Il Sant'Elena paga le assenze, Agus: «Amareggiato per il ko ma la prestazione col Taloro mi fa ben sperare»

Perde il Sant'Elena ma, tranne lo scatto fatto dalla Ferrini nello scontro diretto con la Nuorese, alle spalle dei quartesi resta tutto immobile con il solo Monastir a fare un passettino avanti. La squadra di Nicola Agus mantiene il cuscinetto di tre punti dalla zona playout ma, all'orizzonte, si affaccia la difficile sfida di Arbus, club caro al tecnico di Montevecchio che ha riportato in Eccellenza dopo una lunga assenza riportandolo alla ribalta del massimo campionato regionale. «Contro il Taloro abbiamo fatto un grande primo tempo, se non alla pari forse anche meglio degli avversari, e se avessimo buttato dentro la palla in una o due situazioni create davanti al portiere forse staremmo parlando di un'altra gara. Non voglio trovare alibi nelle assenze, perché chi va in campo deve essere bravo a ben figurare e sostituire la prova del compagno. Ma a noi non succede spesso specie per la differenza di età e sostituire in difesa giocatori come Vignati e Silva non è mai facile. L'esperienza viene sempre fuori e l'ha dimostrato il Taloro avendo la possibilità di buttare dentro Pusceddu che poi ha spaccato la gara». 

La testa va al prossimo duro impegno con rinnovata fiducia: «Ci prepariamo con forza e coraggio alla gara di Arbus, una società che conosco bene. Ma devo pensare ai miei giocatori in infermeria, cercando di accelerare i percorsi riabilitativi. Gli infortuni non ci stanno dando tregua. Tornerà Felipe dalla squalifica e si spera di recuperare almeno Vignati. La prestazione col Taloro, quella fatta per i primi 70', mi fa ben sperare. Sono amareggiato per la sconfitta ma non è tutto da buttare. Poi nel mercato di riparazione dovremo essere bravi ad individuare ciò che ci manca per andare a mettere due o tre tasselli che rafforzino la rosa».