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Zeman e il segreto della vittoria col Sora: «Ho agito come avrebbe fatto un nuovo tecnico e ho registrato la difesa»
«Sanna espulso? Avrei preferito stare con l'1-0»

Zeman e il segreto della vittoria col Sora: «Ho agito come avrebbe fatto un nuovo tecnico e ho registrato la difesa»

Come faccia una squadra a passare da una gara in cui perde 6-2 in casa ad un'altra nella quale batte il proprio avversario 2-0 lo rivela Karel Zeman che spiega come ha agito sulla testa dei giocatori del Selargius affinché producessero quella reazione che poi c'è stata nella vittoria contro il Sora: «È stato facile intervenire sulla testa dei ragazzi. Come spesso accade in altre realtà, che dopo una sconfitta del genere avrebbero chiamato un nuovo allenatore, allora io mi sono messo proprio nei panni del nuovo tecnico che si presenta alla squadra e dice: "Come difendevate prima del mio arrivo? Ora fate tutto il contrario"». In realtà il tecnico dei biancorossi ha curato in particolar modo i movimenti dei giocatori a protezione della propria porta. «Rispetto al solito programma - spiega Zeman - questa settimana abbiamo lavorato esclusivamente sulla fase difensiva, perciò i ragazzi sono sembrati più attenti e compatti ma sarebbe stato grave se questo lavoro non avesse prodotto dei benefici».

 

Karel Zeman sorridente si gode la vittoria contro il SoraBene capitan Piselli al rientro, che ha dato sicurezza e velocità in fascia destra anche se questo ha comportato lo spostamente a sinistra di Capelli che rende meno rispetto a quando gioca sulla fascia opposta, in mezzo Patacchiola e Usai non si sono concesse quelle pause viste contro l'Arzachena. «Come avevo fatto a Viterbo - ricorda il tecnico - ho schierato nuovamente la difesa senza fuoriquota, non sempre si potrà fare perché dipende dalle circostanze e dagli avversari che incontri». Ma è variato anche l'atteggiamento in campo: «Gli intendimenti erano quelli di essere aggressivi sui difensori avversari, stare un po' di più in attesa, se poi lo svolgimento dell'azione ce lo permetteva dovevamo distenderci in attacco come nelle partite precedenti». E così è arrivato il 2-0 anche se Zeman avrebbe preferito un risultato diverso: «Abbiamo segnato due gol e neanche uno subito ma siccome la seconda rete ci è costata l'espulsione avrei preferito che la gara fosse finita 1-0». Una gara che poteva essere chiusa ben prima del 93' così come poteva essere sbloccata già nel primo tempo, al Selargius manca un bomber d'area di rigore: «Se ci fosse qualcuno capace di far gol dai sedici metri per il gioco che produciamo faremmo molti più gol, siccome per ora ne abbiamo sbagliato anche ad un metro dal portiere vuole dire che sta mancando chi riesce a dare la zampata finale alle occasioni che costruiamo».

 

Sul piano del gioco la squadra poteva fare di più e il tecnico non dà nemmeno colpe al regista Atzori che ha terminato la gara anzitempo al 58': «Dovevamo essere più rapidi a passare da un lato all'altro del campo, molte volte eravamo in superiorità numerica a centrocampo in tre contro uno e non l'abbiamo sfruttata. Giuseppe è uno dei più partecipi nel Selargius, ci tiene tanto alla squadra e negli spogliatoi si infuria se i compagni giocano bene ma non portano a casa i risultati. Sull'espulsione mi è sembrato eccessivo il cartellino giallo per il fallo commesso». Con l'uomo in meno e la difesa bloccata, il Selargius ha subito meno rispetto a quanto ci si potesse aspettare. «Il Sora - spiega Zeman - contro una squadra chiusa non ha tante soluzioni. Loro giocavano spesso la palla avanti e con la difesa schierata questa tattica funziona solo se ci addormentiamo, come è capitato contro l'Arzachena. Oggi invece eravamo più che svegli». Uno dei momenti cruciali del match è stato verso la mezzora della ripresa quando il Sora, con l'uomo in più, ha sfiorato il pareggio colpendo la traversa con Cardazzi. Il tecnico del Selargius ricorda: «C'è anche una componente di casualità in certi risultati. Se contro l'Arzachena avessimo fatto gol nei primi minuti magari il risultato sarebbe stato molto diverso dal 2-6 finale, così come se il Sora anziché colpire la traversa avesse pareggiato, il risultato in questo caso sarebbe potuto essere diverso e comunque ingiusto per noi».

 

Ora la prossima sfida è a Genzano in casa del Cynthia: «Avremo due giorni di riposo, poi vedremo come recupereremo fisicamente da una gara che ci ha impegnato tanto sul piano della corsa. Di sicuro ci mancheranno Beppe Atzori e Riccardo Sanna, che saranno squalificati, ma conto di recuperare Migoni che in queste settimane ho avuto poco a disposizione e per noi è un elemento importante».

In questo articolo
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2014/2015
Tags:
Sardegna
Girone G