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Carbonia
«Porcheddu e Dore? Il loro sì a restare ci ha riempito d'orgoglio»

Il Carbonia all'esordio, Canu: «Ci aspetta un campionato lacrime e sangue ma venderemo cara la pelle»

L'Eccellenza ha ancora una sua squadra esordiente tutta da scoprire. Dopo le due gare di Coppa Italia e la prima giornata di campionato, si alzano i veli anche al Carbonia, che domenica farà il suo debutto stagionale assoluto in quel di Barisardo avendo rinunciato a partecipare alla manifestazione tricolore e avendo subito osservato domenica scorso il proprio turno di riposo.

Il club minerario ha passato un'estate molto complicata, con un passaggio di consegne al vertice societario che non si è concretizzato e col direttivo che ha confermato alla presidenza Stefano Canu, ma con il 90% della rosa che aveva chiuso al settimo posto e sfiorato la conquista della Coppa Italia che si è ridistribuito nelle squadre sarde di serie D ed Eccellenza. Nella ricostruzione del gruppo affidato a Maurizio Ollargius, che partiva da tutti gli allievi del 2006 promossi in prima squadra (alcuni dei quali con qualche presenza in categoria), ci sono state due lietissime e importantissime conferme del trequartista Andrea Porcheddu, capocannoniere della squadra biancoblù lo scorso anno con 14 reti, e del centrocampista offensivo Gabriele Dore, con esperienze in serie D ad Arzachena. Più una serie di arrivi sul fronte over che riguardano il portiere argentino Mauro Alcaraz, i difensori centrali classe 2000 Ernest Wojcik, italo-polacco, e Santiago Agustin Brailly Bigata, argentino col passaporto spagnolo, cui si aggiungono Andrea Carta (rientrato a Carbonia dopo diversi anni vissuti fuori dall'Isola) e Andrea Sedda (recuperato da un infortunio), i centrocampisti Costantino Chidichimo (con 80 gare in serie D) ed Ezequiel Cordoba, argentino ex Guspini, l'attaccante ex Bosa  Alessio Romanazzo

 

Stefano Canu
Il presidente Stefano Canu

Che Carbonia vedremo in campionato ce lo indica il presidente Stefano Canu: «Visto l'andamento dell'estate dovrei dire "che Dio ce la mandi buona". Ma aggiungo anche che, nei mesi scorsi, non ci ha mai sfiorato l'idea di portare questa società al fallimento. Abbiamo passato settimane complicate ma, per noi, essere arrivati giovedì al campo con 23 giocatori per fare un'amichevole a Sant'Antioco è un gran traguardo. Il calcio ti mette di fronte a prove difficilissime, noi ora dobbiamo capire cosa abbiamo costruito, correndo a perdifiato per recuperare il tempo perso e mettendo su una squadra che, di fatto, solo da questa settimana si è allenata tutta insieme. Non si può dall'oggi al domani avere subito i giocatori visto che, col budget limitato come il nostro, nascono contrattazioni molto lunghe. All'8 agosto, quando quasi tutte le rose delle nostre avversarie erano state fatte e avevano già iniziato la preparazione, avevamo solo una squadra fatta di under e nessun adulto. Ora abbiamo 9/10 over ma siamo comuqnue cortissimi perché, con una squalifica o un infortunio dobbiamo pescare dagli under, molti di loro esordienti anche se di sicuro talento, che però non sono quelli già pronti dell'anno scorso, come Mancini e Muscas, che giocavano da grandi».

 

Fra i punti fermi della squadra ci sono Porcheddu e Dore che hanno deciso di vestire ancora la maglia biancoblù. «La loro decisione di restare ci ha riempito d'orgoglio - rivela Canu - Ad esempio le parole di Porcheddu ci hanno fatto emozionare: "Quando nessuno mi si filava si fece avanti solo il Carbonia; qui sono tornato ad essere un giocatore apprezzato in tutta la Sardegna e ora mi sento di dover ripagare quella fiducia". Andrea ha fatto un importante atto d'amore, ma questo vale anche per Gabriele. Loro sono stati i trascinatori del nostro mercato e ci riteniamo fortunati nell'aver costruito un gruppo affiatato».

 

Un nuovo Carbonia che, al momento, viene indicato tra le squadre con le minori probabilità di cavarsela nella lotta per non retrocedere. «Siamo del tutto consapevoli - dice con chiarezza Canu - che ci aspetta un campionato lacrime e sangue. Non dico che il Carbonia non sia alla pari con chi parte per salvarsi, perché siamo pur sempre speranzosi di poter onorare il nostro blasone e fare bella figura e buone prestazioni. Vedo almeno una decina di squadre attrezzatissime e vedo anche chi lo scorso anno ha lottato per non retrocedere, come il Sant'Elena, che ha creato una gran bella squadra da ciò che ho potuto vedere in Coppa Italia. Ma le difficoltà ci devono spronare a dare il massimo. Cercheremo di vendere cara la pelle, , lo dobbiamo ai nostri tifosi, ogni partita per noi sarà importantissima per conquistare punti contro chiunque». A partire dalla gara in trasferta a Barisardo: «Una gara difficilissima. Li ho visti in Coppa Italia a Villasimius e mi hanno impressionato dal punto di visto organizzativo e fisico, con grande fame e voglia; una caratteristica che, alla lunga, può pagare. Sarà inoltre un piacere rivedere tra gli avversari Fredrich, con noi al primo anno di serie D, e Camara che venne al secondo anno. Sarà la nostra prima gara ufficiale, accompagnata da tutte le incognite del caso, e va comunque giocata al massimo delle nostre possibilità».

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2023/2024