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Castiadas, per Mereu seconda vittoria di fila: «Accresce l'autostima dei ragazzi». Muravera, amarezza di Piras: «Perso giocando meglio, loro sempre a terra»
Derby sentito deciso dal gol di Emiliano Melis

Castiadas, per Mereu seconda vittoria di fila: «Accresce l'autostima dei ragazzi». Muravera, amarezza di Piras: «Perso giocando meglio, loro sempre a terra»

Pugni stretti e urlo liberatorio. Così Bernardo Mereu ha festeggiato la seconda vittoria di fila del suo Castiadas, ancora in trasferta e ancora senza subire gol.

Marco Piras e Bernardo Mereu, tecnici di Castiadas e MuraveraUn successo di misura a Muravera e giunto con sofferenza ma con uno spirito di gruppo che contraddistingue le squadre dell'ex tecnico della Nuorese: «Gara equilibrata tra due squadre che ci hanno messo tanto agonismo purtroppo quando il vento è forte diventa quasi impossibile giocare ma i ragazzi hanno provato a sviluppare alcune trame di gioco. Certo, dobbiamo migliorare ancora, la squadra è stata ricostruita per intero e ha bisogno di tempo affinché si trovi l'amalgama necessario, dobbiamo migliorare soprattutto nella gestione della palla perché non è facile per i ragazzi giocare con il peso di una classifica deficitaria. Non dimentichiamoci che in mezzo al campo con Rais c'erano due ragazzi interessanti pur sempre del '97. Ma sono contento della vittoria, ottenuta contro un avversario in salute e che ha giocatori di spessore in ogni reparto, tre punti per noi importanti per far crescere l’autostima nei ragazzi che durante la sosta hanno lavorato con dedizione e passione e vogliono fortemente risalire in classifica». L'arrivo di Emiliano Melis è stato importante per il Castiadas che ancora deve completare la rosa: «Non è facile fare mercato a gennaio, ci manca una prima punta. La società e il direttore stanno lavorando affinché arrivi il giocatore giusto. Emiliano è un giocatore intelligente e di qualità, ha fatto un bel gol di testa, non giocava una gara ufficiale da sette mesi e alla fine era stremato».

 

Per Marco Piras l'amarezza è tanta. Dal derby il Muravera cercava i punti per proseguire la corsa verso la salvezza: «È un peccato perché se c'era una squadra che doveva non dico pareggiare ma vincere era il Muravera, abbiamo giocato al calcio al contrario loro che erano sempre a terra. L'arbitro ha favorito il gioco ostruzionistico del Castiadas, c'è amarezza perché ci sentiamo scippati. La sconfitta non cambia niente per noi, sappiamo che dobbiamo soffrire fino alla fine e siamo pronti a farlo, siamo sereni perché se perdi e non giochi non va bene, se perdi giocando decisamente meglio dell'avversario è un peccato, queste sono le gare che nascono male e finiscono peggio, ci teniamo stretti la prestazione e la voglia che ci hanno messo i ragazzi». Sul ricorso alla palla lunga: «Altre volte ha pagato visto i giocatori che abbiamo in attacco ma sappiamo anche giocare palla a terra con Dessena che si mette tra le linee. Ho inserito Cotza per sfruttare la sua freschezza e ha inciso. Sono fiducioso per il futuro, fortunatamente domenica siamo di nuovo in campo, col San Cesareo è un altro scontro diretto, ci prepareremo al meglio e cercheremo di giocare con un po' più di malizia, questo ci ha insegnato il Castiadas, una strategia che a me non piace adottare ma che ha portato alla vittoria».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2015/2016
Tags:
Sardegna
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Girone G