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placentino vecchio borgo
«Qui per dare una mano a mister Murgia e ai ragazzi del quartiere»

Il Vecchio Borgo ci crede ancora, Placentino: «La salvezza è alla nostra portata, contro il Seulo sarà la gara dell'anno»

Il terzultimo posto in classifica non permette ovviamente di dormire sogni tranquilli, anche se il vantaggio di quattro lunghezze sul Villasor fa piuttosto comodo, ma il Vecchio Borgo Sant'Elia continua a lottare e sgomitare, con personalità e tanta determinazione, a caccia della salvezza.
Il pari strappato in rimonta sul difficile campo del Selargius è la prova lampante che i ragazzi di mister Miro Murgia stanno bene, sia sul piano atletico ma soprattutto su quello del morale, anche se la vittoria ormai manca da tre turni: l'ultima, per l'appunto, risale alla prima domenica di febbraio, con il 3 a 1 casalingo rifilato ad una compagine ostica come l'Andromeda, ma a dire il vero i cagliaritani, soprattutto nell'ultimo periodo, hanno sempre offerto prestazioni importanti, anche contro avversarie di spessore: chiedere conferma, in questo senso, all'Arborea, fermata sul 2 a 2, di fronte al proprio pubblico, al termine di un confronto a dir poco pirotecnico. Tra i protagonisti principali del girone di ritorno dei bianco-azzurri c'è sicuramente Claudio Placentino, che si è messo a disposizione con il solito pieno di professionalità e ha già timbrato il cartellino per quattro volte, l'ultima proprio nell'ultima uscita, con un gol che ha regalato ai suoi un punticino che potrebbe pesare tantissimo al momento dei conti finali.

«Alla fine domenica è andata bene — ammette Claudio Placentino —, anche se a noi serviva una vittoria, dunque non possiamo essere pienamente soddisfatti, però considerando come si erano messe le cose è un pari che ci teniamo strettissimo». Poi precisa. «Il campo era in condizioni pessime: anche per questo dico che la nostra rimonta è stata una piccola impresa».
Si tratta del segnale più evidente sul fatto che il Vecchio Borgo non ha ancora gettato la spugna. Anzi. «Non abbiamo nessuna intenzione di mollare, vogliamo salvarci a tutti i costi. Sin da quando sono arrivato, a dicembre, son sempre stato convinto che questo gruppo ha tutte le carte in regola per farcela: stiamo lottando domenica dopo domenica, ma sappiamo che non sarà facile». Per spuntarla servirà incassare, magari, qualche gol in meno. «La nostra differenza reti è piuttosto pesante: certo, riuscire a vincere qualche gara per 1 a 0 non sarebbe affatto male (ride), ma non possiamo pretendere più di tanto, considerando che questa squadra è composta da volontari, diciamo così: nessuno prende un centesimo di rimborso, compreso me. La domenica si scende in campo per divertirsi anche se il nostro intento è chiaramente quello di vincere. Lo facciamo principalmente per l'onore della piazza e per aiutare i giovani ragazzi del quartiere».

Il carattere sembra essere la vera arma in più dei cagliaritani. «Abbiamo ribaltato gare che ormai sembravano compromesse, come accaduto ad esempio contro l'Andromeda: una rimonta maturata negli ultimi dieci minuti, nonostante fossimo in inferiorità numerica. Sono segnali importanti, che fanno ben sperare in vista del futuro».
Il ko rimediato in casa contro il Gonnosfanadiga invece è il boccone più amaro dell'ultimo periodo.
«Una sconfitta dolorosissima: abbiamo subito un solo tiro in porta e purtroppo i nostri avversari hanno pescato il jolly, con la palla all'incrocio per il gol della settimana. Potevamo anche pareggiarla, però abbiamo fallito un calcio di rigore nel finale. Un peccato, soprattutto perchè il pallino del gioco ce l'avevamo quasi sempre noi, ma ci è mancato quel pizzico di cattiveria sotto porta che in sostanza fa la differenza».
Il riscatto però è arrivato subito: nella sfida successiva i bianco-azzurri sono andati a pareggiare nella tana dell'Arborea. «Una grande partita, per un 2 a 2 finale assolutamente meritato. Anche in quella circostanza però siamo stati puniti su due distrazioni. La cosa positiva è che in realtà riusciamo a tenere il campo anche contro le avversarie più quotate, come capitato del resto con il Villamassargia: un confronto equilibratissimo, in cui loro si sono dimostrati più cinici, ma se fossimo riusciti a tornare a casa con un pareggio nessuno avrebbe avuto niente da ridire, credo».
L'attaccante stila un primo bilancio sul suo rendimento. «Sto cercando di fare il massimo per dare una mano ai miei compagni anche se non riesco ad allenarmi come vorrei per via degli impegni legati al mio lavoro e dunque sono sempre alle prese con acciacchi vari e diversi fastidi muscolari, ma la domenica mi metto puntualmente a disposizione. Non posso lamentarmi, considerando le premesse, ma mi piacerebbe riuscire a dare qualcosa di più».
Placentino si è tuffato in questa nuova avventura con il pieno di professionalità.
«In realtà quest'anno avevo messo in conto di stare fermo perchè non riesco a dedicarmi al calcio al 100% ma la proposta di mister Murgia è di quelle che non si possono rifiutare: ci conosciamo da diverso tempo, tra di noi c'è un grande legame di amicizia, cosa che vale anche per molti altri ragazzi del gruppo».

La sosta permetterà di recuperare le energie in vista dell'appuntamento probabilmente più importante dell'anno: lo spareggio salvezza anticipato contro il Seulo, che può contare su un vantaggio minimo di due lunghezze. «Dobbiamo vincere, non abbiamo nessuna scusa. Siamo costretti a conquistare i tre punti, soprattutto nelle gare contro le avversarie dirette. In realtà tutte le gare sono alla nostra portata, ma battere le prime della classe ovviamente è più complicato, almeno sulla carta».
Il calendario, per l'appunto, riserva ancora le sfide contro La Palma, Carbonia e San Marco: le forze in campo ormai sono ben delineate. «La capolista sta correndo fortissimo, vincono quasi sempre, la continuità dei risultati fa la differenza, soprattutto in questo momento della stagione. Due punti sulla seconda sono pesanti, con il La Palma che non può concedersi neppure un passo falso: ogni partita è decisiva, insomma. Quest'anno non ho ancora visto dal vivo i cagliaritani, ma già dall'anno scorso mi avevano fatto un'ottima impressione: sono guidati da un allenatore preparatissimo che riesce sempre a schierare i suoi nel migliore dei modi, ma l'organico della San Marco è il migliore in assoluto, composto da giocatori fortissimi per questa categoria. Stanno comunque trovando un avversario più che degno, altrimenti il discorso per il titolo sarebbe chiuso ormai da mesi».

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2018/2019
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Promozione
Girone A