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«Bisoli a Cagliari farà meglio di Allegri»

Cellino non cede i gioielli di casa: «Se vendo Matri o Lazzari, sputatemi»

Massimo Cellino si gioca l'onore pur di difendere il suo Cagliari. Una creatura che non vuole certo indebolire ma renderla ancora più forte. E così, il presidente della società rossoblù al suo arrivo in Lega per l'assemblea della serie A ha subito messo le cose in chiaro: «Se vendo Matri o Lazzari, sputatemi». Neanche se arrivasse l'offerta giusta. «C'è qualcuno che ha cento milioni di euro per Lazzari o per chiunque? Io voglio restare in serie A».

L'obiettivo del mercato è chiaro. Cellino non ha alcuna intenzione di privarsi dei suoi gioielli. «Vogliamo fare un bel campionato e divertirci - ribadisce il patron rossoblù - Per Matri ho anche incontrato il presidente del Napoli un mese fa, ma non è che non lo diamo al Napoli, non lo cediamo e basta. Così come non cediamo Marchetti, non è mai stato sul mercato. A gennaio aveva anche avuto un'offerta importante per andare all'estero (il Bayern Monaco, ndr) ma il ragazzo disse che non voleva andare fuori dall'Italia. Siamo orgogliosi di questo, anche perché Marchetti ora è il portiere della nazionale e l'anno prossimo dovrà dimostrare chi è». Poi rivela altre mosse di mercato: «Dessena? Rimane alla Sampdoria, siamo felici per lui perché potrà disputare la Champions League, troveremo un sostituto». Per il reparto avanzato si parla di due cavalli di ritorno, Suazo e Acquafresca. Cellino frena per l'honduregno e apre a Robert: «Sarebbe una deblacle perché vorrebbe dire che non ha avuto quel che voleva. Acquafresca invece ha il futuro nelle mani. A 23 anni si è trovato a guadagnare cifre troppo importanti per un giocatore ancora in ascesa. Il Cagliari lo riporterebbe di nuovo a casa solo se mettesse in discussione lo stipendio che ha». A tal proposito, Paolo Fabbri, agente dell'attaccante del Genoa ammette: «L'interessamento del Cagliari non mi stupisce dal momento che durante il suo biennio in maglia rossoblù ha fatto molto bene ma per il momento siamo totalmente fermi sul mercato. Il ragazzo è sereno anche con l'arrivo di Toni, è un concorrente in più per l'attacco ma Robert è pronto a giocarsi il posto. Se poi dovesse arrivare al Genoa un'offerta che Acquafresca riterrà valida dal punto di vista tecnico ed economico, allora spetterà a lui decidere se accettarla o rifiutarla».

Chiuso il capitolo Allegri, Cellino è tutto per Bisoli che, nelle intenzioni del presidente rossoblù, farà fare un ulteriore salto di qualità alla squadra: «Mi auguro che sia meglio di Allegri». E, a chi gli ricorda che ultimamente non sbaglia più la scelta degli allenatori, risponde così: «Io un allenatore l'ho sbagliato, non voglio sbagliare l'uomo, con Bisoli sono sicuro di aver scelto l'uomo giusto. Poi gli allenatori importanti li fanno i giocatori, sarà il campo a parlare». E infine, quasi a rimuovere un capitolo chiuso amaramente dice: «Di Allegri non parlo più». Cellino ha Bisoli, Allegri allena il Milan, e vissero felici e contenti.

In questo articolo
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2009/2010
Tags:
Massimo Cellino