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Ruggiero si riprende il Serramanna: «Sorpreso della chiamata, giocatori demoralizzati ma con la rabbia giusta per salvarci»
Il tecnico: «Castiadas? Gara dura ma faremo bene»

Ruggiero si riprende il Serramanna: «Sorpreso della chiamata, giocatori demoralizzati ma con la rabbia giusta per salvarci»

Ritorno di fiamma tra il Serramanna e Diego Mariano Ruggiero. Il tecnico argentino è di nuovo alla guida della squadra del presidente Chicco Maccioni da martedì. Ruggiero venne esonerato dopo la sconfitta sul campo del Valledoria per 4 a 1, ma la società biancoceleste è tornata sui propri passi riaffidando la guida tecnica al nativo di Rosario che ha ripreso il posto lasciato a Giuseppe Mura. Per quest’ultimo solo due le gare da allenatore dei mediocampidanesi, entrambe perse contro Progetto Sant’Elia e La Palma, dirette concorrenti nella corsa per la permanenza in Eccellenza. Il secondo atto della storia tra Serramanna e Ruggiero riprenderà domani nella gara interna contro il Castiadas di Marco Piras. Per i biancocelesti l’obbligo di vincere per uscire dalla zona playout. Gara affidata al fischietto cesenate Andrea Casadei coadiuvato dagli assistenti Lai e Sozzo di Carbonia.

 

Mister Ruggiero, si sarebbe mai aspettato una seconda chiamata in panchina dopo appena due settimane dal suo esonero?

«Sinceramente no, è un fatto non molto comune nel calcio dilettantistico. Di solito si tende a cercare altre alternative e non si torna mai sull’allenatore esonerato poche settimane prima»

Con il presidente Maccioni cosa vi siete detti?

«Con il presidente Maccioni, con i dirigenti e con i giocatori, abbiamo un obiettivo comune ed è quello di raggiungere la salvezza. Ora spetta a noi lavorare bene per conseguire il traguardo che ci siamo preposti»

La squadra sta attraversando un duro periodo di crisi, nelle ultime otto giornate appena due punti conquistati proprio con lei in panchina. Come uscirne fuori?

«L’unico modo per tirarci fuori da questa situazione è quello di lavorare intensamente, con molta umiltà e con la rosa al completo. È un momento difficile e bisognerà dare il massimo per salvarci»

Da martedì ha ricominciato ad allenare la squadra. Come ha trovato i ragazzi?

«Molto demoralizzati ma, allo stesso tempo, hanno tanta rabbia dentro per ripartire sin dalla prossima partita con il piede giusto».

Proseguirà il percorso interrotto quindici giorni fa, o è pronto ad una sorta di rivoluzione sia dal punto di vista mentale che tattico?

«Proseguirò senza dubbio con lo stesso disegno tattico, anche se in alcune circostanze non ho potuto contare su tutti i giocatori. Ai miei ragazzi chiederò sicuramente un atteggiamento diverso vista la classifica».

A sette giornate dal termine con una classifica che fa paura e, con gli scontri diretti contro Alghero, Samassi e Tempio, il Serramanna come dovrà affrontare questo forcing finale?

«Dovremmo pensare partita dopo partita, senza guardare chi abbiamo davanti e consapevoli che si può ribaltare questa situazione di svantaggio, ma solo ed esclusivamente lavorando tutti insieme»

Domani ospiterete il Castiadas che sta attraversando un ottimo periodo di forma. Come arrivate alla gara?

«Con molta voglia di far bene e consapevoli che andremo ad affrontare un avversario in ottima forma. Come ho detto in precedenza, dobbiamo affrontare gara per gara senza guardare chi abbiamo di fronte»

I sarrabesi non avranno a disposizione Martinez, punto fermo nel reparto avanzato della compagine di Piras. Pensa che questa assenza potrebbe risultare un punto a vostro favore?

«Il problema principale per oggi, al momento, siamo noi stessi. Noi, come collettivo, dobbiamo pensare solo a noi».

Pietro Piga

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2013/2014
Tags:
Sardegna
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Intervista