Salta al contenuto principale
Massimo Cappai saluta l'U.S Villasor: «Mancano le premesse per continuare»
«Mi dispiace lasciare i giocatori e la società»

Massimo Cappai saluta l'U.S Villasor: «Mancano le premesse per continuare»

Che il calcio dilettantistico sardo non stia attraversando un periodo felicissimo è un fatto ormai assodato e confermato dalle tantissime notizie che si susseguono in continuazione e che, simili ad un bollettino di guerra, raccontano di molte, troppe società che non ce la fanno più a continuare e sono costrette a sventolare bandiera bianca.
I club più fortunati che riescono, in un modo o nell'altro, a sostenere le tantissime spese necessarie per iscriversi ai vari campionati, devono però, per forza di cosa, allestire i propri organici tenendo inevitabilmente d'occhio il bilancio.
Capita quindi che un allenatore valido come Massimo Cappai, che lo scorso maggio ha conquistato una miracolosa salvezza con l'U.S Villasor nello spareggio play-out contro l'Atletico Masainas, non riesca a trovare l'accordo con la società e sia portato, a malincuore, ad abbandonare un progetto che ha, per stessa ammissione del tecnico, ampi margini di crescita.

Si conclude l'esperienza di Massimo Cappai alla guida dell'U.S Villasor

«Negli scorsi giornidichiara Massimo Cappai - ho avuto modo di parlare direttamente con la dirigenza, per conoscere meglio quali erano i loro programmi in vista della prossima stagione.
In sostanza, la società voleva prima capire quali fossero le mie richieste, per poi pianificare le strategie di mercato: l'intenzione era quella di confermare in blocco la squadra dell'anno scorso, a cui si sarebbe aggiunto, eventualmente, qualche nuovo innesto; io in realtà avevo già stilato una lista di ragazzi che avrebbero potuto fare al caso nostro e permetterci, assieme ai giocatori locali che sono peraltro molto validi, di disputare un campionato tranquillo e magari migliorare rispetto alla stagione appena conclusa.
Ovviamente ci sarebbe stato bisogno di dare almeno un rimborso spese a coloro che, già dall'anno scorso, venivano da fuori, ma il Presidente, insieme ai suoi collaboratori, mi ha spiegato che al momento non possono fare grandissimi investimenti; è una situazione che capisco, considerando che le società spesso si devono affidare ai contributi degli sponsor che, in questo periodo di crisi, scarseggiano.
Il discorso –
continua Cappai - è stato pressapoco il medesimo anche per quanto riguarda il sottoscritto: ci tengo a precisare che, nello scorso campionato, ho preso la squadra dal mese di novembre; quest'anno invece avrei dovuto incominciare, con la preparazione, ad agosto, con delle inevitabili spese aggiuntive a mio carico; in un certo senso avrei avuto più aspetti negativi che positivi ad accettare la loro offerta, che era in linea con quanto mi avevano proposto in passato.
I dirigenti dell'U.S Villasor mi hanno garantito che avrebbero dato la massima priorità a trovare l'accordo con me, ma in definitiva non si sono creati i presupposti e le condizioni per continuare con il nostro rapporto».

 

Una situazione irrecuperabile - «Ci siamo sentiti anche nei giorni successivi a questo primo colloquio, ma fondamentalmente la situazione era sempre la stessa.
La dirigenza dell'U.S Villasor ha poi trovato l'intesa con Filippo Marcis, l'allenatore dell'Under 18 della San Biagio: gli auguro naturalmente di fare un bel campionato, perchè comunque la rosa è valida; l'unico problema è che i giocatori, che non percepiscono nessun tipo di rimborso, con il passare delle giornate, se non trovano i giusti stimoli, tendono ad abbandonare la squadra, complicando notevolmente la situazione; se non hai la possibilità di disporre di un Under, o di un settore giovanile, rischi seriamente di avere gli uomini contati; gli auguro soprattutto di non dover rivivere i momenti critici dell'anno scorso, perchè penso sia difficile ripetere una salvezza come quella che abbiamo conquistato a maggio.
A me dispiace molto –
conclude Cappai -, soprattutto perchè con alcuni ragazzi si era creato davvero un bellissimo rapporto; quella che abbiamo vissuto assieme è stata una splendida esperienza, mi ha fatto crescere tanto come allenatore; ci tengo a precisare che comunque, con i dirigenti e con tutto l'ambiente in generale, ci siamo lasciati serenamente.
Il rammarico c'è, perchè mi sarebbe piaciuto continuare con loro, ma a queste condizioni era impossibile; se mi arriverà qualche altra proposta la valuterò con tranquillità, ora resto alla finestra e attendo».

In questo articolo
Squadre:
Allenatori:
Campionato:
Argomenti:
Stagione:
2012/2013
Tags:
Girone B