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Punizione atroce del Selargius, il San Cesareo vince col siluro di Brack
I biancorossi illusi dal 2-1 e dall'uomo in più

Punizione atroce del Selargius, il San Cesareo vince col siluro di Brack

Quando pensava di poter vincere la gara poi l'ha persa. Il Selargius sogna il secondo successo casalingo di fila ma si ritrova sconfitto e beffato da Brack che spedisce all'incrocio un calcio di punizione a 7' dal termine quando la squadra di Karel Zeman era con l'uomo in più per l'espulsione di Montesi e stava organizzando l'assalto finale. Sul piano del gioco i padroni di casa meritavano più del pari ma dall'altra parte c'era un San Cesareo che, alla fine, ha fatto pesare esperienza e forza fisica portandosi via tre punti d'oro che lo lanciano al secondo posto e lo tengono imbattuto dopo 4 giornate. Per i giovani biancorossi resta la consapevolezza che, con prestazioni del genere, si può essere all'altezza del campionato, da verificare ora resta la consistenza in trasferta dove ha incassato 8 gol e realizzati 0 in due gare.

 

L'esultanza di Cericola (S.Cesareo) e Patacchiola (Selargius)Formazioni. Zeman va in tribuna per squalifica come il terzino Capelli e ridisegna la linea di difesa davanti al portiere Forzati con l'esordio di Aramu a destra e di Usai al centro in coppia con Patacchiola mentre Piselli viene dirottato a sinistra, a centrocampo Callai e Riccardo Sanna sono gli interni del regista Atzori, in attacco Cardia, Chelo e Migoni. Perrotti risponde con Matera in porta, difesa a quattro con De Santis, Brack, D'Ambrosio e Montesi, a centrocampo Gissi tra Tirelli e Cericola, tridente composto da Merlonghi, Ceccarelli e Pascu.

 

Primo tempo. Pronti-via e il San Cesareo è già in vantaggio. Lungo cambio di campo da destra a sinistra, Aramu valuta male la traiettoria e tenta l'intervento ma viene scavalcato dalla palla, Merlonghi ha tecnica e stoppa benissimo in corsa, va sul fondo e mette in mezzo una palla deliziosa sulla quale Cericola si avventa nonostante la disperata chiusura di Piselli e con un sinistro sporco ma efficace trafigge Forzati. Per il Selargius, che gioca contro vento, è una bella mazzata al punto che in tribuna si pensa che il 6-0 del turno precedente abbia lasciato pericolosi strascichi. Ma è solo un brutto pensiero scacciato via dalla reazione immediata dei biancorossi che, al 6', potrebbero già pareggiare: tambureggiante azione in area laziale, Matera respinge di pugno anticipando Cardia, la palla arriva a Migoni che calcia col sinistro, il tiro deviato diventa un assist involontario quanto invitante per Chelo che manda incredibilmente sopra la traversa un rigore in movimento. Il San Cesareo mette in difficoltà la difesa di casa quando, sui rilanci lunghi, il gigante Pascu spizza sempre la palla per l'inserimento o dell'interno Cericola o del centravanti Ceccarelli che costringono al super lavoro gli attenti Usai e Patacchiola. All'8' la giocata riesce bene e Ceccarelli dai 25 metri calcia di collo esterno destro sfiorando non di molto l'incrocio dei pali. Il Selargius risponde col fraseggio palla a terra sia perché coi lanci lunghi Chelo non ha scampo tra D'Ambrosio e Brack e poi perché gli esterni Cardia e Migoni sono due razzetti che attendono solo che gli si accenda la miccia. L'azione passa sempre dai piedi sapienti e rassicuranti di Atzori mentre Sanna e Callai si distinguono per dinamismo e qualità delle loro giocate. Al 12' Migoni scappa via a De Santis, trova Chelo al limite che controlla, l'ex Fertilia si gira e tira ma Matera blocca a terra. A destra va ancora meglio al 16' perché Sanna allarga per Cardia, l'ex Primavera del Cagliari si accentra e restituisce palla al compagno, che entra in area e calcia col sinistro sul palo più lontano, Matera si salva. Due fiammate incoraggianti e che portano il Selargius a credere che l'avversario non sia così insormontabile. Anche se resta sempre pericoloso perché la difesa alta dei biancorossi suona sempre come un bell'invito al contropiede: al 19' l'uscita tempestiva di Forzati è determinante per salvare su Pascu lanciato a rete. Ma se il gol dei ragazzi di Zeman - che segue la gara dalla tribuna mentre il vice Pierpaolo Piras dà consigli dalla panchina - non arriva con palla in movimento ecco che il pari si materializza da calcio piazzato: al 25' la palla raccolta da Atzori viene mandata con precisione a centroarea per Patacchiola, l'ex Castiglione stoppa tutto solo e batte Matera con una freddezza degna del più consumato bomber. L'esultanza è una corsa verso la tribuna con dedica-love alla fidanzata. Il San Cesareo risponde subito (27') con la girata dentro l'area di Pascu ma la palla svirgolata è preda di Callai. Atzori invece ha il piede molto caldo e lo fa vedere al 31' quando su una punizione dalla trequarti sinistra, trova la testa di Usai, la girata dell'ex Nuorese non lascia scampo a Matera che però si salva grazie alla respinta del palo. Chi fa gol è Merlonghi al 34' ma a nulla serve perché l'arbitro Cazzaniga lo becca in fuorigioco. Il finale di tempo vede i laziali più intraprendenti, Forzati deve intervenire coi pugni in due circostanze. Molto bravo e attento è Piselli al 40' quando anticipa Pascu su cross basso di Cericola incuneatosi in area. Il tempo si chiude col sinistro di Tirelli al 45' che Forzati blocca bene a terra. 

Il gol di testa di Usai su angolo di Atzori del temporaneo 2-1 del Selargius

Secondo tempo. L'inizio della ripresa vede un Selargius più deciso ed intraprendente. L'ottimo Sanna - quantità e qualità senza pause - si produce in un assolo al 2' fermato al limite dell'area e al limite del regolamento. Intanto Cardia è passato a destra e Migoni a sinistra (poi si riscambieranno la posizione) perché il gioco di Zeman jr è come quello del padre e si sviluppa molto sulle fasce. Ma è da palla inattiva che il Selargius diventa letale, specie con l'asse Atzori-Usai, già collaudato ai tempi del Progetto Sant'Elia: il numero dieci pennella la palla dall'angolo, il difensore col vizio del gol si avventa sul primo palo e gira imparabilmente a rete. Dalla tribuna Zeman ordina il primo cambio: fuori l'ottimo Sanna e dentro Mannoni. Se non è per un problema muscolare, e non lo è, perdere il dinamismo dell'ex Taloro diventa un autogol. Anche perché mister Perrotti al 16' pesca il jolly dal mazzo di carte che ha in panchina. Sul calcio d'angolo a favore, toglie Cericola - autore del vantaggio - e butta dentro Maione, corsa veloce in area per appostarsi sul primo palo, lo spazio di competenza di Mannoni, e riflessi pronti per deviare la palla in rete. L'esultanza del numero 17 è con l'allenatore Perrotti e i compagni della panchina, perché non ci si dimentica mai degli amici che scaldano il seggiolino. Il 2-2 è un cazzotto che il Selargius non si aspettava di ricevere anche se trova ancora la forza di ributtarsi in avanti alla ricerca del gol-vittoria. Subito due angoli pericolosi con Usai e Patacchiola sempre a un passo dalla deviazione decisiva. Si riaccendono anche Cardia e Migoni, l'ex Taranto costringe al fallo Montesi (punito col giallo) all'ingresso in area, chiede il rigore ma l'aggancio è avvenuto prima di varcare la linea. Sulla punizione, il solito Atzori mette in mezzo una palla al veleno, Matera l'afferra ma non la trattiene, Patacchiola ci mette la testa e rende vano il tentativo di rovesciata di Usai, palla alta sulla traversa. Migoni fa impazzire Montesi, al 27' lo salta e mette in mezzo, salva D'Ambrosio. Dall'altra parte Forzati al 30' anticipa Maione con un'uscita bassa. Due minuti dopo Merlonghi ci prova con un destro a fil di palo che accarezza l'esterno della rete. La svolta per il Selargius sembra arrivare al 33' quando Montesi si becca il secondo giallo e guadagna la via dello spogliatoio. L'uomo in più è un richiamo alla vittoria troppo grosso per i boys di Zeman. Patacchiola è pericoloso sui cross di Migoni e Mannoni anche se non trova mai lo specchio di porta. Ma la beffa è dietro l'angolo per il Selargius ed è racchiusa tutta nel pezzo di bravura di Brack su punizione che, al 38', manda all'incrocio un siluro dai trenta metri, Forzati tenta il tuffo ma non ci arriva e non ci sarebbe riuscito probabilmente nemmeno coi guantoni di Buffon. Biancorossi increduli, volevano vincere e stanno perdendo. Il finale è un assalto confuso e non continuo di maglie biancorosse. Migoni, Cardia e Atzori ci mettono le ultime residue forze ma il San Cesareo si chiude e diventa impenetrabile. Il recupero scivola via, l'ansia dei selargini diventa scoramento al triplice fischio, il resto lo fa la classifica che dice penultimo posto insieme con l'Anziolavinio.

La punizione all'incrocio di Brack per il 3-2 del San Cesareo

SELARGIUS: Forzati, Aramu, Usai, Callai, Patacchiola, Piselli, Cardia, Riccardo Sanna (13' st Mannoni), Chelo, Atzori, Migoni. A disp. Matza, Pirino, Schieda, Christian Sanna, Contu, Suella. All. Pierpaolo Piras (squalificato Karel Zeman)

SAN CESAREO: Matera, De Santis, Montesi, Tirelli, D'Ambrosio, Brack, Merlonghi, Gissi, Ceccarelli (29' st Luciani), Cericola (16' st Maione), Pascu (25' st Casimirri). A disp. Ulissi, Tarantino, Olivieri, Forti, Stazzi, Sorrentino. All. Fabrizio Perrotti

ARBITRO: Mattia Cazzaniga di Lecco

RETI: 2' pt Cericola, 25' pt Patacchiola, 11' st Usai, 16' st Maione, 38' st Brack.

NOTE: Espulso al 33' st Montesi per doppia ammonizione. Ammoniti: Gissi, Patacchiola, Usai, Montesi, Aramu, Maione. Recupero: 3' + 4'. Spettatori: 150 circa.

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2014/2015
Tags:
Sardegna
4 Andata
Girone G