La capolista vola dopo lo 0-3 col Fertilia
Affuso avverte il Porto Torres: «Il Muravera è lì e non molla»
Il Porto Torres naviga a vela spiegate lungo il calendario di Eccellenza. Un mix perfetto, dai sapori forti per nomi e qualità espresse in campo, miscelato ad arte da Rosario Affuso, giovane veterano delle panchine sarde checon polso saldo e convinzioni tattiche prova sul Golfo dell’Asinara a ripetere lì’impresa promozione centrata con il Castelsardo due anni fa.
Ieri al “Mariotti” di Alghero contro il Fertilia, l’ennesima conferma della solidità del team che ha spazzato via per 3-0 (gol dell’intramontabile Seba Pinna, di Oggiano e Sanna) i pur forti avversari agli ordini di Mauro Giorico (orfani di Tedde e Carboni), risultato che «alla vigilia visto il percorso fra le mura amiche del Fertilia era difficile da preventivare. Loro avevano vinto quattro volte su quattro in casa, dimostrando quindi di essere cliente davvero difficile da affrontare. Noi però abbiamo accettato la sfida decisi a giocarcela sino in fondo e a viso aperto, per provare chiaramente a vincere, e lo abbiamo dimostrato. Purtroppo nel primo tempo siamo rimasti con un uomo in meno per l’espulsione di Alessandro Frau – commenta in proposito Affuso, ex portiere e protagonista di grandi annate a Castelsardo e Latte Dolce – Tatticamente abbiamo dovuto compattare i reparti e mutare il nostro atteggiamento tattico. Siamo però riusciti a chiudere le loro fonti di gioco, a raddoppiare ed a portare a casa tre punti in una vittoria che penso sia sostanzialmente meritata. Toni agonistici molto accesi e nervosismo sin dalle prime battute subito hanno limitato lo spettacolo e la fluidità del gioco, ma la squadra se l’è giocata in maniera intelligente, sono soddisfatto».
Il Porto Torres è l’ammazza campionato? Affuso sorride: «Il campionato non si ammazza, anche perché quest’anno è lungo come mai, dato che si giocano 34 gare e non 30 – afferma – Il nostro ruolino di marcia è comunque di tutto rispetto, abbiamo in cassa quattro vittorie conquistate in trasferta su campi difficili. Noi ci siamo, ma anche il Muravera che è ancora lì e non molla». La squadra di Marco Piras ma non solo: «Il Fertilia è tosto, lo ha dimostrato proprio contro di noi a dispetto del risultato. Penso che Muravera con noi e il San Teodoro, al momento in sofferenza ma di grande caratura, siano i tre team che, più o meno allo stesso livello, non hanno mai nascosto le rispettive ambizioni da gran salto – chiude Rosario Affuso – Noi dovremo cercare di confermare ed allargare il distacco. Fra le possibili outsider sicuramente Fertilia e Tortolì, da tenere sott’occhio perché squadre valide che pochi pensavano di vedere così in alto».