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Serramanna si gode l'Eccellenza, il presidente Maccioni: «Un'impresa dopo anni di sacrifici»
«Non faremo follie. Mister Mura resta? Lo spero»

Serramanna si gode l'Eccellenza, il presidente Maccioni: «Un'impresa dopo anni di sacrifici»

A Gonnesa è arrivato il sigillo, il marchio dell'impresa. Vincendo 2-1, con la contemporanea sconfitta del Quartu 2000 ad Arbus, il Serramanna ha potuto festeggiare il passaggio in Eccellenza con due giornate d'anticipo. Un risultato storico per il club nato nel 1978, fallito nel 2001 e ripartito dalla Terza categoria con al timone l'attuale presidente Enrico Maccioni, un grandissima impresa la cui portata si può notare ripensando a dov'era la squadra dopo 7 giornate: sconfitta per 3-0 a Quartu contro il Sant’Elena, 10° posto con 9 punti, la metà del La Palma capolista. La svolta con l’esonero del tecnico Mario Sanna e l’arrivo di Giuseppe Mura: da lì la squadra non ha conosciuto più sconfitte, ben 17 vittorie e 4 pareggi. «Il Sant'Elena è la nostra bestia nera - ricorda Enrico Maccioni - l'anno scorso ci prese 6 punti su 6 e all'andata ci battè nettamente. Il cambio dell'allenatore è stato inevitabile, il nome di Giuseppe Mura me l’ha fatto un amico comune, poi a Serramanna non era certo sconosciuto avendo allenato in precedenza la Gialeto». Il presidente rende merito al tecnico: «Col suo arrivo non abbiamo più perso, facendo una striscia incredibile di 13 vittorie di fila che ci ha portato a conquistare la vetta della classifica senza più mollarla». Ma poi ricorda anche con orgoglio: «Gli abbiamo dato una Ferrari in mano e questo grazie al lavoro svolto in tre anni dal direttore sportivo Leo Costa, profondo conoscitore del calcio giovanile, senza di lui non ci sarebbe stata quest'impresa. E grandi meriti anche ad Antonello Pruneddu, consulente e collaboratore di fiducia».

 

La vittoria del campionato cosa rappresenta?

«È una soddisfazione enorme dopo oltre dieci anni di lavoro e sacrificio. Presi la società che era fallita e ripartimmo dalla Terza categoria, ora Serramanna torna in un campionato importante»

Il vostro successo nell’anno in cui fallisce la gloriosa Gialeto è solo un caso?

«A me ha reso triste il fallimento della Polisportiva Gialeto con i suoi oltre 100 anni di storia, mio padre fece atletica con i colori rossoverdi. Sarebbe stato ancora più bello se ci fossero stati magari in Promozione stesso, per una maggiore competitività. Dispiace, invece, che il nostro grandissimo risultato non abbia avuto il risalto che miratava»

Cioè?

«Siamo rimasti nell'ombra tutta la stagione e anche ora che abbiamo vinto i media mostrano poca attenzione. Capisco che piazze come Nuoro, Olbia o Sassari meritino certe considerazioni ma anche Serramanna ha fatto un qualcosa di importante e i ragazzi hanno sorpreso anche noi stessi»

Non se l'aspettava perciò l'Eccellenza vincendo il campionato?

«Assolutamente no. Pensavamo di fare un buon campionato ma certo non di vincerlo. C’erano squadre molto più attrezzate della nostra, il Lanusei ad esempio, che poi a dicembre si è rinforzato ulteriormente e ha ha fatto peggio di noi, il La Palma è fortissimo e l'ha dimostrato nella prima parte del campionato, e lo stesso il Quartu 2000, che ha tenuto in bilico il campionato fino a domenica scorsa»

Proprio la vittoria in casa del Quartu 2000, alla 4ª di ritorno, si può considerare la vostra svolta?

«Sì è stata la gara-chiave. Lì abbiamo messo una mezza ipoteca per la vittoria del campionato, prima della gara avevamo un punto di vantaggio e rischiavamo di subire il sorpasso»

Vittoria per 2-1 con doppietta del neanche 18enne Alessio Melis

«È di Siliqua ed è un classe 1995 che ha segnato diversi gol e anche importanti. Per me è stato il migliore inserimento di questo stagione, peccato che si sia infortunato, avrebbe potuto dare molto di più»

Il segreto del vostro successo sta nei giovani che già l'anno scorso con Spini sono cresciuti tanto

«Con Spini ci sono state incomprensioni nelle ultime 2/3 giornate del campionato scorso, complice il fatto che io fossi in ospedale per un'operazione al ginocchio però siamo rimasti in buoni rapporti tant'è che spesso abbiamo fatto amichevole col Pula dove lui sta facendo benissimo. L'esplosione dei nostri giovani è stata determinante, sono stati tutti bravi e decisivi. Oltre ad Alessio Melis, hanno fatto bene i fratelli Marco ed Enrico Ena, Alessio Argiolas, Andrea Carta, Alessio Fadda. Ricordo che il nostro successo è arrivato avendo una rosa con l’età media più bassa dei due gironi di Promozione»

Il sigillo al trionfo di domenica scorsa sul campo del Gonnesa è stato messo dal bomber Ligas

«Gianluca ha segnato 18 gol, veniva da esperienze di anni in Eccellenza con l'Atletico Elmas, per noi è stato un acquisto fondamentale così come l'arrivo di Alessio Meloni dal Siliqua»

Determinante aver trattenuto Alberto Usai, un giocatore sprecato per questa categoria

«Ad inizio stagione lo volevano il Sant’Elia in serie D e il Muravera in Eccellenza ma ha scelto di restare perché con noi si trova bene e sa che quel poco che diamo è garantito. Importante anche il rientro in difesa di Cherchi, dopo un anno che è stato fuori per lavoro»

E ora in Eccellenza che squadra farà il Serramanna?

«Faremo pochi ritocchi perché l'ossatura c'è valida e ci sono anche giovani che possono giocare tranquillamente in Eccellenza. Punteremo alla salvezza senza fare follie perché poi le paghi, questa è sempre stata la nostra politica. D'altronde i soldi nel calcio sono finiti, c'è crisi in tutte le categorie fino alla serie D»

Sarà ancora Giuseppe Mura il vostro allenatore?

«Dipende da lui e dipende da noi. Per me è confermato soprattutto se non avanzerà richieste economiche fuori dalla nostra portata, altrimenti cercheremo un altro allenatore. Io sono abituato a dare il giusto riconoscimento misurando tutti per il valore e l'apporto che danno»

Domenica festeggerete in casa contro la Gemini Pirri

«C'è un campionato da onorare, la festa la faremo a fine partita. Poi dico che potevamo festeggiare anche prima di Gonnesa, aver posticipato la gara contro la Masullese ha frenato la nostra striscia di vittorie perché abbiamo pareggiato 3 volte in 4 partite e il Quartu 2000 si era rifatto sotto»

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2012/2013
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Sardegna
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