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Mauro Ragatzu, attaccante, Sant'Elena
«Ho passato mesi durissimi, al Quartu c'è un gruppo eccezionale»

Sant'Elena, infinito Ragatzu: «La tripletta è per squadra, tecnico e società, continuando così ci toglieremo soddisfazioni»

A fine partita ha preso il pallone sottobraccio e se l'è portato via. L'usanza dell'Inghilterra, mutuata da oltre dieci anni in Italia, è stata vista al campo Mulinu Becciu di Cagliari quando, al triplice fischio di Sant'Elena-Bosa finita col punteggio di 3-2, Mauro Ragatzu è stato festeggiato dai suoi compagni del Quartu per la tripletta che è valsa la vittoria nella gara contro i planargiesi. Due dei tre gol sono arrivati dal dischetto, in mezzo il colpo di testa sottoporta, per il resto la solita gara da attaccante di razza, pericoloso in area avversaria, utile ai compagni negli appoggi e pronto a pungere come da sempre fa in carriera. Il bomber quartese sale a quota 7 nella classifica cannonieri anche se i gol segnati sono 8 perché la rete nel 2-2 col San Teodoro è svanita col 3-0 decretato dal Giudice Sportivo.

«Ringrazio i miei compagni e voglio condividere questi tre gol con tutti loro - dice Ragatzu a fine partita - perché mi sono stati vicini in questi mesi quando ho sbagliato tre rigori. In particolare ringrazio Luca Caboni che ha preso due rigori ed è stato il migliore in campo, ha fatto lui la differenza. Ogni tanto gira la fortuna, fai tre gol e vinci la partita. Siamo una squadra giovane, l'obiettivo è la salvezza il prima possibile, però se continuiamo così e siamo bravi a fare ciò che chiede il mister possiamo toglierci qualche soddisfazione. Ora la Nuorese? Ho avuto l'onore e fortuna di giocarci per tre anni, sono stato benissimo e, infatti, sono andato via piangendo. Adesso però sono a casa mia, nel Sant'Elena, e faremo di tutto per andare a cercare di vincere in un campo che è sempre ostico e contro una squadra giovane che ci darà battaglia». Il bomber quartese ripensa alle recenti difficoltà extracalcistiche che ha dovuto attraversare: «Nell'ultimo anno abbiamo perso in famiglia prima mio padre e poi, tre mesi fa, mia sorella. Sono stati mesi durissimi in cui si vedeva poca luce. Ho la fortuna di avere fratelli e mamma che mi vogliono un bene dell'anima, siamo stati affiatati e sempre assieme. Poi ho trovato al Sant'Elena un gruppo di ragazzi eccezionali, ora ne sono ancor più convinto, mi sono stati vicini e non posso che ringraziare mister, compagni e società, perciò a loro dedico la tripletta».

In questo articolo
Giocatori:
Campionato:
Stagione:
2022/2023
Tags:
12ª giornata