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Il Latte Dolce riparte da Paba e dalla forza dei suoi giovani, il ds Fantoni: «Conferma scontata ma ci saranno dei tagli»
«Budget ridotto ma faremo una buona squadra»

Il Latte Dolce riparte da Paba e dalla forza dei suoi giovani, il ds Fantoni: «Conferma scontata ma ci saranno dei tagli»

Il Latte Dolce riparte da Massimiliano Paba. Il club sassarese, che ha chiuso la stagione in Eccellenza con la finale regionale playoff persa contro il Castiadas l'1 maggio scorso, ha confermato l'ex allenatore del Fertilia che tanto bene ha fatto in questa sua prima avventura in biancoblù.

 

Reduce dalla retrocessione amara dalla serie D e partita con l'ambizione di stare in alto e provare l'immediata risalita nonostante una folta concorrenza, il Latte Dolce ha pagato inizialmente i tanti cambiamenti: la novità dallo stesso tecnico dopo i sei anni di Pierluigi Scotto e un'ossatura della squadra che non aveva più in porta Garau, in difesa Ravot, Delrio e Gambella, a centrocampo Derudas e Masala, in attacco Falchi e Andrea Mura. Il gioco di Paba è stato da subito redditizio in trasferta con 4 vittorie su 6 gare, mentre in casa il primo successo è arrivata al quinto tentativo. Determinante al giro di boa la sconfitta interna contro il Ploaghe che ha portato Cocco e compagni da un possibile secondo posto ad 1 punto dal Muravera al quarto con la vetta distante 4 lunghezze. La seconda parte di stagione è stata più redditizia (38 punti contro 32), seconda miglior difesa dopo il giro di boa (12 gol contro i 9 del Muravera) e miglior attacco del campionato con 81 gol. I sassaresi hanno perso una sola volta, a Castiadas, e poi contro i sarrabesi è arrivata pure la sconfitta nella finalissima playoff che ha fatto svanire i sogni di ritorno in serie D. Un obiettivo che potrebbe riproporsi anche per la prossima stagione, con lo stesso tecnico Paba al timone che potrà lavorare su un percorso da lui già messo a ottimo punto anche se sono previsti alcuni tagli nella batteria degli "anziani". 

 

Il tecnico Massimiliano Paba e il ds Adriano FantoniIl diesse Adriano Fantoni è già al lavoro, specie ora che si è ufficializzata la conferma di mister Paba. «ll primo tassello doveva essere la conferma in panchina di Massimiliano - dice il direttore sportivo del Latte Dolce - che ha fatto senz'altro un grande lavoro valorizzando tanti nostri ragazzi, facendo esplodere Fideli del '97 e portando all'exploit in attacco Panai, un '96 che ha segnato 15 gol in campionato e 1 nei playoff. Da parte nostra non c'erano dubbi sulla sua permanenza, poteva essere solo un suo dubbio vista la nostra decisione di un ridimensionamento nel budget per la prossima stagione. Lui invece ha sposato in pieno questa scelta, per noi obbligata, ed era pure pronto a guidare un completo ridimensionamento. Non siamo nelle condizioni di poterci esporre coi giocatori senza avere una copertura economica, questa è sempre stata la nostra filosofia, per logica conseguenza qualche taglio andrà fatto». Nomi non ne fa ancora il diesse dei sassaresi perché altrimenti per esclusione si potrebbe capire già chi saluterà il Latte Dolce. In uscita, però, potrebbe comunque esserci Omar Delizos, che già nella stagione appena terminata ha avuto problemi di lavoro che ne hanno condizionato il minutaggio, mentre ha richeste da club di categoria superiore Cristian Sias, invece Cristian Luiu andrà a giocare a calcio a 5 con l'Ossi. «Il numero dei grandi in rosa sarà rivisto - continua Fantoni - faremo una buona squadra under 25 con tre o quattro chiocce tra coloro che sono con noi da anni. Sarà perciò una squadra ringiovanita, da qui a crearla non sarà semplice ma lo faremo guardando sempre il bilancio. Abbiamo poi un bel settore giovanile e da lì attingeremo in prima battuta. Gli obiettivi? Vorremo fare bene, ovviamente, infatti non stiamo smantellando ma dobbiamo rivedere al ribasso le uscite perché non siamo abituati ad abbassare lo sguardo quando guardiamo i giocatori in faccia perché diamo sempre ciò che promettiamo». Il biglietto da visita mostrata negli anni dal Latte Dolce è sempre stato la serietà e la programmazione: «Non siamo una meteora e ci piace andare avanti con le risorse di cui disponiamo». Quelle umane di chi ha fatto le fortune del club in questi anni come Cocco, Usai e Ruggiu ma anche dei numerosi giovani di valore che si sono distinti fino ad inizio maggio, molti dei quali saranno in perfetta "quota" e con tanta esperienza maturata non solo nell'ultima stagione: Chessa e Dore del '95, Panai del '96, il '97 Fideli con la carica dei coetani composta da Onali, Borrielli, Mannoni, Scotto. Sui i gioiellini Panai e Fideli gli occhi di alcune società di serie D si sono già poggiati. «Qualche sondaggio sui ragazzi è stato fatto - rivela Fantoni - se possono crescere e salire di categoria non gli negheremo di certo questa opportunità. Potrebbero entrare in prima squadra diversi ragazzi degli Allievi che stanno facendo le fasi nazionali, è chiaro che sono acerbi e dovranno crescere ma abbiamo fiducia». Sul campionato concluso un mese fa il diesse fa questo bilancio: «La stagione scorsa è partita male, c'è un elenco lungo di vicissitudini che abbiamo passato tra infortuni, come quello di Derudas che ha stravolto il centrocampo, o quello di Usai che è stato fuori due mesi. Abbiamo dovuto aspettare dicembre per far arrivare Piga, il cui arrivo ha sistemato diverse cose in mezzo al campo portandoci a fare tanti punti e subire meno gol di tutti. Eravamo sette sorelle, tutte candidate a vincere, l'ha spuntata il Muravera che non era la più forte ma sicuramente è stata la più continua». L'elenco dei rimpianti è lungo: «Potrei citare la sconfitta in casa col Ploaghe nell'ultima di andata o il ko a Castiadas, l'unico del ritorno, ma non dimentico i due pareggi di fila con il Sanluri in casa e quello a Villapuztu col Porto Corallo, passando per il ko di Castelsardo e i pareggi con Fertilia e Alghero. Se 2 o 3 partite di queste fossero finite bene avremmo chiuso al primo posto o fatto lo spareggio per vincere il campionato. Ma a noi non piace lamentarci, le fortune o le sfortune si compensano, è andata così e ora pensiamo al prossimo campionato».

In questo articolo
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2014/2015
Tags:
Sardegna