Tutto in 90': dal sogno Champions alla sconfitta

Per un tempo il Cagliari di Allegri era la quarta forza del campionato, al pari della Juventus. Un sogno durato poco, sgretolato sotto i colpi dell'Udinese, rivitalizzata soprattutto nella mentalità dal ritorno in panchina di Pierpaolo Marino e lontana parente di quella che occupa posizioni in classifica non consone al valore della rosa. Ci ha messo di suo la squadra rossoblù, calata clamorosamente nella seconda frazione a livello fisico e mentale e incapace di contrastare il ritmo forsennato imposto dai friulani al ritorno dagli spogliatoi.

Eppure l'inizio era stato dei migliori. È il 2' e il Cagliari si distende con Parola che da un pallone fantastico a Cossu, il cui sinistro viene messo fuori da Handanovic. Sul seguente calcio d'angolo la palla viene messa fuori dalla difesa, la raccoglie Biondini che di interno destro crossa in testa a Jeda: incornata chirurgica e pallone a fil di palo. Cagliari in vantaggio e Friuli gelato.

L'Udinese prende il pallino del gioco, Allegri imposta una gara d'attesa e ripartenza per preservare il vantaggio e incrementare all'occorrenza il punteggio. I bianconeri cercano il pareggio sopratutto con Floro Flores e Di Natale, ma la mira è scarsa. Al 24' il Cagliari segna addirittura il secondo gol, che però viene giustamente annullato da Trefoloni per fuorigioco di Jeda. I friulani si scuotono e 4' più tardi vanno vicini al pari con Floro Flores che sfrutta un pasticcio difensivo: Marchetti mette in angolo. In generale il predominio è dei padroni di casa, ma a parte qualche amnesia soprattutto di Ariaudo, la difesa rossoblù regge l'impatto.

La ripresa si apre con i bianconeri a trazione anteriore: al 6' fuori Asamoah, dentro Pepe, Udinese a quattro punte. Al 52' Nenè colpisce la palla con il pugno in area di rigore cagliaritana, sarebbe rigore, ma l'arbitro e i suoi collaboratori non vedono. Al 55' Marchetti si supera salvando di piede su Di Natale con un intervento strepitoso: il Cagliari vacilla pesantemente. I ritmi sono altissimi, e il merito è soprattutto dei friulani. Quando meno ci si aspetterebbe però Matri, entrato al posto di Nenè, avrebbe la palla per raddoppiare al 61', ma Handanovic e Pasquale salvano la rete dei padroni di casa.

È forse la giusta dose di adrenalina per i ragazzi di Marino, che trovano dopo tanti sforzi il pareggio: lo firma al 68' Sanchez, che riesce a trovare lo spunto giusto in mischia e batte Marchetti. In 2' la partita addirittura si capovolge, perché il capocannoniere Di Natale riceve a centroarea da Isla e di piatto sinistro mette il pallone in rete. Esplode l'infreddolito stadio Friuli.

L'uno-due terrificante dell'Udinese scuote dal torpore il Cagliari che riprende ad affacciarsi dalle parti di Handanovic, ma il forcing si riduce a una sassata di Matri, su bella sponda di Cossu, che sfiora il palo. Allegri prova a incrementare il potenziale offensivo e inserisce Lazzari e Larrivey per gli stremati Jeda e Parola, ma i due ingressi non cambiano il ritmo della gara. Il finale è incandescente, col Cagliari proiettato in avanti e l'Udinese che riparte con i furetti Di Natale e Pepe, quest'ultimo davvero scatenato contro la sua ex squadra.

Non bastano gli sforzi dei rossoblù: vince l'Udinese, ossigeno puro, e i sogni d'alta Europa sono rimandati alla trasferta di domenica a Verona contro il Chievo.

UDINESE (4-3-3): Handanovic, Isla (30' st Cuadrado), Coda, Lukovic, Pasquale, Sammarco, Inler, Asamoah (6' st Pepe), Sanchez, Floro Flores (18' st Geijo), Di Natale.

A disp. 6 Belardi, 80 Domizzi, 19 Badu, 84 Lodi. All. Marino

CAGLIARI (4-3-2-1): Marchetti, Canini, Ariaudo, Astori, Agostini, Biondini, Conti, Parola (28' st Lazzari), Cossu, Jeda (32' st Larrivey), Nenè (8' st Matri).

A disp. 25 Agazzi, 20 Barone, 28 Nainggolan, 30 Ragatzu. All. Allegri

ARBITRO: Trefoloni di Siena

RETI: nel pt 3' Jeda; nel st 23' Sanchez, 25' Di Natale

NOTE: Ammoniti: Coda, Canini, Cuadrado e Conti per gioco falloso. Angoli: 14-2 per l'Udinese. Recupero: 1' e 5'. Spettatori: 14.000

Filippo Congiu