«Coghinas competitivo, per noi un bel banco di prova»
Il Siligo in scia alla capolista, Pinna: «Stare ad un punto dalla corazzata Sennori non può che lusingarci»
Se la corsa alla Promozione, per quanto riguarda il Girone E di Prima Categoria, è ancora aperta ed entusiasmante, è grazie soprattutto al Siligo, che sta riuscendo nella difficilissima impresa di tenere il passo forsennato di una fuori serie come il Sennori, staccato soltanto di una lunghezza. I ragazzi allenati da mister Luciano Pinna hanno messo in fila ben otto successi in queste prime nove uscite, con un unico ko, nemmeno a farlo apposta, rimediato proprio nel confronto con la capolista. I gialloblù domenica hanno chiuso, nel migliore dei modi, un ciclo di tre gare codensate in sette giorni, conquistando un bottino di nove punti che hanno dato ovviamente un'ulteriore iniezione di fiducia alla squadra, ma ora sarà necessario continuare a correre forte, per non vanificare quanto di buono fatto sino ad ora, già a partire dal prossimo confronto con il Coghinas.
«Quella giocata contro il Badesi era la terza di un ciclo iniziato domenica scorsa contro il Cus — spiega mister Luciano Pinna —, considerando che a metà settimana siamo tornati in campo per recuperare un tempo, più qualche minuto, del confronto con l'Olmedo, interrotto a causa di un infortunio rimediato dall'arbitro. Sono stati sette giorni impegnativi, ma per fortuna è andato tutto nel migliore dei modi: ci siamo messi in tasca nove punti, una cosa tutt'altro che scontata, a dire il vero».
La ciliegina sulla torta è rappresentata dunque dal successo, di misura, ottenuto nell'ultima uscita contro la compagine guidata da mister Serra.
«Conoscevamo bene il nostro avversario, sapevamo che avrebbero lottato sino all'ultimo per provare a tornare a casa con un risultato positivo».
Il tecnico analizza la sfida: «Le occasioni migliori le abbiamo costruite noi, e se devo essere sincero abbiamo sofferto poco, senza correre particolari rischi in difesa. Nel secondo tempo, poi, siamo riusciti a sbloccare il punteggio con Mazoni». Il classe '99 ha già collezionato otto reti. «Sta segnando tanto, è vero, ma la cosa più importante è che sta continuando a crescere, partita dopo partita; ovviamente ha ampi margini di miglioramento, considerando che ha compiuto da poco 22 anni. Tutto il gruppo a mia disposizione, comunque, presenta enormi qualità: a parte qualche elemento di esperienza, gli altri sono tutti giovanissimi. Alessandro è uno degli elementi di maggior spicco: un bel giocatore, oltre che una bellissima persona, molto umile, si allena con entusiasmo. Sta facendo bene, come peraltro merita».
Tra le otto vittorie ottenute dal Siligo in questa prima parte di stagione, la più importante è, probabilmente, quella ottenuta nel big-match contro il Cus Sassari.
«Eravamo consapevoli che non sarebbe stata una passeggiata; abbiamo giocato su un campo in erba, e noi non siamo abituati a quella superficie. In più era una giornata piovosa, il terreno bagnato faceva scorrere la palla con tanta velocità; le insidie erano tante, insomma».
Ma i giallo-blu hanno offerto l'ennesima prestazione di grande personalità.
«Siamo stati bravi a reagire dopo aver incassato il doppio svantaggio, nei primi 15-20 minuti. Dopo siamo riusciti a registrare meglio alcuni meccanismi e da quel momento abbiamo iniziato ad esprimerci come sappiamo, riuscendo a portare a casa la vittoria. Una partita tosta, senza dubbio, vinta con merito».
La striscia positiva del Siligo dura ormai da cinque giornate.
«Credo che giocare bene e vincere sia l'obiettivo di tutte le squadre, ma non è assolutamente scontato riuscirci. Noi stiamo attraversando un buon periodo, non lo nascondo, e i risultati non sono frutto del caso, anzi. La società sta facendo un grossissimo lavoro in questi anni, sta cercando di gettare le basi per il futuro con una programmazione oculata: le risorse a disposizioni per allestire l'organico non sono sicuramente quelle del Real Madrid o della Juventus, non possiamo permetterci di sborsare cifre mirabolanti per allestire la rosa, ma tutto sommato non possiamo che essere soddisfatti per come ci stanno andando le cose e ora cercheremo di regalare alla società i risultati che merita. Non dimentichiamoci, comunque, che siamo la squadra di calcio di un paese piccolissimo, che conta appena 800-850 abitanti, ma qui ci tengono moltissimo e i dirigenti non fanno altro che cercare di rappresentare al meglio la volontà dei loro concittadini. Probabilmente questi ultimi due anni di lockdown provocati dal Covid hanno contribuito a far crescere nei ragazzi la voglia di tornare in campo e di giocare; la società ha avuto così il tempo di studiare tutte le mosse, ma il loro è un discorso che parte da lontano e ora stanno semplicemente raccogliendo i primi frutti».
La classifica parla chiaro in questo senso: 24 punti all'attivo che valgono per il secondo posto.
«Non facciamo mai programmi a lunghissima scadenza, quindi siamo partiti senza obiettivi particolari, ma di sicuro tutti speravamo di trovarci in una buona posizione a questo punto della stagione. Devo essere realistico: questa squadra è stata costruita proprio per ben figurare nel torneo e il fatto di trovarci ad una sola lunghezza dal Sennori, che è la vera corazzata di questa categoria, non può che lusingarci». Pinna però predica prudenza. «Sappiamo che incontreremo delle difficoltà lungo il nostro percorso, ma se riusciremo a mantenere questo passo non potremo che essere contenti, e ce la metteremo tutta per andare avanti».
L'unico neo, almeno sino ad ora, è rappresentato dal ko rimediato proprio contro il Sennori.
«Anche in quella circostanza però abbiamo fatto una bella partita; è stato il momento, credo, in cui abbiamo alzato il livello delle nostre prestazioni, perchè se vuoi fare bene contro una squadra così forte non c'è altra soluzione, e i miei sono usciti dal campo a testa alta. Conosco gran parte dei loro giocatori, l'allenatore è un mio amico, un tecnico molto preparato; la società è ben strutturata, hanno tutte le carte in regola per puntare alla Promozione». Pinna aggiunge: «Probabilmente il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio: noi abbiamo sbagliato un calcio di rigore all'80', poi il Sennori ha segnato con i suoi attaccanti, Nuvoli e Usai, che per questa categoria sono un vero e proprio lusso».
Il tecnico ora si concentra sulla prossima sfida, in casa del Coghinas terzo in classifica.
«Sin dall'inizio della stagione tutti parlano del Sennori, ma io sapevo benissimo che dietro di loro ci sarebbero state almeno altre tre-quattro squadre, tutte di ottimo livello, e tra queste ci metto di sicuro i bianconeri. Sono un po' staccati in classifica, ma possono comunque contare su una rosa molto competitiva; anche quello sarà un bel banco di prova. L'affronteremo con fiducia e ce la metteremo tutta per spuntarla contro un'ottima squadra».