Il Sant'Elena è ultimo, Vignati: «Il ko con l'Iglesias pesa, resto fiducioso ma bisogna svoltare»

La prima in casa del 2024 porta un'altra sconfitta in casa Sant'Elena che, in virtù dello 0-1 contro l'Iglesias e della concomitante vittoria della Villacidrese a Bosa, si ritrova all'ultimo posto agganciato proprio dai mediocampidanesi a quota 14. La vittoria manca da due mesi e mezzo e la situazione di classifica dei quartesi si fa sempre più preoccupante anche perché ci sono squadre come i minerari stessi, il Calangianus e il Li Punti, prossimo avversario dei biancoverdi, che hanno cambiato marcia. 

La squadra affidata a Fabio Vignati a fine novembre ha comunque giocato bene, creato ottime occasioni (le migliori con Piroddi a fine primo tempo sullo 0-0 e con Carta nel finale di gara) ma non la butta e, al minino errore, viene punita come è accaduto ad inizio ripresa con la facile percussione in area di Pitzalis conclusa con un sinistro angolato.    

«Una sconfitta che lascia l'amaro in bocca - dice mister Vignati - visto che non abbiamo rischiato nulla se non in qualche mischia. Purtroppo è un periodo che, qualsiasi errore commettiamo prendiamo gol, anche nel 2-2 contro la Tharros ne abbiamo fatti due. Non siamo riusciti a rimetterla in piedi nonostante avessimo creato più di un'occasione, questa è la legge del calcio e se non fai gol diventa difficile. Bisogna essere più cattivi e lavorare per evitare di commettere quell'unico errore che, al momento, ci sta condannando ogni volta. Ai ragazzi, comunque, ho poco da dire, hanno fatto tutto ciò che avevo chiesto contro una squadra forte come l'Iglesias ma ci è girato male. La sconfitta pesa perché siamo rimasti indietro in precedenza, abbiamo tanta strada da recuperare e resto fiducioso perché il campionato ha dimostrato che si può vincere e perdere con tutti. In questo momento abbiamo poco tempo e tranquillità per lavorare, cercherò di tirare il meglio dai ragazzi. Ora dobbiamo andare su ogni campo e fare punti, non potevamo gestire prima i risultati e adesso ancora meno, dobbiamo svoltare il prima possibile e non continuare con questo andazzo».