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«Parla in modo delirante, pensi alle sue di spese»

Coppa Italia, l'Orrolese replica al Carbonia: «Giganti scorretto negli attacchi al nostro club e al mister Carracoi, facciamo rispettare i diritti in modo limpido e non "furtivo", non stiamo al suo gioco»

La semifinale di Coppa Italia Carbonia-Orrolese non si è ancora giocata ma i botta e risposta tra i due club stanno accendendo una sfida che di per sé riveste un'importanza tecnico sportiva notevole essendo il penultimo di una manifestazione che mette in palio un trofeo ambito. Tutto nasce dal rinvio della gara d'andata in pragramma il 2 marzo scorso e che ora si giocherà mercoledì 16 (il ritorno è previsto per mercoledì 23). Al commento dello slittamento del match fatto dal tecnico dei sarcidanesi Fabrizio Carracoi in un'intervista da noi pubblicata in data 1 marzo (leggi l'articolo) c'è stata il giorno dopo la replica del club minerario con una nota stampa a firma del presidente Renato Giganti (leggi la nota stampa) e che ha portato, a quasi dieci giorni di distanza, ad una contro-replica da parte della società Orrolese attraverso un comunicato stampa che riportiamo di seguito in modo integrale:

«A più di una settimana di distanza dalla pubblicazione della nota stampa, riferita allo slittamento della partita di Coppa Italia Carbonia-Orrolese, nella quale il Presidente del Carbonia Calcio, sig. Giganti Renato, utilizzava ripetutamente toni offensivi nei confronti di un nostro tesserato e della nostra stessa società, ci ritroviamo nostro malgrado a dover replicare e a far luce sulla questione. Nostro malgrado in quanto ci aspettavamo che a chiudere la vicenda fosse stato lo stesso sig. Giganti presentando le dovute scuse formali per l’abbaglio preso. Abbiamo trovato profondamente scorretto attaccare in modo così pesante uno sportivo del livello del sig. Fabrizio Carracoi e la nostra società. Ci riferiamo alla nota stampa pubblicata sul sito "Diariosportivo" nel primo pomeriggio di mercoledì 2 marzo e, in particolare, alla prima versione apparsa online per un’ora circa, e successivamente “ritoccata" dal Carbonia Calcio nella versione tuttora visibile nei contenuti del sito, ma che comunque abbiamo potuto leggere».

La premessa.

«Intanto è doveroso da parte nostra descrivere l’esatta dinamica dei fatti. Nelle giornate di domenica, lunedì e martedì antecedenti la data di mercoledì 2 marzo della prevista partita di Coppa Italia, il nostro allenatore colloquiava telefonicamente, come peraltro fa di frequente, con l’allenatore (Andrea Marongiu, ndr) e con il direttore generale del Carbonia Calcio (Stefano Canu, ndr), e, tra le altre cose, veniva informato delle condizioni non ottimali del manto erboso dello stadio Zoboli di Carbonia e, in data di martedì 1 marzo, che il comune di Carbonia aveva dichiarato inagibile lo stadio e che la gara di mercoledì non si sarebbe giocata. Martedì sera, la società Orrolese, non avendo ricevuto nessuna comunicazione ufficiale da parte del Carbonia Calcio e né ancora dalla FIGC, nella legittima tutela dei propri interessi, inviava una mail alla Federazione competente dove dichiarava le proprie perplessità rispetto alle modalità con le quali si stava gestendo questa situazione, facendo presente che, secondo il comma 1 dell’art. 60 delle NOIF, "il giudizio sulla impraticabilità del terreno di giuoco, per intemperie o per ogni altra causa, è di esclusiva competenza dell'arbitro designato a dirigere la gara". Nel contempo, la società Orrolese, essendo abituata a rispettare gli impegni previsti e largamente programmati senza ricorrere a espedienti vari, chiedeva di mettere in atto, e in tempo utile, tutte le procedure previste per la disputa della partita, compresa la ricerca di un campo di gioco alternativo. Soltanto a questo punto, alle ore 18 circa, quando la squadra dell’Orrolese effettuava l’allenamento di rifinitura e di preparazione alla partita che si sarebbe dovuta giocare l’indomani, il Presidente e il direttore generale del Carbonia comprendevano che forse era il caso di contattare la società Orrolese anziché procedere in maniera unilaterale nella decisione di non giocare la partita. Nel corso di questi colloqui telefonici la nostra società capiva in maniera definitiva che il Presidente e il direttore generale del Carbonia, per motivi a noi sconosciuti (forse…), erano determinati nel non voler giocare mercoledì 2 marzo la partita. Infatti, alla nostra legittima richiesta di disputare la gara in un campo alternativo, il direttore generale, quando erano già trascorse le ore 19, rispondeva che l’unico campo disponibile da loro trovato era quello di Carloforte. È ovvio che per noi diventava difficile organizzare una trasferta a Carloforte in così breve tempo e alla nostra offerta, pur non a noi competente, di cercare noi stessi un campo alternativo nelle vicinanze di Carbonia, si opponeva con sdegno. Allo scopo di mettere fine alla diatriba, preso atto che il direttore generale non voleva giocare la partita in programma, l’Orrolese proponeva il rinvio della stessa al 16 marzo e a quel punto il direttore accettava. Subito dopo, il tecnico Carracoi, contattato telefonicamente dalla redazione di Dario Sportivo per un’intervista, alla domanda "Cosa pensa della proposta di giocare a Carloforte?" rispondeva in maniera del tutto sincera che si trattava di "una proposta per farci dire di no"».

La controreplica.

«Il giorno successivo, con molto stupore, leggiamo la nota stampa del presidente Giganti alla quale ora vogliamo replicare. Ci teniamo a precisare che la presente è rivolta esclusivamente al Presidente Giganti, e/o a chi l’ha coadiuvato nel redigere la suddetta nota stampa, e in nessuna maniera verso la squadra del Carbonia Calcio, né verso i sostenitori, né verso la città di Carbonia che profondamente rispettiamo in tutto e per tutto. 

Innanzitutto il presidente Giganti redarguisce il mister Carracoi del fatto che "anziché preoccuparsi dei fatti riferiti alla sua società si concede il libero arbitrio di parlare del Carbonia calcio e lo fa in maniera maldestra…" ma è lo stesso sig. Giganti che nella sua stessa nota stampa anziché occuparsi dei fatti della società che presiede parla in maniera delirante della società Orrolese affermando tra l’altro che "la Pol. Orrolese inviava furtivamente lettera alla FIGC dichiarandosi contraria al posticipo…" e inoltre "…nonostante la palese confusione organizzativa si richiamava il tecnico che cercava di defilarsi e affidava la matassa ad un altro dirigente…" e subito dopo "…a questi lamentavamo la loro scorrettezza per aver mancato di rispettare gli accordi intrapresi…". Ma soprattutto nella prima versione apparsa online per un'ora abbiamo fatto a tempo a leggere questi passaggi: "...il sig. Carracoi dovrebbe imparare a gestire meglio la pressione di un ambiente che non avendo mai giocato in campionati di Eccellenza pur di raggiungerla non ha badato a spese pur di accontentare le sue richieste..." aggiungendo poi "…soprattutto se è condannato a vincere il campionato e la Coppa Italia…" e infine "…auspichiamo che possa il mister Carracoi provare la gioia di vivere un campionato da protagonista schierando ogni domenica quasi esclusivamente giocatori nati nel proprio settore giovanile…".

Non stiamo a commentare tutte le affermazioni erronee comparse nella nota stampa del sig. Giganti ma ci teniamo a prendere le distanze da chi attacca in maniera personale una società che semplicemente non è stata al suo gioco. Intanto, grazie al presidente Giganti, apprendiamo che l’Orrolese non può dialogare con la FIGC se prima non chiediamo il permesso a lui. E, in effetti, non lo sapevamo. La società Orrolese calcio ha semplicemente cercato di far rispettare i propri diritti rivolgendosi alle autorità preposte in maniera limpida e legale e quindi non "furtiva", senza ricorrere a sotterfugi o stratagemmi di alcun genere come d'altronde ha sempre fatto. Ci permettiamo di affermare che, considerata la impeccabile gestione organizzativa e l’assoluta correttezza procedurale messa in atto dal Presidente Giganti, semmai spettava al medesimo informare la società Orrolese di quanto stava congetturando piuttosto che avventurarsi in lunghe chiacchierate col nostro tecnico che, in quanto allenatore, non poteva certo prendere decisioni in merito alla gestione organizzativa di una trasferta o meno ancora in merito ad una rinuncia ad una partita ampiamente programmata. Ci meravigliamo che un Presidente di cotanta esperienza e blasone non avesse a mente la corretta prassi da seguire in questi casi.

Invitiamo il presidente Giganti a non esprimere opinioni sull’organizzazione della società Orrolese, anche perché la stessa, a parti invertite, non avrebbe avuto nessuna difficoltà a risolvere la questione in modo congeniale ad entrambe le società, evitando difficoltà organizzative alla FIGC e mancanza di rispetto nei confronti delle altre due semifinaliste (Bosa e Macomerese, ndr), una delle quali, la vincente, avendo regolarmente disputato la partita dovrà ora aspettare la definizione della data della finale a causa dei capricci del Presidente Giganti. Ci teniamo a far saper al Presidente del Carbonia, che si dimostra preoccupato per lo stato di salute della società Orrolese, che nel nostro ambiente vige un clima sereno e armonioso che non mette sotto pressione i propri tesserati condannandoli a vincere e che anzi ha imparato, nella lunga e fiera militanza nei campionati inferiori, a gestire sconfitte e vittorie senza eccessi né isterismi di sorta. Inoltre vorremmo far notare che le spese di gestione dell’Orrolese non saranno in nessun modo addebitate al Presidente Giganti, il quale può quindi dormire sonni tranquilli e concentrarsi esclusivamente sulle proprie spese.

Per concludere, considerato che l’Orrolese, così come il Carbonia e tante altre compagini del girone, schierando tra le proprie fila sia giocatori locali che giocatori “più distanti”, rispetta perfettamente il regolamento. Se poi lui volesse dare lezioni o consigli su come costruire una squadra di Promozione fatta esclusivamente di giocatori del posto saremmo lietissimi di avere la sua consulenza. Si ricordi però di calcolare il bacino d’utenza su una popolazione di 2400 abitanti e non di 30.000».

Distinti saluti

l’A.S.D. Orrolese Calcio

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna