Nurchi pronto a spingere in alto il Muravera: «Felice di restare, la D è impegnativa, spero che i miei gol servano per la salvezza»

Non c'è due senza tre. E Sergio Nurchi vestirà per il terzo anno di fila la maglia del Muravera. La conferma non era minimamente in discussione, il desiderio dell'attaccante quartese classe 1990 era quello di disputare coi sarrabesi il primo campionato in serie D del club. Da parte del presidente Giampaolo Aresu c'era tutta l'intenzione di mantenere tra le proprie fila il bomber capace di segnare 54 gol negli ultimi due campionati di Eccellenza. In quello appena vinto l'apporto di Nurchi è stato quanto mai decisivo: 30 reti segnate in 24 delle 33 gare da lui giocate. Si doveva solamente arrivare a luglio per rendere ufficiale un qualcosa che già si sapeva dall'ultima gara stagionale, quella di Ghilarza, quella della festa-promozione. L'incontro fissato da tempo col presidente Aresu è andato proprio come speravano i tifosi gialloblù pronti a godersi le prodezze del bomber anche nella quarta serie. 

«Col presidente Aresu ho impiegato tre secondi a mettermi d'accordo - dice Nurchi - Sono contento di rimanere per il terzo anno al Muravera, un qualcosa che volevo dall'ultima gara di campionato col Ghilarza. A tutti dicevo che al 99% sarei rimasto in gialloblù, perché sto bene, perché c'è una società organizzata e un ottimo presidente, perché c'è un gruppo di giocatori splendidi che sono stati riconfermati dopo che ci siamo meritati questa promozione in serie D». L'1% che poteva mettere in discussione la permanenza di Nurchi in gialloblù dipendeva dalle richieste che sarebbero potute arrivare dai club professionistici. «Nello scorso dicembre c'era l'interessamento dell'Entella che giocava in serie B, recentemente si è parlato di qualche squadra in Lega Pro (Tuttocuoio su tutte, ndr). Ma sono diventato papà da pochi mesi e voglio godermi mio figlio, se mi fossi trovato in un'altra situazione probabilmente avrei tentato di fare un'esperienza fuori dalla Sardegna. Ma non volevo lasciare il Muravera e sono felicissimo di rimanere».

Nurchi ritrova così la serie D dopo quattro stagioni quando militava nel Selargius guidato prima da Virgilio Perra e poi da Vincenzo Fadda. Nella stagione 2012/13 decise di scendere di due categorie, in Promozione, con il Quartu 2000, club nel quale era cresciuto calcisticamente, per diventare capocannoniere del girone A con 24 gol. Il Muravera ha creduto nelle potenzialità del giocatore che è letteralmente esploso in zona-gol come confermano i numeri e le prestazioni delle ultime due stagioni di Eccellenza. «Quando al Selargius c'era Virgilio Perra giocavo come esterno ma in tutte le partite, con l'arrivo di Vincenzo Fadda gli spazi si erano ridotti benché segnassi spesso quando mi faceva entrare. A fine stagione avevo anche intenzione di smettere, poi presi il cartellino dal Selargius e andai al Quartu 2000, vicino a casa, nel club dove ero cresciuto. Era in Promozione ma a me andava bene e il fatto di aver disputato un bel campionato (perso nei playoff per salire in Eccellenza) mi ha aperto la porta per venire al Muravera. Primo anno bene e secondo pure perché abbiamo vinto il campionato». In serie D Nurchi sarà tra i protagonisti, nella lista dei riconfermati il bomber figura con il portiere Alessandro Arrus, il difensore Matteo Maccioni, i centrocampisti Simeon Ezeadi e Nicola Sogus, il fantasista Mirko Onano e l'attaccante Marco Dessena. In forse, per problemi di lavoro, Giacomo Chessa. «È importante che la società abbia riconfermato quasi tutto il blocco che ha vinto in Eccellenza, mi dispiace se non potrà darci una mano Giacomo ma sono contento che il capitano si sistemi col lavoro». Nurchi è tanto bravo quanto umile perciò non si sbilancia sul numero di gol da segnare la prossima stagione: «La serie D la conosco ed è molto impegnativa, non so quanti gol potrò segnare ma spero di farne il più possibile per per aiutare la squadra a centrare la salvezza».