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Daniele Porcu, difensore, Arbus
«Siamo un gran gruppo e con una sana ignoranza»

L'Arbus al traguardo, Porcu: «Col Selargius chiudiamo i conti. La società e il paese non vedono l'ora di ripresentarsi in Eccellenza dopo 14 anni»

Quando a dicembre ha scelto Arbus sapeva che avrebbe giocato in una squadra di vertice ma Daniele Porcu è un difensore che sa benissimo anche come si vince il campionato di Promozione avendo trionfato lo scorso anno con il Samassi o sa come si ottiene il salto in Eccellenza vincendo i playoff (Monastir nel 2014-15, Porto Corallo nel 2011-12 e Sant'Elena nel 2009-10). Ora i granata sono ad un punto dall'apoteosi, dal ritorno nella serie A del calcio sardo 14 anni dopo l'amara retrocessione da una categoria che appartiene alla storia dell'Arbus capace di approdare anche in serie D nel 2000-01. «Sentiamo il fermento che c'è ad Arbus - dice l'esperto difensore classe 1982 - questo ci crea aspettativa ma non ansia. La società e il paese non vedono l'ora di ripresentarsi in Eccellenza dopo tantissimi anni, questo è un club che ha sempre costruito ottime squadre e merita di tornare nell'élite del calcio sardo».

 

Come procede l'avvicinamento alla gara decisiva contro il Selargius?

«La stiamo preparando come tutte le altre partite, vogliamo vincere e chiudere bene in casa mantenendo il nostro bel ruolino al Santa Sofia. Siamo imbattuti, ne abbiamo vinte 11 e pareggiate 3, perciò tutti noi scenderemo in campo con la mentalità vincente»

A voi basta anche un punto e anche ai vostri avversari ad un passo dalla salvezza

«Ma sarebbe sbagliato entrare in campo per tenere il pareggio, si sa che nel calcio basta un episodio contro e vai sotto. Non non guardiamo in faccia nessuno, come è successo per la gara a Carloforte, dicevano che sarebbe venuto fuori un pareggio e, invece, abbiamo vinto. La palla è tonda e non si sa mai. Io ho fiducia nei miei compagni e nell'allenatore, non ci faremo sfuggire l'occasione di chiudere al primo posto con una vittoria»

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«Mi ricordo benissimo la gara contro l'Andromeda in una giornata particolare. Io arrivavo dal Samassi, feci un allenamento e molti ragazzi erano con la lista in mano, ancora non erano stati presi Congiu e Paulis mentre Falciani era squalificato, perdemmo 1-0 ma non fu meritata la sconfitta. Da lì in poi è stata una cavalcata continua con 13 vittorie e 5 pareggi. Domenica faremo l'ultimo passo e il salto di categoria sarà strameritato»

Ma a dicembre che obiettivo si era posto l'Arbus?

«La società ha sempre parlato chiaro e puntava ad arrivare tra le prime tre per disputare almeno i playoff. Non eravamo i favoriti alla vittoria finale ma ci siamo accorti che, con i nuovi innesti, siamo diventati subito squadra. Da dicembre si sa che inizia sempre un altro campionato, dopo la sconfitta con l'Andromeda eravamo a 5 punti dalla capolista San Marco ma ci abbiamo sempre creduto, ora siamo a +3 e questo vuol dire che abbiamo fatto un qualcosa di importante»

Quale differenza rispetto alla vittoria fatta un anno fa col Samassi?

«Ho notato un grosso equilibrio generale, non è facile battere le squadre in lotta per la salvezza, sono gare sempre tirate. Noi ad esempio avremmo già festeggiato se non avessimo pareggiato a Siliqua tre giornate fa. La San Marco stessa, dopo aver pareggiato lo scontro diretto in casa nostra, ha fatto 1-1 col Barisardo e perso 3-1 col Vecchio Borgo; noi a Sant'Elia, ad esempio, abbiamo pareggiato 0-0. Ogni partita presenta difficoltà nascoste e lo si capisce perché c'erano ottime squadre anche fuori dalla zona playoff come Arborea, Seulo e Carbonia, che mi ha fatto un'ottima impressione»

La gara chiave che vi sta portando in Eccellenza?

«Ritengo che la partita fondamentale sia stata quella in casa contro il La Palma, abbiamo vinto una gara complicata contro avversari forti; bisogna dar merito a mister Madau, persona che stimo avendo giocato insieme con lui, che ha messo su una gran bella squadra con pochi mezzi. L'abbiamo risolta al 90' e li abbiamo allontanati a -5, ma è stata nel complesso una giornata decisiva perché anche la San Marco era stata sconfitta ad Arborea scivolando a -5. Anche tra le fila degli asseminesi ho tanti amici e meriterebbero anche loro di vincere il campionato ma purtroppo solo una festeggia e spero che quella squadra sarà la nostra»

L'ambientamento è stato facile e veloce

«Mi hanno trattato benissimo e fatto sentire uno di loro, posso dire di essere entrato a far parte di un grande gruppo. La società non ci ha fatto mancare niente, l'allenatore è in gamba. Conoscevo tanti giocatori e ho scelto Arbus anche per quello, con Alessio Congiu giochiamo da diversi anni, con Umberto Festa idem, poi con Diego Flumini ci siamo incontrati diverse volte ed è sempre un bomber, Fabio Toro è la solita garanzia in porta, con Guglielmo Falciani mi sono trovato bene in bene in difesa e ha anche fatto la differenza sottoporta segnando 14 gol»

Quello che è mancato a Porcu

«Ma c'è ancora una partita e posso segnare, poi il Selargius è una squadra che mi porta bene»

Il miglior pregio dell'Arbus?

«Il gioco, perché mister Agus è preparato, lavora tanto in settimana e ognuno sa ciò che deve fare in ogni zona del campo. Ma quello che noto è che nel gruppo c'è una sana "ignoranza", quando si scaldano le partite ci facciamo trovare uniti e pronti a battagliare anche sul piano fisico. Per il resto pensiamo solo a giocatore e a divertirci»

Ma questa squadra può fare bene anche in Eccellenza? 

«Sono due categorie con una certa differenza, ma ci sono ottime basi, il mister ha fatto un grande lavoro per poter far stare l'Arbus in Eccellenza con tranquillità. I senior l'hanno sempre fatta, i giovani sono molto bravi e noi giochiamo sempre con un 2000 come Lorenzo Atzori che sarebbe protagonista anche salendo di categoria. Probabilmente ci sarà da fare un innesto per reparto ma sono cose che vedrà la società e il mister. Poi magari non ci sarò io»

E in caso di riconferma? 

«Io sarei disposto a restare, considerando che ho impegni di lavoro e una certa età. Finché il fisico me lo permette l'Eccellenza è sempre una bella categoria, ma ora sto pensando solo a vincere la gara con il Selargius, manca una partita per portare a casa questa promozione»

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2017/2018
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