogliatoio. Certo nei tre anni al Tavolara l’attenzione a Olbia era in prevalenza per i bianchi, anche perché giocavano in serie C2, però militare nella squadra che ha un presidente importante come Pitta non era mica un ripiego»
L’ultima gara che hai giocato è stata sabato scorso in casa del Progetto Sant’Elia, ora ritrovi la capolista nel giorno del tuo esordio con l’Olbia
«Per ora sono a disposizione, deciderà mister Sapochetti se schierarmi o meno. In ogni caso è una coincidenza davvera curiosa e poi giocherò contro Lantieri che, fino a pochi giorni fa, mi dava una mano in difesa a non prendere gol con la Nuorese»
Quindi potrai dare suggerimenti importanti ai tuoi compagni. Che impressione ti ha fatto la squadra che si è già laureata campione d’inverno?
«Sono molto organizzati, è un gruppo affiatato, formato da giocatori importanti. La loro forza è la tranquillità e la consapevolezza di poter battere chiunque, grazie al lavoro svolto da un tecnico preparato come Pani. Anche lì ci sono tanti miei ex compagni, oltra a Lantieri, come Frongia, Atzori e Nicola Sanna che rivedo sempre con piacere»
Fabio Salis