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Melis cala il poker e il Castiadas sogna: «Col Lanusei capiremo di che pasta siamo fatti»
La punta torna e demolisce il Valledoria con 4 gol

Melis cala il poker e il Castiadas sogna: «Col Lanusei capiremo di che pasta siamo fatti»

Come un ciclone. La prima gara da titolare di Emiliano Melis nel Castiadas lascia un segno indelebile. Anzi, quattro e tutti sulla pelle del Valledoria, surclassato dai biancoverdi di Zaccheddu per 6-1 nel quale ha spiccato il poker di reti del fantasista di Selargius, che ha bucato nel primo tempo Ventuleddu con un tiro ravvicinato, una punizione e un rigore, poi nella ripresa anche il dodicesimo Madeddu con un colpo di testa. «Ho segnato in tutti i modi e ne ho sfiorato altri due - dice il 35enne, che vanta 11 presenze in serie A col Cagliari - ma comunque non è facile segnare 4 gol in nessuna categoria». Il poker di reti in una gara è un'assoluta primizia per chi, nell'estate del 2009, decise di abbandonare il professionismo per indossare la maglia del cllub della sua città natale: «Per me è la prima volta che faccio 4 gol in una partita, segnai una tripletta ad Aprilia in serie D nel mio primo anno al Selargius quando vincemmo 5-1 (2 maggio 2010, ndr) e ci qualificammo ai playoff»

 

Emiliano Melis, 1979, ha segnato 4 gol al ValledoriaUna giornata di gloria dopo un inizio di stagione difficile

«La soddisfazione è tanta perché, in effetti, era il mio vero esordio in campionato dal primo minuto. Ho avuto un'elongazione muscolare dopo la prima gara in Coppa Italia contro il Sanluri a fine agosto, sono rientrato nella sfida di ritorno del 24 settembre giocando l'ultima mezzora, poi altri 20' col Fertilia in campionato e mercoledì scorso ancora in Coppa Italia con il La Palma ho giocato dall'inizio sino al 30' della ripresa. Diciamo che, essendo sempre impegnati a settembre di domenica e mercoledì tra Coppa e campionato, sembrava fossi assente da più tempo»

Il Castiadas che segna 17 gol in 3 partite è roba da guinnes. Da cosa dipende questa prolificità?

«Stiamo recuperando un po' tutti, la vera svolta per noi è questa. Basti pensare che alla prima giornata eravamo in otto fermi ai box ed è chiaro che il miglioramento doveva arrivare col rientro degli infortunati. Certo, fare tutti quei gol non è mai facile anche perché Porto Torres, La Palma e Valledoria sono squadre che hanno in organico giocatori molto validi. Noi stiamo dimostrando di avere una facilità di andare a rete ma non sarà sempre così ovviamente»

Queste goleade nascondono una grossa differenza tecnica tra voi e gli ultimi avversari incontrati?

«Come ogni inizio stagione, e capitava anche in serie D, esistono sempre le goleade, perché le squadre giocano molto di più a viso aperto. Poi ci si assesta, la classifica si delinea, cambia l'aspetto tattico e si fanno maggiori calcoli. È chiaro che si intuisce già chi farà un campionato di vertice e chi dovrà soffrire per mantenere la categoria ma poi c'è anche il mercato di dicembre che può cambiare le forze in gioco»

Il Castiadas che ruolo avrà in questo campionato?

«Sulla carta siamo una buona squadra ma non una corazzata, con un valore ancora non definito perché dobbiamo scoprirci. Col Valledoria, ad esempio, mancavano Farci e Chiarelli per squalifica, ha esordito Porcu, che in difesa è una garanzia assoluta, io ero alla seconda presenza, il portiere Arrus è quasi recuperato, insomma dobbiamo capire di che pasta siamo fatti e il prossimo turno ci aiuterà molto a capirlo»

In casa del Lanusei capolista è una gara da tripla

«Siamo solo alla settima giornata e qualsiasi risultato non darà nessun verdetto definitivo, certo è che se dovessero vincere loro farebbero un bell'allungo ma se ci riesce il colpaccio si potrebbe compattare la classifica, specie se Ploaghe, Muravera e Latte Dolce dovessero far proprie le sfide casalinghe (con Tortolì, La Palma e Calangianus, ndr). Mi auguro, infatti, che la classifica resti ancora corta e che più squadre possano ambire alla vittoria del campionato»

Perciò ci sperate in una vittoria al Lixius?

«Sappiamo di incontrare una squadra composta da tanti giocatori di categoria superiore ma faremo la nostra partita sapendo che una vittoria ci farebbe crescere tanto in autostima e ci darebbe una grande fiducia, quella che è venuta meno ad inizio stagione quando abbiamo collezionato due sconfitte di fila. Ma siamo una squadra giovane, perché a parte io, Porcu, Farci, Usai e Arrus tutti gli altri sono nati dal 1992 in su»

A Lanusei ritroverete anche tanti amici e molti ex Selargius

«Sì è vero. Sarà una bella sfida Porcu contro Figos e in mediana Farci se la vedrà con Angheleddu. A me poi farà piacere anche ritrovare Vignati, col quale abbiamo giocato insieme a Pistoia, oppure Andrea Mura e Luca Mandas che sono stati negli ultimi due anni a Selargius. Spero proprio che sia una bella giornata di sport, ci sarà una grande cornice di pubblico e che vinca il migliore»

Quel Castiadas che perdeva ed era giù in classifica non era normale così come quello che vince dando 5 o 6 gol agli avversari è forse anche troppo

«Ritengo che la nostra sia una squadra costruita bene, con diversi giocatori duttili che si sanno adattare a più ruoli e ai diversi moduli. Nell'arco di una stagione infortuni e squalifiche ti portano a cambiare e se non alteri di tanto i valori alla lunga non perdi punti. Domenica, ad esempio, è stato lasciato Sarritzu in panchina nonostante avessimo 5 fuoriquota in campo»

Ma con Sarritzu e Mesina in campo dall'inizio, Emiliano Melis deve fare l'esterno di centrocampo oppure il trequartista come si è visto nelle due gare di Coppa Italia col Sanluri?

«L'esterno in un 4-4-2 l'ho fatto già a Selargius e anche nella gara decisiva contro il Latte Dolce, poi ho giocato anche trequartista nella mia carriera ma quand'ero più giovane»

In coppia con Mesina sono però arrivati i 4 gol

«Per caratteristiche di gioco e per il fatto che ho 35 anni stare a ridosso dell'area avversaria è meglio, perché sono più lucido e posso trovare la via del gol. Ma il tecnico Zaccheddu è bravo ed esperto e sa come farci rendere al meglio»

Sarritzu l'hai avuto come compagno a Selargius mentre Mesina è una piacevole conferma come cannoniere

«Stefano sta prendendo coscienza dei suoi mezzi, ha tecnica ed è molte forte fisicamente, quando ha campo diventa devastante. È serio e si allena al massimo, se continua così starà ben poco in Eccellenza. Come Antonio, che avevo incontrato da avversario col Budoni ma giocava esterno, invece ho notato subito che ha i movimenti classici del centravanti e vede la porta come pochi»

Abiti vicino al campo del Selargius, ti è capitato di vedere la tua ex squadra?

«Non ancora, purtroppo. Ma li seguo leggendo giornali e siti internet. Tifo per loro e spero che possano risollevarsi in classifica»

Ultimo posto dopo 5 giornate, pensi possa salvarsi?

«Me lo auguro, la squadra è giovane ma di qualità, devono sfruttare la freschezza atletica e l'entusiasmo che si crea con le vittorie. Il Selargius sta pagando un calendario difficile che gli ha fatto incontrare squadre di vertice come Olbia, Lupa Castelli, San Cesareo e Viterbese»

Ad inizio stagione sembrava che il rinnovato Selargius potesse ripartire da Emiliano Melis, poi cosa è successo?

«Sono stato costretto a lasciare la squadra della mia città. Nonostante la nuova società volesse e stia impostando un modo diverso di gestire il rapporto economico coi giocatori, nel mio caso hanno pagato il fatto che io venivo da stagioni in cui non sono mai stati rispettati gli accordi economici. Mi è dispiaciuto non esser rimasto ma probabilmente era giusto chiudere la mia parentesi al Selargius e credo di averlo fatto nei migliori dei modi perché nell'ultima mia gara in maglia granata ho segnato i due gol che sono valsi la salvezza nello spareggio contro il Latte Dolce»

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2014/2015
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Sardegna
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Intervista