Salta al contenuto principale
Il Carbonia contro gli arbitri, il presidente Giganti: «Una casta che agisce in malafede, mi dimetto e potrei ritirare la squadra»
Lettera alla Figc, un altro caso Sanluri?

Il Carbonia contro gli arbitri, il presidente Giganti: «Una casta che agisce in malafede, mi dimetto e potrei ritirare la squadra»

Un altro caso potrebbe scuotere il mondo del calcio dilettantistico della Sardegna. Dopo il ritiro del Sanluri dal campionato di Eccellenza, un'altra società starebbe pensando di prendere la medesima decisione. Parliamo del Carbonia, glorioso club fondato nel 1939 che ora milita nel girone A di Promozione ma che vanta 18 partecipazioni ai campionati professionistici tra vecchia serie C e C2 (quest'ultima dal 1982 al 1988), ben 15 stagioni di serie D (tra quarta serie e Interregionale) e 10 campionati di Eccellenza. 

 

Renato Giganti, presidente dimissionario del CarboniaIl presidente del Carbonia Renato Giganti ha mandato la lettera delle proprie dimissioni «irrevocabili» al direttivo del club sulcitano e al Comitato Regionale della Figc, compreso il suo presidente Andrea Delpin, nella quale si spiegano i fatti accaduti nella gara di ieri contro il San Vito conclusa 0-0 «con decisioni arbitrali mirate "all'abbattimento" dei nostri ragazzi». Nella lettera-protesta vengono descritte le tre espulsioni ai danni dei giocatori biancoblù, un gol annullato e un rigore non concesso dall'arbitro Michele Siro Ibba di Cagliari che, secondo il numero uno del sodalizio sulcitano, «ha volutamente agito in malafede con troppi errori di valutazione e abbia agito con troppa leggerezza nella gestione dei cartellini al fine di sfavorirci nel prossimo incontro Ferrini-Carbonia». Nella parte finale della lettera-protesta Renato Giganti conferma le dimissioni e anticipa «che non è improbabile che il direttivo societario decida di seguire l'esempio del Sanluri ritirando, per protesta, la squadra dal campionato di Promozione».

 

 

 

 

IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA

Il sottoscritto Renato Giganti Presidente dell'ASD Carbonia che milita nel Campionato di Promozione Girone A, in virtù degli eventi che hanno caratterizzato le ultime partite, comunico di aver rassegnato le mie dimissioni irrevocabili al termine della partita Carbonia - San Vito disputata il 18/01/2015. Tale decisione deve essere considerata come un atto estremo per protestare contro gli infelici ed indecenti arbitraggi delle ultime partite, i quali, hanno finito per danneggiare la nostra società sportiva sia nella gara odierna che in quelle future a seguito di provvedimenti disciplinari frutto di decisioni assolutamente opinabili del direttore di gara e dei suoi collaboratori, che anche oggi hanno volutamente falsato il risultato di gara.

 

La partita si è conclusa 0-0 con decisioni arbitrali mirate "all'abbattimento" dei nostri ragazzi :

- 3 espulsioni a carico dei nostri giocatori più rappresentativi, tra cui Simone Marini, Atleta di Cristo mai espulso dal campo negli ultimi cinque anni, rispettato nel settore per essere serio e leale neiconfronti degli avversari. (Tali espulsioni si aggiungono a quella della scorsa settimana in cui Floris Alessandro, altro giocatore rappresentativo, veniva espulso al quarto minuto di gioco per ben due giornate);

- numerosi falli, a nostro danno, non sanzionati; 

- 1 gol vergognosamente non concesso nonostante la palla avesse superato di oltre mezzo metro la linea di porta;

- 1 rigore non concesso, nonostante il giocatore venisse violentemente spintonato da dietro in chiara occasione da goal ( giocatore danneggiato e beffato in quanto ammonito per simulazione e poi espulso per somma di ammonizioni);

- fallo subito sulla linea dell'area di rigore, prontamente fischiato dall'arbitro, il quale dopo aver posizionato con le sue mani il pallone sulla linea dell'area di rigore per battere da quella posizione la punizione, a seguito del reclamo dei giocatori che chiedevano, come da regolamento, la concessione del calcio di rigore, prendeva la decisione di spostare il pallone fuori dall'area;

 

Tali decisioni, purtroppo, mi hanno indotto pensare che l'arbitro Ibba, noto per essere un valido giudice sportivo, abbia volutamente agito in malafede con troppi errori di valutazione e abbia agito con troppa leggerezza nella gestione dei cartellini al fine di sfavorirci nel prossimo incontro Ferrini - Carbonia che ci vedrà in campo senza i nostri veterani migliori: Simone Marini, Stefano Demontis, Floris Alessandro e Foddi Marco. A tal proposito sono disponibile ad accettare le sviste tecniche sopra citate, ma non è concepibile che il bravo arbitro possa gestire i cartellini in maniera così superficiale di fronte ad una gara che fino all'espulsione del capitano Simone Marini era stata corretta e leale. 

 

Con rammarico mi accorgo che da troppo tempo, gli ufficiali di gara e gli organi giudicanti, che per definizione, sono i preposti incaricati di far osservare il Regolamento Tecnico e le Norme Federali e di giudicare i vari casi di infrazione, sono i primi a non rispettare le regole. (vedi responso su vertenza SIGMA - CARBONIA allievi elite che per avere giustizia e rispetto del regolamento dobbiamo rivolgerci a Roma perché a Cagliari non si vuole fare un torto alla SIGMA). Alcuni arbitri, unici giudici dei fatti che avvengono durante una gara, a mio dire, non dimostrano più di essere espressione di correttezza, imparzialità ed alto senso sportivo. Tale modo di agire oltre a precludere l'ottenimento dei propri meriti sportivi, offende e degrada il lavoro che dirigenti, allenatori e calciatori fanno con grande passione.

 

Sempre più spesso a fine partita prendo atto che, noi del settore, facciamo troppi sacrifici da tutti i punti di vista, non da meno dal punto di vista economico, ma alcuni signori arbitri si ostinano a voler decidere le sorti delle partite, e soprattutto delle squadre, prima che "i giochi siano fatti" , abusando del loro ruolo e dimenticandosi di essere tenuti a dimostrare esemplare moralità e rettitudine. Questo momento di sfogo non è sufficiente per convincere me stesso a proseguire in questa funesta avventura, pertanto confermo le mie dimissioni, anticipando che non è improbabile che il direttivo societario decida di seguire l'esempio del Sanluri ritirando, per protesta, la squadra dal campionato di Promozione. Pur essendo consapevole che quanto espresso in questa mia lettera avrà ripercussioni negative nel futuro calcistico del Carbonia Calcio, sono altrettanto consapevole di avere il dovere morale di denunciare ufficialmente quanto accade a causa della casta arbitrale.

Non avendo altro da aggiungere saluto cordialmente.

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2014/2015
Tags:
Sardegna
2 Ritorno
Girone A