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Torna la Coppa Italia, Muravera e Casalincontrada puntano alle semifinali
Oggi l'andata dei quarti, le voci dei protagonisti

Torna la Coppa Italia, Muravera e Casalincontrada puntano alle semifinali

Tutto pronto a Muravera. Questo pomeriggio (inizio gara alle 14,30 arbitra Stefano Lorenzin di Castelfranco Veneto) i sarrabesi ospitano gli abruzzesi del Casalincontrada per l'andata dei quarti di finale della Coppa Italia di Eccellenza fase nazionale. Entrambe le squadre arrivano da due grandi imprese, i gialloblù di Lulù Oliveira hanno superato agli ottavi il Colleferro (Lazio) ai calci di rigori dopo aver recuperato il 3-0 subito nella sfida dell'andata. Il contrario per i rossoblù di Donato Ronci che hanno eliminato la Turris Santa Croce vincendo in casa dei molisani 2-0 dopo aver perso l'andata 1-0. Un altro dato che accomuna muraveresi e casalesi è l'aver vinto il trofeo regionale superando le dominatrici del proprio campionato: 2-0 all'Olbia per il Muravera che attualmente è quarto in classifica (34 punti, 8 vittorie, 10 pareggi e 11 sconfitte, 41 gol fatti e 44 gol subiti), 6-5 dopo i calci di rigore al Sulmona per il Casalincontrada che ha un punto di vantaggio sulla zona playout (43punti, 13 vittorie, 4 pareggi e 8 sconfitte, 47 gol fatti e 34 gol subiti).

Le voci da Muravera. «La loro posizione in classifica non ci condizionerà - dice Luis Oliveira - Negli ultimi due mesi stanno andando bene. Hanno un ottimo portiere come Pompei e due attaccanti pericolosi, specialmente Pendenza. Dovremo sfruttare la nostra velocità in avanti e cercare di fare più reti possibile per essere più tranquilli mercoledì prossimo per la gara di ritorno». L’impegno non verrà certo sottovalutato come è capitato domenica scorsa in campionato a Carbonia contro l'ultima in classifica: «Evidentemente ho sbagliato io a non essere riuscito a motivare i ragazzi, in Coppa non accadrà di certo». Anche il bomber Paolo Piludu torna sul rocambolesco 4-3 in campionato: «Sul 2-0 per noi abbiamo pensato di avercela già fatta ma, anche se con l'uomo in meno, non dovevamo farci raggiungere fino al 3-3 da una squadra che presentava anche ragazzi del '97. Non commetteremo certo l'errore di essere deconcentrati per la gara in Coppa». L'attaccante cagliaritano non crede che la gara d'andata possa decidere i giochi: «Si è visto contro il Colleferro, sembravamo già spacciati e invece abbiamo fatto una grandissima rimonta. Il Casalincontrada stesso si è qualificato andando a vincere fuori casa. Noi siamo capaci di tutto, anche di fare due gol in trasferta se dovesse servire». Il presidente del club Giampaolo Aresu avverte: «Non è una squadra da prendere sottogamba, la qualificazione ce la giocheremo in 180' perché, arrivati a questo punto della manifestazione, la soddisfazione e l'orgoglio di approdare in semifinale è avvertito da entrambe le squadre».

 

Gli avversari. Il Casalincontrada sta vivendo una favola. La società, nata nel 2002, ha raccolto le vestigia delle “vecchie” società del paese, il Casalincontrada e il Roseda. Il nuovo progetto è ripartito dal fondo, scalando le categorie dalla Terza, vinta nella stagione 2003/04, fino all’Eccellenza, agguantata proprio nella stagione 2009/10, dopo 4 promozioni consecutive e 4 stagioni di vertice nel campionato di Promozione. Tre campionati di Eccellenza sinora disputati non hanno regalato emozioni da alta classifica al club, ma 2 Coppe Italia (fase regionale) su 3 disputate sono comunque un risultato eccezionale per il club rossoblù del presidente Andrea Zappacosta: «Siamo qui perché ci abbiamo creduto - dice il numero uno della società al collega giornalista Nando Di Giovanni - Ora ce la metteremo tutta per proseguire il nostro cammino. L’atmosfera è serena e ci consente di prepararci al meglio alla partita. Sono molto orgoglioso dei miei ragazzi: dopo le difficoltà d’inizio anno, siamo cresciuti progressivamente ma, a dir la verità, nessuno s’attendeva di poter disputare un match così importante. È una soddisfazione per tutti, ad iniziare dal sottoscritto: portare la squadra dalla Terza Categoria a giocarsi le semifinali di Coppa Italia nel giro di pochissimi anni ripaga di anni di sacrifici. L’intero paese è in festa e ci raggiungeranno anche una trentina di tifosi per sostenerci. Di certo, non siam venuti per cambiare aria e per questo affronteremo l’impegno con dignità ed impegno massimo: potrebbero bastare poche partite per raggiungere un vero e proprio sogno. Dunque, godiamoci il momento! Disputare queste partite dà stimoli nuovi: è un gusto speciale. Per questo, giochiamoci le nostre carte senza paura». Il tecnico Donato Ronci ha cambiato faccia alla squadra che ha recuperato terreno in campionato e fatto mirabilie in Coppa Italia: «Ci presentiamo al match nelle condizioni ideali - dice il trainer come riportato dal giornalista Nando Di Giovanni - le buone sensazioni suscitate dal gran recupero in classifica rappresenta la principale molla per affrontare questa partita con la serenità necessaria. D’altronde è una semplice equazione: quando si vince, tutto diventa più facile». Sul Muravera ha le idee chiare: «Mi sono documentato , sappiamo di dover affrontare una squadra che crea molto in fase d’attacco ma che, fisiologicamente, concede molto in fase difensiva. Dunque, possiamo attaccarli, ma dovremo stare ben attenti a non concedere spazio alle loro micidiali ripartenze. È una squadra forte che può contare su diversi elementi esperti, reduci dal campionato di Serie D e diversi ragazzi dalle ottime potenzialità. Dovremo essere bravi a tenere aperto il risultato: si gioca su 180 minuti e bisogna programmare un approccio totalmente diverso rispetto alle gare di campionato. Abbiamo le armi – prosegue l’allenatore – per potercela giocare. Ma così come i nostri avversari, non abbiamo l’ossessione di dover accedere al prossimo turno: la nostra priorità rimane, comunque, il campionato»

 

 

 

Sia il Casalincontrada che il Muravera hanno guadagnato l’accesso ai quarti di finale, dopo aver ribaltato i risultati favorevoli dell’andata: «Sappiamo di dover ripartire dalle utili indicazioni del turno precedente contro la Turris, contro la quale avevamo disputato due ottime gare, ma siamo stati costretti a rincorrere. Tuttavia, siamo stati sempre fiduciosi. Per questo, non faremo barricate, altrimenti sapremo già di dover soffrire: non ha senso chiudersi. Ce la giocheremo a viso aperto e le buone indicazioni provenienti dal campionato ci danno la forza e la determinazione per dare il nostro meglio. I miei ragazzi stanno bene: siamo un gruppo maturo ed abbiamo testa, oltreché gamba, cuore e polmoni. Senza tranquillità, è impossibile affrontare simili partite».

 

 

 

La squadra ha effettuato l’allenamento nella giornata di ieri, dopo essere atterrata all’aeroporto di Elmas nel primo pomeriggio. Ed è proprio Ronci a sottolinearne la grande importanza: «Non è un semplice dettaglio. A differenza del Colleferro, il quale affrontò la trasferta nel giro di pochissime ore, pagandone lo scotto, la società ci è stata vicinissima, sacrificando mezzi e risorse per farci affrontare al meglio la partita. Per questo mi sento di ringraziare tutti coloro che ci hanno dato la possibilità per farci stare al meglio. È una festa per tutti: dal paese, ai tifosi, ai dirigenti, ai ragazzi. Cercheremo, dunque, di dare il massimo. Adesso siamo in ballo e balleremo fino in fondo».

 

 

 

In questo articolo
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2012/2013
Tags:
Sardegna
Coppa Italia