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Prima Categoria
«A Desulo senza paura, ma non sarà facile»

Cardedu, l'incubo delle grandi; Boi: «Vogliamo continuare a stupire, contro l'Ovodda vittoria meritata»

Il Cardedu alimenta la sua fama di 'ammazza grandi': dopo aver tirato un bruttissimo scherzo alla super corazzata Seulo a metà novembre, i ragazzi terribili guidati da mister Roberto Boi, negli ultimi anni un vero e proprio punto di riferimento del progetto tecnico del club ogliastrino, sono riusciti nell'impresa di fermare la cavalcata della capolista Ovodda, che si presentava alla sfida forte di otto risultati utili consecutivi, di cui ben sette vittorie, riaprendo di fatto i giochi per il primo gradino del podio e, aspetto ancora più importante, rilanciando le quotazioni dei bianco-rossi, quinti in classifica, a due punti dall'Aritzo.
Dati alla mano, il Cardedu è sicuramente tra le formazioni più in forma del torneo: la sconfitta ormai lontana, quinto ko di fila, rimediata sul campo del Perdasdefogu, è probabilmente il punto più basso di un avvio di stagione decisamente negativo; c'è stato poi un vero e proprio cambio di marcia, che ha fruttato la bellezza di nove successi, intervallati dal ko esterno di Barisardo.
Nella prossima sfida, tutt'altro che facile, contro il pericolante Gennargentu, a digiuno di punti ormai da tre turni, la compagine del presidente Antonio Boi cercherà di aggiungere un altro tassello ad una stagione sin qui da incorniciare, vendicando contemporaneamente il ko subito all'andata.

 

«Un impegno sicuramente molto delicato: loro scenderanno in campo per conquistare i tre punti, non hanno altra scelta, considerando che occupano una posizione in classifica piuttosto pericolosa. Per quanto ci riguarda, andremo a giocarcela senza particolari pressioni, anche se è vero che sui campi in terra battuta non vinciamo da anni. Faremo il massimo per restare in alto il più possibile, il prossimo impegno dunque acquista un valore particolare. Per il resto, l'atteggiamento della mia squadra sarà sempre lo stesso: non mi piace perdere nemmeno nelle amichevoli, i ragazzi sanno bene come la penso».

 

Il Cardedu si presenta con un biglietto da visita di tutto rispetto: il 2 a 1 rifilato alla capolista Ovodda è stato senza dubbio il risultato più pesante dell'ultima giornata. «Gara combattuta, ma corretta: nonostante l'altissima posta in palio, si è giocato a pallone, senza inutili tensioni. Il confronto è stato condizionato dal forte vento, che ne ha limitato lo spettacolo, soprattutto dal punto di vista tattico, con le due squadre costrette ad affidarsi, spesso, a lanci lunghi. Abbiamo voluto fortemente la vittoria, penso sia questo ad aver fatto la differenza, in definitiva». I bianco-rossi non sono nuovi ad imprese del genere, considerando che a metà novembre anche il Seulo aveva dovuto sventolare bandiera bianca. «In casa vendiamo la pelle a caro prezzo, contro chiunque. E' normale poi che quando giochi con squadre più forti, con organici più attrezzati, gli stimoli aumentano. Non dobbiamo comunque perdere di vista i nostri obbiettivi: puntiamo ad un campionato tranquillo, senza particolari patemi, come capitato negli ultimi anni. Tuttavia è ovvio che cercheremo di migliorare ancora, inutile mettersi limiti a questo punto della stagione».
L'avvio non è stato dei migliori, con cinque sconfitte consecutive. «Probabilmente abbiamo pagato la troppa convinzione nei nostri mezzi; venivamo da un precampionato di altissimo livello, in cui avevamo messo in mostra ottime cose, contro formazioni di spessore. Ci siamo presentati all'esordio un po' scarichi, c'è voluto più tempo del previsto per entrare in forma, con diversi infortuni che ci hanno complicato le cose, oltre ad un pizzico di sfortuna di troppo. Con il recupero di tutti gli effettivi le cose si sono fortunatamente sistemate; sono felice perchè il gruppo è rimasto compatto, nonostante le difficoltà, ed è stato in grado di reagire nel migliore dei modi».

Al momento siete tra le squadre che stanno meglio in assoluto: quella di domenica è la nona vittoria in dieci gare; l'unico neo, il passo falso di Barisardo. «Una gara decisa dagli episodi: c'era un rigore a nostro favore, non dato, mentre agli avversari è stato concesso un penalty piuttosto dubbio. Dopo il 2 a 0, arrivato su palla inattiva, ci siamo disuniti. Affrontavamo un avversario ostico, una squadra forte e costruita per vincere il campionato, ci può stare, anche se non ho assolutamente nulla da recriminare sul piano della prestazione. Rimane la convinzione che con un po' di fortuna, le cose sarebbero andate diversamente». Il gruppo ha ancora margini di crescita notevoli: «Nelle ultime partite - ammette il giovane tecnico - siamo migliorati tantissimo, anche se la rosa è un po' rimaneggiata: a dicembre sono andati via quattro giocatori, un attaccante in più non sarebbe male, ma non ci lamentiamo: continuiamo a valorizzare i ragazzi di Cardedu, tanti giovani interessanti ora troveranno più spazio. Per il resto, puntiamo molto su Sebastian Jurado, l'argentino che ci dovrebbe consentire di fare il salto di qualità: ora spero solo di poterlo schierare con più continuità».
Anche sul piano personale, Boi punta decisamente in alto: «Le ambizioni non mi mancano, non sono mai contento, penso che sia la premessa fondamentale per continuare a fare bene. I ragazzi mi stanno insegnando tantissimo, ogni giorno faccio dei piccoli progressi, ma devo tutto a loro».

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna
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Girone C