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L'Olbia vista a Terracina è quella di Scotto: «Fatto un salto in avanti, con più cinismo avremmo vinto»
«Il lavoro paga, ho fiducia e ci mancano 5 punti»

L'Olbia vista a Terracina è quella di Scotto: «Fatto un salto in avanti, con più cinismo avremmo vinto»

Si può essere arrabbiati pur essendo contenti? Sì, specie se sfuma una vittoria all'ultimo secondo dopo aver giocato una grande partita. Pierluigi Scotto si morde ancora le mani per non aver sbancato Terracina ma l'Olbia la sente sempre più sua. «Ho visto la mia squadra crescere tanto sotto l'aspetto tattico - dice il tecnico sassarese - siamo stati organizzati, corti e stretti, con la predisposizione a fare la partita così come quando siamo al Nespoli. Sono contento per la prova di tutti, ci è mancato il cinismo sottoporta altrimenti avremmo vinto 3-1 e fatto uno scatto in avanti anche in classifica». Che vede i bianchi all'ottavo posto con 2 vittorie, 2 pareggi, 2 sconfitte e una differenza reti pari a zero con 11 gol fatti e altrettanti subiti. «La difesa è andata molto bene - continua Scotto - bravi i centrali Del Rio e Pinna, al di là che abbiano determinato il gol del vantaggio, e bravi anche gli esterni Ravot e De Cicco, ma sono andati benissimo anche a centrocampo i vari Barone, Steri e Capuano, che si sta adattando alla grande come interno e che posso poi utilizzare all'ala quando gioco coi tre trequartisti». L'unico neo, se proprio va cercato nella bella prova di Terracina, è stato l'attacco, il reparto dell'Olbia che ha convinto sin da subito. Fabio Oggiano, capocannoniere dei bianchi con 5 gol, ha fatto ammattire gli avversari e cercato la rete dell'ex che però non è arrivata. «È mancato un po' di cinismo là davanti - ripete Scotto - Non ho potuto schierare Mastinu per una botta presa in testa nell'allenamento di rifinitura ma non ho voluto rinunciare al tridente e, quando a 20' dal termine, ho tolto La Cava per far entrare Peana, ho messo Oggiano prima punta alla Di Natale per sfruttare gli enormi spazi che si stavano creando. Peccato non aver chiuso la gara perché la vittoria nostra ci stava tutta».

 

Pierluigi Scotto al primo anno sulla panchina dell'OlbiaL'Olbia cercava l'exploit esterno, coi tre punti sareste stati al quinto posto ora

«È vero, la classifica non rende merito al potenziale che sta mostrando la mia squadra ma resta ancora corta e risaliremo preso la corrente. In fin dei conti, ci mancano 5 punti che gridano ancora vendetta. Col Budoni e Terracina avevamo due vittorie in mano e siamo stati raggiunti nel recupero, a Viterbo non meritavamo di perdere e ci ha condannato solo un'autorete. Ci è stato tolto un qualcosa ma gli ultimi segnali sono davvero positivi e mi inducono a dire che siamo sulla strada giusta»

Una vittoria avrebbe reso più salda la panchina

«Ma io sono tranquillo perché sento la fiducia che ha in me la società, formata da persone davvero in gamba che ti mettono nella condizione di fare calcio come voglio io. E sono tranquillo perché conosco un solo modo di fare l'allenatore: lavorare sodo sul campo, metterci impegno, serietà e passione. I ragazzi si stanno facendo un mazzo da luglio a oggi, il gruppo è nuovo e ha avuto bisogno di tempo perché l'amalgama non è un qualcosa che compri nel mercato estivo»

L'Olbia, però, è una piazza esigente

«Anche io lo sono, infatti non mi accontento mai ma non vorrei si giocasse sui proclami estivi coi quali si diceva che l'Olbia voleva essere protagonista. Ma vincere il campionato è un conto, mentre stare nei primi 5 posti è un'altra cosa, considerato il fatto che ci sono club come Ostiamare, Lupa Castelli Romani e Viterbese che hanno speso più di noi. Io però non mi tiro certo indietro ma non è neanche adesso che si vincono i campionati e poi dico che a Olbia non sempre può piovere ma uscirà anche per noi il sole»

Qualche raggio consistente si sta vedendo 

«Direi proprio di sì, ora sto vedendo la squadra che voglio io, abbiamo trovato la quadratura e fatto un salto in avanti. In questo periodo è stata messa sotto accusa la difesa perché prendevamo troppi gol su palle inattive, ho fatto rivedere tutti i filmati alla squadra e nei calci d'angolo le prendiamo tutte noi tranne una volta a Viterbo con Pippi dove peraltro la palla è entrata dentro per lo sfortunato tocco di Khalì. Qualche problemino c'è stato nelle punizioni laterali ma abbiamo corretto alcune posizioni. E non è nemmeno un problema del portiere fuoriquota perché Sannino sta facendo bene, sfortuna sua e nostra che abbiamo preso anche gol pazzeschi come quello di Saraniti a Viterbo, De Marco a Sora, Fontanella col Budoni. Poi verrà il turno anche di Saraò perché tengo in considerazione tutti e faccio le cose con raziocinio»

Ora, nella gara con l'Anzio, cercherete di rifarvi con una vittoria per presentarvi al massimo in casa della capolista Ostiamare

«Con l'Anzio non sarà facile perché non ci concederà spazi e vorrà sfruttare la velocità dei suoi attaccanti come Alfonsi ma noi vogliamo ripetere la prestazione di domenica scorsa, uscire vincitori dal Nespoli per accrescere ancor di più la nostra autostima e poi penseremo alla gara con l'Ostiamare nella quale, posso assicurare, faremo molto bene»

Che differenze sta trovando mister Scotto rispetto al campionato scorso?

«È cresciuto il livello tecnico, con la riforma dei campionati ora in serie D sono scesi diversi giocatori che prima erano in Lega Pro, i 4 fuoriquota ci sono sempre e le gare si giocano spesso sul confronto fra gli esterni bassi che quasi sempre sono giovani e gli attaccanti esterni che quasi sempre sono "anziani"»

Le squadre sarde, Arzachena a parte, stanno raccogliendo meno rispetto a quanto stanno facendo vedere sul campo

«L'Arzachena è stata rinforzata con alcuni giocatori che erano in Lega Pro, è compatta e può farti sempre male. Il Budoni è una grande squadra che nelle ultime tre partite poteva conquistare benissimo 5 punti in più. La Nuorese ha avuto solo una battuta a vuoto domenica ma giocava in casa della capolista. Il Selargius è giovane e non può che migliorare mentre l'Olbia ha preso due cazzotti col Budoni in Coppa e col Viterbo in campionato ma ora si sta riprendendo, non rinunciando mai ai tre attaccanti, ritrovando solidità difensiva e gli equilibri giusti a centrocampo. La rivedrete presto più in alto perché il lavoro paga sempre e il tempo sarà galantuomo anche con noi» 

In questo articolo
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2014/2015
Tags:
Sardegna
6 Andata
Girone G