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Oliveira-Muravera atto terzo, l'esordio a Gavoi come tre stagioni fa
Lulù in panchina dopo l'esonero di Zaccheddu

Oliveira-Muravera atto terzo, l'esordio a Gavoi come tre stagioni fa

Luis Oliveira atto terzo. A Muravera si ripete il solito epilogo, va via un allenatore (dimissioni, problemi familiari o esonero) ed ecco che la panchina finisce al belga-brasiliano, cittadino onorario del paese sarrabese dove risiede da diversi anni. Dopo l'esonero di Giampaolo Zaccheddu, la società gialloblù ha scelto l'ex bomber del Cagliari ripetendo un rito che già si vide tre anni fa dopo le dimissioni di Marco Piras e l'anno scorso dopo l'addio di Stefano Senigagliesi. Per Oliveira, che magari un pensierino alla Primavera rossoblù l'aveva fatto dopo la promozione in prima squadra di Lopez, si tratta perciò della terza volta sulla panchina del Muravera ma, questa volta, è la più difficile e la più prolungata visto che sono passate appena quattro giornate.

L'esordio a Gavoi col Taloro come tre anni fa - Il "falco", dopo aver segnato ceterve di gol con Anderlecht, Cagliari, Fiorentina, Bologna, Como, Catania, Foggia, Venezia e Lucchese, giocò due stagioni nella Nuorese (2006-2008) in serie C2 poi in serie D a Derthona per chiudere la carriera a Muravera giocando due stagioni in Eccellenza. Lulù ha appeso le scarpe al chiodo due anni fa, con 11 reti all'attivo e la squadra al 4° posto con Stefano Senigagliesi in panchina ma la stagione prima prese in mano la squadra dopo le dimissioni di Marco Piras a 10 giornate dal termine, coi gialloblù al secondo posto a 6 punti dalla capolista Porto Torres: chiuse al quinto posto ed esordì il 7 febbraio 2010 a Gavoi pareggiando 1-1 col Taloro. Domenica il rito si ripete perché Oliveira e il suo Muravera esordirà nuovamente al Mariastiai. L'anno scorso, invece, Lulù rilevò il timone di Senigagliesi, costretto a tornare a Osimo per problemi familiari, nelle ultime quattro giornate di campionato dopo aver fatto il corso a Coverciano e ottenuto il patentino di Seconda categoria che gli consente di allenare fino alla Lega Pro (Prima Divisione). La squadra era al settimo posto senza più speranze per conquistare i playoff ma con una salvezza aritmetica che sarebbe poi arrivata grazie all'esordio scoppiettante con la vittoria per 3-0 sul campo del Calangianus. 

 

Ritrova Piludu, Ferraro, Chessa e Concas - Quella di quest'anno è la prima vera occasione per il 43enne Luis Oliveira di guidare una squadra per quasi tutto il campionato. Sono passati neanche due mesi dall'inizio della preparazione, il predecessore Giampaolo Zaccheddu aveva superato gli ottavi di Coppa Italia a spese del Sanluri e pareggiato 3-3 nella gara d'andata dei quarti a Castiadas mentre in campionato ha conquistato 4 punti nelle prime 4 giornate con la sconfitta all'esordio a Samassi (3-0), il pareggio in casa con il Calangianus (1-1), la vittoria esterna a San Teodoro (2-0) e il ko interno di domenica contro il Fertilia (1-3). Quest'ultima sconfitta, unita alla prova in chiaroscuro in Coppa Italia nella quale la squadra si è trovata sotto 3-0 fino a 15' dal termine dell'incontro, hanno spinto i dirigenti del club sarrabese al cambio. E per Lulù c'è il battesimo di fuoco contro il Taloro, come tre anni fa. Ritrova Paolo Piludu e Antonio Ferraro già suoi compagni nella prima esperienza di tre anni fa mentre della pattuglia che diresse lo scorso anno è rimasto i soli Giacomo Chessa e Luca Concas più qualche giovane come Mauro Littera e Federico Usai.

In questo articolo
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2012/2013
Tags:
Sardegna
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