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Alex Tomasi, attaccante, Gonnosfanadiga
«Contro la San Marco venderemo la pelle a caro prezzo, con l'Idolo sfida decisiva»

Il Gonnosfanadiga si aggrappa ai gol di Tomasi: «Annata particolare per me, ma ora voglio chiuderla in bellezza»

Il Gonnosfanadiga ci crede, continua a spingere forte e mantiene vivo, anzi vivissimo, il sogno di centrare la salvezza, magari evitando la lotteria rappresentata dallo spareggio play-out: si può facilmente tradurre in questo modo il 2 a 1 rifilato nell'ultima uscita all'Arborea, una delle compagini più in forma del torneo, per il quarto successo raccolto in otto gare; un toccasana non solo per la classifica, che fa registrare il quartultimo posto, ma anche e soprattutto per il morale.
I bianco-verdi, dunque, sono ancora in corsa per il grande obbiettivo stagionale e si preparano alle tre finalissime in programma nei prossimi 270', a cominciare dalla sfida d'alta quota, sicuramente non semplice, contro la lanciatissima San Marco. La bella coppia di allenatori composta da Garau e Vacca, chiamata per sostituire il dimissionario Zaccolo, potrà contare, in vista dello sprint decisivo, su bomber Alex Tomasi, di nuovo in gol, per due domeniche consecutive, che con la sua grande esperienza è pronto a trascinare la squadra verso un obbiettivo che appare difficile, ma sicuramente non irraggiungibile. Spetta proprio all'attaccante fare il punto della situazione dopo una delle prestazioni più convincenti dell'anno.

«Sapevamo che quella di domenica non sarebbe stata una partita facile — dichiara Tomasi —, in questo momento l'Arborea sta mettendo in mostra ottime cose, ma noi siamo scesi in campo con la voglia di vincere e fare bene, come del resto è capitato anche in altre partite, ma a volte gli episodi non hanno girato dalla nostra parte». Nell'ultima uscita invece è andato tutto per il verso giusto. «Questi punti ci servivano come il pane, danno una bella spinta al nostro morale, davvero una grossa mano per affrontare le prossime tre gare».
Il Gonnosfanadiga è riuscito a ripartire immediatamente dopo la cocente sconfitta rimediata contro il Quartu 2000. «Non ci voleva proprio, ma è una cosa che può starci: hanno una buona rosa, con diversi elementi di categoria; andare a giocare a casa loro non è mai semplice per nessuno. Peccato, perché in settimana ci eravamo preparati piuttosto bene, puntavamo sui contropiedi e sulle ripartenze, ma non è bastato, sono stati più bravi di noi, dobbiamo ammetterlo».
Con due vittorie nelle ultime tre partite i bianco-verdi sono ancora in corsa per la salvezza.
«Il calcio è così, con un successo rimetti tutto in discussione. Per quanto ci riguarda, poi, non abbiamo molte altre scelte: l'orgoglio e la determinazione sono le nostre armi migliori, vogliamo continuare a sperare».
Tomasi, tra le altre cose, ha ritrovato anche il gol. «Non è stata un'annata particolarmente fortunata per me, tra infortuni e altri contrattempi vari, ma sono riuscito a segnare per due domeniche di fila. Un aspetto fondamentale per me, così come per qualsiasi attaccanti: il gol è vita. Ti aiuta nell'autostima, quando sei sereno diventa tutto più facile e certe giocate riescono quasi in automatico».
La squadra ha superato brillantemente l'avvicendamento in panchina che ha portato all'arrivo del duo Garau e Vacca dopo la fine dell'esperienza sotto la guida di mister Zaccolo. «Ci ha dato una piccola scossa, in positivo; il modulo attuale probabilmente si sposa meglio con le nostre caratteristiche, ma quello che mancava forse era un pizzico di tranquillità e, allo stesso tempo, la giusta dose di cattiveria agonistica».

Il prossimo avversario merita, ovviamente, grande rispetto: in programma la delicatissima trasferta nella tana della San Marco. «Una delle squadre più forti del torneo, che può contare su individualità di livello altissimo; vantano una solidità pazzesca, sono stati costruiti per centrare il salto di categoria, e per quanto fatto sino ad ora se lo meritano assolutamente, c'è poco da aggiungere. Noi vogliamo giocarci la partita, possibilmente sino all'ultimo, cercando di ripetere la bella prestazione offerta in casa domenica scorsa. L'unica cosa che posso dire al momento è che venderemo cara la pelle».
Il quartultimo posto è una posizione da difendere, ma Siliqua e Idolo precedono staccate soltanto di due lunghezze. «Serviranno testa e cuore, poi alla fine tireremo le somme. Ci aspettano due trasferte, contro la San Marco, appunto, che si gioca l'Eccellenza, ed il Carbonia, che ormai non ha più niente da chiedere a questo campionato. Di conseguenza risulterà fondamentale lo scontro diretto, in casa, proprio contro l'Idolo».

 

In questo articolo
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2017/2018
Tags:
Promozione
Girone A