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Promozione
Colpo grosso del Carbonia, Guspini ko

Valanga di gol per le prime della classe: la Kosmoto serve il poker, la Ferrini di Festa prende a pallate il San Vito; il Sant'Elena stoppa la Monteponi

Dieci gol in due: è il bottino messo a segno, per quanto riguarda le reti all'attivo, dalle prime due della classe durante i 90' validi per la 24° giornata, un messaggio chiaro, inequivocabile, sullo stato eccellente di forma di Kosmoto e Ferrini, che continuano ad animare uno dei duelli per la vittoria finale più entusiasmanti andati in scena negli ultimi anni.
Le due battistrada, dopo aver pareggiato nello scontro diretto andato in scena appena otto giorni fa, tornano entrambe al successo e lo fanno nel modo più convincente.
La capolista sbanca il campo difficile dell'Atletico Narcao con un secco 4 a 0: si tratta della seconda sconfitta consecutiva per la banda di Bartoli, cliente tutt'altro che facile, che si è dovuta però arrendere allo strapotere dei bianco-azzurri.
Il Narcao regge per 20', sino a quando Fanni sblocca il punteggio con un destro chirurgico; passano pochi minuti e il difensore goleador Damiano sfiora l'ennesimo colpo grosso della sua fantastica stagione, ma il suo colpo di testa si perde di un soffio alto sulla traversa.
La pressione della Kosmoto non diminuisce, con Dessalvi chiamato agli straordinari sulle incursioni di Fanni e Ligas; ci riprova Damiano, che questa volta insacca, ma l'arbitro ferma tutto per una presunta posizione di fuorigioco.
Il gol è nell'aria, e alla mezzora gli ospiti raddoppiano: Poddesu per Curcio che non sbaglia.
Ancora Curcio protagonista negli ultimi minuti della prima frazione, con Dessalvi che si salva con un intervento prodigioso.
Nella ripresa, il copione della partita si conferma il medesimo: il tris porta la firma di Damiano, bravo a sfruttare di testa il calcio d'angolo battuto da Farci, ormai uno schema classico per l'undici di Spini.
Il Narcao è ormai alle corde, ma prova in tutti i modi di acciuffare le rete della bandiera, con Ibba e Tocco sugli scudi, che non arriva, a differenza invece della quarta marcatura per il Monastir: Littera si conquista un calcio di rigore, dal dischetto Ligas non sbaglia.

 

Va ancora meglio, se possibile, alla Ferrini che di fronte al proprio pubblico asfalta letteralmente con un tennistico 6 a 0 il malcapitato San Vito e risponde, a distanza, alla diretta avversaria: apre le danze bomber Festa nel finale della prima frazione, ribadendo in rete una corta respinta di Piroddi su un gran tiro di Dessì; prima del riposo, c'è tempo per il raddoppio di Giuliani, che non perdona il numero uno avversario.
Nella ripresa, con il doppio vantaggio in tasca, la Ferrini dilaga: Festa in versione assist man innesca Mainas che trova il terzo gol; poi sempre il primo da il via al suo spettacolo personale, con altre due reti da applausi, che valgono per la tripletta personale.
Chiude i conti, vera e propria ciliegina su una torta confezionata a regola d'arte, la girata di Virgili, che sigilla una domenica preziosa per i cagliaritani.

 

Alle spalle delle due battistrada, il Siliqua consolida il proprio terzo posto, grazie ai tre punti strappati in casa contro il Pula di Aiana, al terzo stop delle ultime cinque gare, e soprattutto grazie al capitombolo della Monteponi in casa del Sant'Elena.
Mister Piras fa festa grazie alle reti di Meloni, Picciau, doppietta e Amorati; di Melis la rete della bandiera per gli ospiti. Leggi la cronaca della gara.

 

Dicevamo dei minerari, costretti ad incassare il secondo passo falso consecutivo, con il terzo posto che si allontana, sono quattro le lunghezze da recuperare al Siliqua, e con l'Orrolese che fa sentire pericolosamente il suo fiato sul collo, dopo la vittoria decisiva rifilata alla Frassinetti.
Il Sant'Elena parte fortissimo e passa dopo un quarto d'ora con Murgia, sugli sviluppi di un calcio piazzato battuto da Perinozzi. Il pareggio della Monteponi arriva nella ripresa, con Puddu che sfrutta al massimo la libertà concessa dalla difesa avversaria e insacca alle spalle di Palumbo.
I padroni di casa non si scompongono e continuano a spingere: il nuovo vantaggio porta la firma di Perinozzi, che capitalizza al massimo un grande lavoro di Marongiu e Motzo.
Musiu si mette in spalla i suoi e va vicinissimo al pareggio, ma il Sant'Elena chiude i giochi con le reti di Marongiu su calcio di rigore per fallo subito da Mboup; chiude i giochi Scull nel finale di gara.
L'Orrolese si aggiudica la sfida verità con la Frassinetti e mette in cassaforte tre punti pesantissimi, che permettono di stare aggrappati al sogno promozione: decide l'incontro una rete di Marcialis nel finale, che lanciato alla perfezione da Atzeni non sbaglia, punendo probabilmente oltre misura una Frassinetti propositiva quanto sfortunata, a cui non è bastata la bella prova di Curreli.
Seconda vittoria di fila per l'Arbus che batte a domicilio il Serramanna con il punteggio di 2 a 1: padroni di casa pericolosissimi con Sartorio, sfortunato al momento della conclusione; gol sbagliato, gol subito, così a passare è proprio l'Arbus con Steri.
L'Arbus ci prova ancora con Tronu prima e Urru, ma la difesa dei campidanesi si salva con un pizzico di affanno.
Nella ripresa, l'Arbus raddoppia: Tronu brucia il pacchetto arretrato del Serramanna sul filo del fuorigioco e spedisce la palla in fondo al sacco con un bel diagonale.
Il Serramanna riapre i giochi immediatamente: calcio di rigore trasformato da Sartorio e partita che si riaccende, ma il punteggio non cambia più.

 

Ritorna alla vittoria dopo tre turni di digiuno il Girasole che in casa si aggiudica di misura, 1 a 0, il confronto con il Progetto Sant'Elia: decide la rete del solito Mereu, nella ripresa: un gol che profuma di salvezza, ormai ad un passo.
Diverso il discorso per i cagliaritani, ultimi a quota 11, chiamati ad un vero e proprio miracolo, ormai, per guadagnare la permanenza in categoria.
Il colpo più importante in chiave salvezza è quello del Carbonia, che piazza il blitz perfetto e affonda in casa il Guspini di Pinna, costretto ad assaggiare il sapore amaro della prima sconfitta in campionato, un passo falso inaspettato, che rilancia allo stesso tempo il morale in casa Carbonia, salito quindi a 27 punti, ad una lunghezza soltanto dalla coppia formata proprio dagli avversari diretti e dal Pula di Aiana.
Cardia illude i padroni di casa, siglando la rete del vantaggio; gli ospiti rischiano di capitolare, pericolosissimi Porcu, Saruis e Oliva, ma resistono e nella ripresa ribaltano la situazione: Foddi per il pari, Loddo firma il sorpasso; Demontis e Marini, nel finale, chiudono definitivamente il discorso.

 

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2014/2015
Tags:
Sardegna
9 Ritorno
Girone A